dalla Regione Marche
DIFESA COSTA A SCOSSICCI DI PORTORECANATI,
CONFERENZA STAMPA IN REGIONE DELL’ASSESSORE ANGELO SCIAPICHETTI
L’assessore alla Difesa della costa, Angelo Sciapichetti, il commissario straordinario del Comune di Porto Recanati, Mauro Passerotti, il presidente dell’Abat, Claudio Pini, hanno incontrato la stampa questa mattina in Regione, per presentare gli interventi di manutenzione e difesa della costa nella zona di Scossici di Porto Recanati. All’incontro erano presenti anche l’ingegner Mario Pompei, dirigente del Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia della Regione Marche e il dottor Francesco Massi, segretario comunale del Comune di Porto Recanati. “Oggi – ha detto Sciapichetti – presentiamo l’idea messa in campo per affrontare l’annoso problema della difesa della costa a Porto Recanati. Non si tratta della soluzione definitiva, ma di un intervento temporaneo ed immediato che verrà realizzato dal Comune con i 42mila euro che abbiamo reperito nel bilancio regionale e che si sommano agli otto mila euro stanziati dalla Regione negli anni scorsi. In sostanza verranno collocati i cosiddetti big bag, ossia grandi sacchi di sabbia, che avranno la funzione di proteggere da eventuali mareggiate il tratto di costa di Scossicci, che verrà anche riprofilato. Questi lavori si affiancano a quelli già avviati l’anno scorso a difesa della strada provinciale. Il tutto in attesa di reperire altre risorse, più consistenti e che possano dare risposte non temporanee ma definitive al tratto di costa a Nord di Porto Recanati. Nel tratto Sud della costa di questo Comune abbiamo firmato nei giorni scorsi un’intesa che coinvolge le Ferrovie e il Provveditorato alle Opere Pubbliche che prevede oltre 15 milioni di euro di lavori su circa tre chilometri di costa, da effettuarsi entro il 2017. Si tratta dell’intervento più grande che la Regione Marche effettua in tutta la riviera regionale. Dai ribassi d’asta che verranno realizzati nell’affidamento di questi lavori, troveremo una parte delle risorse per dare ulteriori risposte a Scossicci. Affrontiamo problemi di non facile soluzione che si trascinano da oltre vent’anni e lo facciamo con la concretezza, la migliore risposta alle polemiche”. “Ringrazio l’Assessore e il Presidente Ceriscioli per le risorse stanziate – ha detto Passerotti – che possono sembrare ridotte, ma nell’attuale situazione finanziaria di Regioni ed enti locali non è stato semplice reperire. Risorse che hanno permesso al grande lavoro svolto dal Prefetto di Macerata, Roberta Preziosi, con il tavolo di coordinamento tra i vari enti coinvolti, di arrivare a questa prima soluzione per Scossicci, in attesa di nuove risorse che permettano di risolvere definitivamente problemi che non sono solo degli stabilimenti balneari, ma riguardano la sicurezza, a cominciare dalla viabilità. L’ordinanza del Comune di Porto Recanati è nata dalla condivisione maturata in seno a questo tavolo di coordinamento e salvaguarda i lavori di messa in sicurezza della strada effettuati dalla Provincia. Un ringraziamento va anche al comune di Numana che permetterà di usare 5mila metri cubi di sedime per gli interventi a Porto Recanati”.
“Oggi è un giorno importante – ha detto Pini – dopo anni di parole, ora i fatti. Speriamo sia l’inizio della fine dei problemi che da decenni affliggono questo tratto di costa. Se siamo arrivati qui un ringraziamento va al Prefetto di Macerata Preziosi, al Commissario Passerotti, all’assessore Sciapichetti che ci ha messo la faccia ed è arrivato dove occorreva arrivare. Un riconoscimento va anche al segretario Massi e all’ingegner Pompei. I toni accesi che ci sono purtroppo in passato stati vanno inquadrati in un conflitto tra chi non può che applicare le norme e chi ha paura di perdere il proprio lavoro e che ancora non ha certezze”. “Il decreto – ha detto Pompei – è pronto, le risorse sono state reperite con fatica e completano le opere della Provincia. Ora progetto esecutivo e lavori saranno seguiti dal Comune”.
INAUGURAZIONE DOMANI AD ASCOLI PICENO DELLA PRIMA GRANDE MOSTRA DEL GIUBILEO
Francesco nell’Arte. Da Cimabue a Caravaggio
Si inaugura domani, sabato 12 marzo alle ore 17:00 presso la Sala della Ragione Palazzo dei Capitani, alla presenza dell’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni la mostra “Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio”. Dopo l’inaugurazione seguirà la visita guidata alla mostra allestita nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.
Curata da Giovanni Morello e Stefano Papetti è la prima delle quattro Grandi Mostre del Giubileo che la Regione Marche promuove come unica regione italiana a dedicare al Giubileo della Misericordia un programma di mostre importantissime che si svolgeranno per tutto l’arco del 2016. Un anno straordinario con una proposta altrettanto straordinaria di esposizioni per valore degli allestimenti, preziosità delle opere ospitate e prestigio dei curatori che si sono impegnati per realizzare progetti espositivi di livello internazionale, come è stato sottolineato anche recentemente nella presentazione a Roma presso il Ministero dei Beni Culturali.
Stefano Papetti, curatore della mostra e direttore della Pinacoteca civica, ha sottolineato come la mostra di Ascoli Piceno, con numerosissimi prestiti da tutta Italia, sarà anche l’occasione non solo per i visitatori ma anche per gli studiosi di avere un raffronto sull’iconografia di San Francesco , da Cimabue al Piazzetta , che non è stata , al contrario di altri Santi, univoca. “Una ricerca – ha ricordato il critico d’arte – anche sulle diverse raffigurazioni del saio, della postura, la tonsura e le stigmate. Ma sarà anche un modo per conoscere l’arte francescana di Ascoli Piceno dove Francesco sostò più di due mesi nel 1215 per la sua predicazione convincendo a seguirlo molti rampolli delle più nobili famiglie ascolane.”
LA MOSTRA
La mostra “Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio”, inserita in un più ampio contesto di iniziative culturali che coinvolgeranno la città di Ascoli Piceno nel corso del 2016, intende ricordare la figura di San Francesco in occasione dell’ottavo centenario della sua venuta nel Piceno. Il fondatore dell’ordine francescano, in virtù della sua precoce popolarità è stato infatti rappresentato dai maggiori artisti italiani e stranieri, a partire da alcuni tra i più autorevoli esponenti dell’arte gotica che ebbero modo di conoscerlo o di ricevere dai suoi più diretti seguaci informazioni attendibili circa il suo aspetto fisico.
Nelle tavole dipinte da Margaritone d’Arezzo, da Bonaventura Berlinghieri e da Cimabue viene dunque fissato un modello rappresentativo al quale si sono attenuti gli artisti dei secoli successivi, attenti a rispettare scrupolosamente alcuni dettagli iconografici che consentivano facilmente ai devoti di riconoscere, tra gli altri santi, la presenza di Francesco.
Nelle Marche le visite da lui effettuate, il grande seguito che ha raccolto e soprattutto la precoce istituzione di conventi maschili e femminili legati alla regola francescana, l’origine ascolana del primo papa francescano (Niccolò IV, 1288-1292) hanno determinato lo svilupparsi di una intensa iconografia legata alla figura del santo d’Assisi ed alle sue vicende personali: non è un caso che proprio nella chiesa di san Gregorio ad Ascoli Piceno si conservi un affresco del XIII secolo che per la prima volta riproduce la predica agli uccelli, un tema che nei secoli successivi è stato spesso rappresentato fino ad assumere la caratteristica di un vero e proprio topos utile a dimostrare l’attenzione di Francesco verso tutto il creato.
Grazie ai prestiti richiesti ai maggiori musei italiani, sarà possibile ripercorrere l’evoluzione della figura di Francesco nella pittura dal Medioevo alla Controriforma, quando, in base alle norme relative all’arte sacra sancite in occasione del Concilio di Trento, venne ribadita la necessità di rappresentarlo rispettando la tradizione iconografica stabilita fin dal XIII secolo, come attesta nel suo “Dialogo sugli errori de’ pittori circa le istorie” il sacerdote fabrianese Giovanni Andrea Gilio (1564).
Nell’imponente Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, saranno quindi collocati i dipinti della mostra che si aggiungeranno ai due capolavori legati al tema francescano già presenti nelle raccolte comunali: la grande tela di Tiziano raffigurante San Francesco che riceve le stigmate e la tavola di Cola dell’Amatrice raffigurante il santo di Assisi con altri confratelli.
Idealmente la mostra troverà un suo sviluppo nella Sala del piviale dove è esposto il prezioso paramento liturgico ricamato in opus anglicanum donato alla città di Ascoli dal Pontefice Nicolò IV, il primo francescano ad essere asceso alla cattedra di san Pietro.
Per info: UFFICIO STAMPA: ROSI FONTANA PRESS&PUBLIC RELATIONS – INFO@ROSIFONTANA.IT +39 335 5623246
Disposto il trasferimento alla Regione delle risorse umane e strumentali correlate alle funzioni provinciali
Cesetti: “Prioritario garantire servizi ai cittadini”
Questo pomeriggio la giunta regionale ha approvato due delibere di richiesta di parere alle Province marchigiane, al Consiglio delle autonomie locali e al Consiglio regionale dell’economia e del lavoro sullo schema di deliberazione concernente ‘disposizioni necessarie al trasferimento alla Regione delle risorse umane e strumentali correlate alle funzioni provinciali da trasferire’, in attuazione della legge Delrio.
