Cineforum Sbt “Il perché di una scelta”
San Benedetto del Tronto – L’avvento del digitale, se da un lato ha rappresentato un volano per l’industria cinematografica in termini di riduzioni di costi di produzione e di distribuzione, dall’altro ha assestato un duro colpo alle associazioni di cultura cinematografica: molte sono state costrette a chiudere i battenti, altre combattono una faticosa battaglia contro il Golia dei costi da sostenere e delle mille burocrazie.
Le nuove tecnologie nel mercato cinematografico sono permeate gradualmente e negli ultimi anni, fino alla completa conversione digitale sollecitata dal Governo e resa definitiva a partire dal 1° gennaio 2014.
In questo momento, adeguarsi al sistema digitale DCP (Digital Cinema Package) significa disporre di un investimento di circa 50mila euro. Anzitutto è essenziale dotarsi di un proiettore adeguato e di un computer con collegamento ADSL veloce, attrezzature alla portata di qualsiasi sala; ciò che fa lievitare il costo è l’acquisto del sistema atto alla decodificazione del film, il quale è fornito compresso e criptato dalla casa di distribuzione sul supporto hard disk. Insieme a ciascun file la casa di distribuzione fornisce un codice che serve ad accedervi, ma che è valido per la durata di una singola proiezione. Senza questo codice dunque il file è illeggibile e la singola proiezione non può avere luogo.
In merito a tali procedure e relativi costi abbiamo interessato per tempo l’Amministrazione Comunale, che a tutt’oggi non ha dato risposta, al fine di adeguare il Teatro Concordia al nuovo sistema di proiezione.
Durante l’anno sociale 2014/2015 la nostra associazione ha ripiegato su una soluzione meno onerosa affittando un proiettore dvd in formato Blu-Ray. Nel circuito dei cineclub la nostra non è stata una scelta isolata, poiché molte altre realtà hanno intravisto nel supporto dvd Blue-Ray, con costi ridotti seppur non esigui (circa 300,00 euro l’affitto per singola proiezione), la possibilità di ovviare al mancato adeguamento al sistema DCP.
A tale soluzione sono però seguiti due nuovi problemi iterativi: anzitutto ciascun film richiede la liberatoria da parte della casa di distribuzione, la quale spesso non la rilascia perché il DCP è molto più redditizio per la casa di distribuzione stessa; in secondo luogo proprio dalla fine del 2014 le case di distribuzione hanno stretto le maglie sui titoli disponibili, rilasciando poche concessioni e riguardanti soprattutto film adatti più una programmazione da multisala che a una sala d’essai.
Nella nostra piccola realtà una situazione del genere ci è costata molto in termini economici e organizzativi, poiché abbiamo dovuto spesso optare per una programmazione rattoppata, asservita alla disponibilità dei titoli ed al bilancio. Queste sono le motivazioni che hanno costretto il Cineforum SBT Buster Keaton ad interrompere la propria programmazione.
Recentemente, su quotidiani locali, sono apparsi interventi inerenti alla mancanza di una sala cinematografica con programmazioni d’essai nel centro della nosta città di San Benedetto del Tronto. Noi, come associazione, ci dichiariamo disponibili a gestire una sala cinematografica nel centro della nostra città, come abbiamo fatto da quarant’anni a questa parte, ma per offrire una iniziativa culturale degna di questo nome e coerente con la nostra storia abbiamo bisogno dei mezzi adatti.
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