Madame Bovary al Teatro Annibal Caro
MADAME BOVARY, DEBUTTA DOMANI IN ANTEPRIMA NAZIONALE AL TEATRO ANNIBAL CARO DI CIVITANOVA MARCHE
L’ALLESTIMENTO DIRETTO DA ANDREA BARACCO CON LUCIA LAVIA
Il noto e amato romanzo di Gustave Flaubert Madame Bovary trova la via della scena nella riscrittura di Letizia Russo per l’allestimento diretto da Andrea Baracco per Khora.teatro con protagonisti Lucia Lavia, Lino Musella, Gabriele Portoghese, Mauro Conte, Laurence Mazzoni, Roberta Zanardo, Elisa Di Eusanio e Xhuljo Petushi sabato 20 febbraio al Teatro Annibal Caro in anteprima nazionale al termine di una residenza di allestimento nell’ambito della stagione di prosa promossa dal Comune di Civitanova Marche, dall’Azienda Teatri di Civitanova e dall’AMAT, con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Civitanova Marche – con il suo Teatro Annibal Caro e la Foresteria Imperatrice Eugenia nella città alta – si conferma luogo di grande pace e tranquillità, sede ideale per le compagnie che qui trovano le condizioni ideali per la creazione artistica nelle residenze che precedono i debutti.
“Nel 1856 quando fu pubblicato, il romanzo Madame Bovary – scrive Baracco nelle note di regia – scosse profondamente l’alto senso di rispettabilità dei guardiani della pubblica morale, e Flaubert fu processato come autore di un’opera indecente, addirittura scandalosa. Perché tanto scalpore? Emma Bovary, come Don Chisciotte, come Amleto è una sapiente fabbricatrice di illusioni, e pare mossa, sempre, da una folle, a tratti esasperante, volontà di renderle concrete queste illusioni, di cucirsele addosso, indossarle senza curarsi delle evidenti sproporzioni che portano in dote, di farne splendidi fondali a uso e consumo della propria sbiadita esistenza. La signora Bovary, vittima delle proprie fantasie, nel desiderio di far del suo percorso sulla terra materia da romanzo, nella ferma volontà di divenire protagonista indiscussa della vita che le hanno dato da vivere, inciampa costantemente fino a perdere il ritmo dei propri passi, per poi sbagliare grossolanamente il tempo dell’ingresso in scena, così, anziché precipitare in quell’orgia perpetua che crede aver diritto di abitare si ritrova in una stretta gabbia piena di trappole, doppi fondi, bassezze e personaggi caricaturali; un luogo che non possiede né l’altezza vertiginosa di un qualche paradiso né l’abisso profondo dell’inferno, ma solo l’insopportabile umida orizzontalità di un acquitrino melmoso. E allora Emma Bovary si dimena forsennatamente per trovare almeno la giusta posa o il profilo migliore, prova addirittura ad adeguare la sua immagine all’interno di un’inquadratura che però ha sempre i bordi troppo stretti, con il risultato che anziché trovarsi sulla soglia della tanto agognata grazia, si ritrova spesso a varcare un’altra soglia, molto più prossima alla condizione umana, quella del ridicolo”.
Le scene e i costumi dello spettacolo – prodotto da Alessandro Preziosi, Tommaso Mattei e Aldo Allegrini – sono di Marta Crisolini Malatesta, il disegno luci di Pietro Sperduti, le musiche di Giacomo Vezzani.
Biglietti da 12 a 15 euro. Vendita e informazioni: Teatro Annibal Caro dalle ore 18 (0733 892101).
Inizio spettacolo ore 21.15.
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