Tonino Capriotti, “Una città per le persone”
San Benedetto del Tronto – “Una società che non sa fare tesoro del proprio passato è una società senza futuro. La storia di San Benedetto è rappresentata anche dal Paese Alto che dobbiamo saper recuperare e valorizzare”. Queste le parole di Tonino Capriotti – candidato alle primarie nel Pd – che hanno aperto il nuovo incontro pubblico con i residenti del vecchio incasato. Parole di apprezzamento per uno dei quartieri da cui è nata la città e che da alcuni mesi è sotto i riflettori dei media per le continue polemiche dei cittadini contro l’amministrazione, scaturite dalla creazione della zona a traffico limitato, mancanza di posti auto e da errori nella gestione dei rifiuti e della viabilità. “Ovviamente la mancanza dei parcheggi e la zona a traffico limitato sta creando difficoltà per i residenti e non solo. Dobbiamo affrontare i problemi in maniera diversificata. I residenti devono avere un parcheggio riservato: per loro occorre recuperate posti auto che lascino libero il centro storico. Manteniamo riservato il parcheggio della scuola che però deve essere più sicuro e accessibile. Altro problema è il parcheggio dei clienti che frequentano i locali del quartiere: usiamo quello del cimitero o quello dell’ospedale che sono sempre liberi la sera. La ZTL si è rivelata un fallimento: pensata per risolvere il problema della viabilità con limitazioni al traffico, è risultata inefficace, vista anche la fascia oraria di applicazione (19.00/7.00). L’unico modo per risolvere la questione è ripartire dalla partecipazione di tutti alla risoluzione dei problemi: sono i cittadini che decidono le finalità delle azioni insieme all’amministrazione, per poi trovare le soluzioni più efficaci. A me piacerebbe un quartiere per le persone e non per le auto, perché non dobbiamo dimenticare che il vecchio incasato è un bene storico da vivere e gustare, un luogo per le persone non per le auto. Occorre una maggiore attenzione per il Paese Alto, come è avvenuto in alcuni comuni circostanti: va fatto scoprire ai cittadini e ai turisti, favorire anche il commercio con iniziative costanti e con punti di parcheggio che facilitino l’arrivo dei clienti”. Capriotti insiste sulla mancanza di un confronto decisionale costruttivo, compito della politica, che troppo spesso è stato gestito male, ed ha snaturato l’idea stessa di democrazia deliberativa insita nella natura del PD. Coinvolgere i quartieri nelle decisioni con un confronto civile e costruttivo che guardi agli obiettivi, spesso non raggiunti. Altro tema affrontato riguarda la gestione del quartiere ed il suo rapporto con la PA. “Noi pensiamo che sia fondamentale individuare le responsabilità: chi fa cosa? È la parolina determinante. Partendo dalle cooperative sociali di quartiere affrontiamo i bisogni del quartiere, e diamo una risposta ad essi. Così è improponibile un unico modello di raccolta differenziata, perché ogni quartiere ha esigenze e realtà diverse. La figura del responsabile della pulizia e della raccolta differenziata, sarà una figura centrale all’interno della nostra idea di gestione della città. Occorre un cambio di prospettiva, partecipazione attiva e reale del comitato di quartiere, che dovrà vigilare e raccogliere i bisogni del quartiere ed attraverso una sinergia tra cooperativa, parrocchia e volontari, dare risposte concrete ai bisogni, creando così anche nuovo lavoro. Il 6 marzo questa rivoluzione inizierà a prendere corpo, assicura Capriotti, se tutti insieme decideremo di dire BASTA ALLA VECCHIA POLITICA e sceglieremo l’unico volto nuovo del PD
© 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata