Tonino Capriotti: “Nessuno sarà più solo”

Il sociale è un ambito particolarmente ricco di idee e di bisogni.
Non si può rispondere ai nuovi problemi con vecchie soluzioni, risultate troppo spesso fallimentari. 
 
San Benedetto del Tronto, 2016-02-11 – Di questo si è parlato ieri con alcuni amici impegnati nel sociale. 
Tante le sofferenze, ma anche tante le ricchezze che stanno emergendo in città, associazioni di famiglie che portano avanti progetti meravigliosi e sopperiscono a carenze evidenti delle istituzioni. 
Noi siamo per la comunità, per la vita e per l’integrazione. I bisogni vanno affrontati e soprattutto risolti. Siamo per le cooperative sociali di quartiere, dove la comunità con le istituzioni guardano ai propri bisogni ed insieme offrono soluzioni. 
 
Non rinneghiamo nulla del passato, ma facciamo tesoro degli errori per guardare e raggiungere l’obiettivo: risolvere il bisogno e l’integrazione sociale. Per far questo bisogna prima di tutto spendere bene le risorse, troppo spesso gestite con superficialità. Partiamo dell’esistente e rilanciamo non uno, ma 100 servizi. I nostri centri luoghi di incontro ma soprattutto di organizzazione e soddisfazione dei bisogni, dove coordinare tutte le risorse della comunità. 
Il Comune con la famiglia: si cambia prospettiva. 
La qualità della vita di una città si misura da come vengono trattate le situazioni di disagio. 
 
Un ultimo segnale: diverse università di economia sottolineano che l’attenzione alle persone è un settore dove sarà possibile creare lavoro e far crescere il PIL. 
Circa 800.000 sono le badanti che lavorano in Italia, 800.000 stipendi ogni mese partono dall’Italia verso i paesi dell’est: ecco allora che il bisogno diventa una risorsa anche economica, oltre che sociale. 
Ecco che i nostri bisogni diventano il nostro trampolino di lancio per una nuova società, che guardi al prossimo con uno sguardo diverso. 
Il futuro inizia oggi, cambiare si può!
 
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