A che tante facelle? La Via Lattea tra Scienza, Storia e Arte

Inaugurazione Mostra
 
 
Grottammare – Nella settimana dal 11 al 17 febbraio ’16 presso la sala Kursaal, i ragazzi delle classi quarta e quinta del liceo scientifico scienze applicate Ripatransone, facente parte dell’I.I.S. Fazzini – Mercantini di Grottammare, con il fattivo contributo dell’Amministrazione Comunale di Grottammare, hanno allestito la mostra divulgativa: A che tante facelle? La Via Lattea tra Scienza, Storia e Arte.

Il percorso proposto dalla mostra invita a mettere a fuoco come la scienza abbia amplificato a dismisura la nostra coscienza della vastità e della bellezza della Via Lattea, e nello stesso tempo ci abbia rivelato che il suo nesso con la nostra esistenza è ben più profondo di quanto qualunque fantastica visione pre-scientifica avesse osato immaginare. “…A che tante facelle?”: la domanda di Leopardi, nel canto notturno, alla luce della scienza moderna, diventa quanto mai acuta, urgente e inevitabile.
A che tante facelle? La Via Lattea tra Scienza, Storia e ArteLa Via Lattea tra Scienza, Storia e Arte
Attraverso spettacolari immagini ad alta definizione della Via Lattea, recentemente ottenute con il Telescopio Spaziale Hubble e con i più grandi telescopi terrestri, la mostra introduce alla comprensione della Galassia come “la grande periferia” del nostro ambiente terrestre.
La mostra viene organizzata nel’ambito di un progetto di Alternanza Scuola Lavoro, che consiste nella organizzazione, preparazione, costruzione e realizzazione di un evento culturale, segnatamente una mostra divulgativa, di ambito scientifico-artistico e letterario.
Sono i ragazzi delle classi quarta e quinta del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate di Ripatransone, guidati e sostenuti dai propri docenti e da esperti, e coordinati dalla prof.ssa Lucia Albano, i veri organizzatori dell’evento; hanno studiato ed approfondito i contenuti, pensato e realizzato la promozione della mostra, fino ad accogliere i visitatori illustrandone con affabilità e competenza i contenuti. E’ previsto anche un percorso per i bambini della scuola primaria, curato da alunni del liceo delle Scienze Umane.
Giovedì 11 febbraio si è tenuto, alla presenza delle autorità locali, del Sindaco di Ripatransone, del Consigliere delegato alle politiche scolastiche del Comune di Grottammare Lina Lanciotti, del Provveditore agli studi di Ascoli Piceno Carla Sagretti e del Dirigente Scolastico Rosanna Moretti, l’evento di inaugurazione della Mostra. Sempre attraverso il protagonismo dei ragazzi, che hanno presentato e gestito l’evento, giungendo fino a recitare con maestria e particolare sensibilità i versi di Leopardi, sono intervenuti il Prof. Michele Salvatori, glottologo Università di Macerata, e il Dott. Santi Cassisi, Ricercatore Astronomo Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio di Teramo.
Per la presentazione della mostra abbiamo scelto proprio giovedì 11 febbraio 2016: data storica per l’astrofisica moderna!” dichiara la prof.ssa Albano coordinatrice del progetto. Il relatore dott. Cassisi ha anticipato i contenuti della conferenza stampa, di portata internazionale, tenutasi contemporaneamente a Pisa e a Washington sulla scoperta delle onde gravitazionali. “Ci è sembrato di vivere la storia! Per la fisica e la scienza tutta l’11 febbraio 2016 sarà una data memorabile che entrerà nei libri di testo. Einstein, come sempre, aveva ragione!” replica visibilmente emozionato uno studente del Mercantini.
E, come spesso accade, la nostra scuola è “sul pezzo”!
E’ quindi con grande piacere che invitiamo tutti a partecipare all’evento, che, aperto per tutta la giornata di domenica, si concluderà mercoledì 17 febbraio.
Addentrarsi in questa tematica è risultato realmente affascinante per i ragazzi, i docenti, e per tutti gli ospiti; visitare la mostra vuol dire intraprendere un percorso che partendo dal più antico desiderio dell’uomo (e come ci aiutava a capire il professor Salvatori, desiderio viene da de-sidera, dalle stelle) ci permette di viaggiare fino ai più lontani confini della galassia, apprezzando le più recenti scoperte della astrofisica moderna, esplorando la nostra galassia e l’universo tutto, ma tenendo sempre viva la domanda di Leopardi : “Ed io che sono? che cosa c’entro con le stelle? E la scienza può davvero rispondere a tutte le domande dell’uomo?”. A ciascuno la risposta. 
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