Agonia e morte di una libreria

Il giorno seguente non morì nessuno
       J. Saramago,  As intermitências da morte
 
 
      San Benedetto T. Chiude la libreria Nuovi Orizzonti. Due passi più in là, il moloch Mondadori – editore, distributore, libraio e altro – celebra i suoi fasti, monumento all’ottusità del mercato e dei suoi sacerdoti dalle dita adunche.
Amministrazioni cittadine meno insipienti di queste (vecchie e nuove e prossimamente nuove/vecchie) saprebbero che in un paesone di scarsa cultura, di ancor più scarso interesse per i libri, le piccole librerie vanno appoggiate, tutelate ad ogni costo da concorrenze violente, gelosamente conservate come scrigni preziosi, solo antidoto al vuoto di un decerebrato presente.
Ma questa città, è noto, si nutre di delitti. Uccise anni fa i due ultimi affettuosi centralissimi Cinema. Sulle rovine del primo innalzarono un deserto bubbone cementizio di presunto extra-lusso e il cinema emigrò nel lunare non-luogo di una periferica multisala (miserando lacerto del misfatto edilizio Panettone-Palacongressi). Dell’altro non avemmo macerie fumanti su cui versar lacrime: rimasero i muri – sono ancora lì – mummificati e sempre più lerci, le orbite vuote delle sue vetrine, sconcia maschera di morte tra il cafoname dei negozi finto-chic e il lobotomizzato passeggio cittadino.
Oggi perdiamo Nuovi Orizzonti. Finita la resistenza eroica, finito il cammino controcorrente: contro le devastanti inondazioni di piccole piogge, mai risolte da un Comune incapace perfino di gestire le proprie fogne; contro l’impari concorrenza-schiacciasassi; contro l’indifferenza di una città anestetizzata, senza memoria e senza futuro.
Resterà il luccichio fasullo delle vetrine Mondadori ridondanti di sconti farlocchi, libri-spazzatura, ingannevoli slogan, con le ammucchiate di folle turistiche-natalizie-epifaniche-sanvalentine-festedimammaepapà.
Resteranno i Centri Commerciali dove col prosciutto sbatteremo nel carrello anche un qualsiasi libro sottocosto.
Commessi spaesati, o nessuno, invece del libraio.
Forse alla domanda “Dove trovo Grossman?” ci sentiremo rispondere “Oggi non s’è visto”.
Ciao Nuovi Orizzonti.
 
 
        26 Febbraio 2016                                       Sara Di Giuseppe 
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