“Una partita complessa che richiede flessibilità e massima collaborazione tra Regione e Province per raggiungere il vero obiettivo che è creare un assetto efficiente che garantisca servizi ai cittadini della comunità marchigiana”: così l’assessore agli Enti locali, Fabrizio Cesetti, nell’illustrare i due atti di Giunta che, all’esito dell’acquisizione dei pareri delle Province, del Cal e del Crel, dovranno essere approvati in via definitiva.
“Con tali atti – ribadisce Cesetti – la Giunta ha voluto assicurare l’esercizio delle funzioni senza soluzione di continuità per garantire i servizi alla comunità regionale e costituendo da subito strutture organizzative di decentramento amministrativo”.
“Sono la concreta ed effettiva attuazione del trasferimento delle funzioni non fondamentali dalle Province alla Regione” specifica Cesetti. Tutto il personale delle Province adibito in via prevalente alle funzioni non fondamentali (L.R. 13/2015) viene trasferito alla Regione e assegnato alla Giunta a decorrere dal primo aprile 2016. “Tutti i servizi avranno dunque sede ad Ancona, saranno poi i dirigenti, in base alle esigenze dell’ente per il pieno esercizio del servizio, che assegneranno il personale sul territorio o nella sede centrale. Tutto questo nella logica di garantire l’esercizio integrato delle funzioni da trasferire con quelle regionali garantendo nel contempo la migliore allocazione delle funzioni nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Rimangono dislocate nei presidi territoriali le funzioni relative a formazione professionale, turismo (per le attività di informazione e accoglienza turistica), caccia e pesca nelle acque interne, agricoltura, difesa del suolo e protezione civile”.
Le altre funzioni verranno invece svolte nelle sedi logistiche ubicate nella Provincia di Ancona. Tra il personale trasferito non sono inclusi la polizia provinciale e i servizi per l’impiego il cui esercizio delle funzioni sarà oggetto di separata regolamentazione e organizzazione.
La fase di concertazione sugli schemi di delibera è stata ampia, prevede l’acquisizione dei pareri del Cal, del Crel, delle Province e due riunioni: la prima si è svolta questa mattina con l’Osservatorio regionale. La seconda riunione si terrà il 17 marzo e riguarderà il Tavolo Autonomie locali, che è composto dagli amministratori di Anci Marche, Upi Marche, Province e dai Sindacati.
Scheda:
Le funzioni che saranno trasferite alla Regione dal prossimo mese saranno: protezione civile, formazione professionale, beni e attività culturali, turismo, agricoltura, caccia e pesca nelle acque interne, difesa del suolo, trasporto pubblico locale e viabilità, edilizia pubblica, servizi sociali.
Saranno 533 i dipendenti delle Province che verranno trasferiti (56 dipendenti ex ANAS resteranno in servizio presso le Province per esercitare servizi di manutenzione stradale, con oneri economici a carico della Regione L.R. 28/2015).
Saranno mantenuti uffici regionali decentrati, ma saranno razionalizzati e polifunzionali, sulla base di un programma finalizzato al contenimento delle spese di funzionamento e all’accorpamento degli uffici regionali decentrati, evitando le locazioni passive.
Ospedale pediatrico Salesi, presentato il nuovo primario di Pediatria Salvatore Cazzato
Salvatore Cazzato
Ceriscioli: “Un progetto concreto e coerente, con investimenti strutturali e nel capitale umano”
Ancona, 2016-03-11 – “Mi posso considerare fortunato perché arrivo in un momento favorevole di rilancio di questa prestigiosa struttura”. Sono le parole con cui si è presentato alla stampa il nuovo primario di Pediatria del Salesi, Salvatore Cazzato, proveniente dalla Pneumologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Dirigerà la struttura operativa dipartimentale di Pediatria del Salesi “collaborando con gli altri colleghi per elevare il livello di eccellenza dell’Ospedale. Gli obiettivi sono quelli di consolidare e sviluppare le attività specialistiche, in stretta collaborazione con le altre strutture esistenti”. Tra le priorità indicate da Cazzato, quella di facilitare i percorsi diagnostici dei bambini con disabilità. I progetti avviati per rilanciare il Salesi, ha concluso, “hanno rafforzato il mio entusiasmo a venire ad Ancona”.
Il presidente Ceriscioli, partendo dallo spunto suggerito dalla visita a un’azienda marchigiana che usa il laser per tagliare l’acciaio (“Sono onde elettromagnetiche come quelle emesse da una comune lampadina, ma la loro forza è dovuta alla coerenza, cioè alla capacità di convergere verso un unico obiettivo”), ha sottolineato le parole del primario “che si è presentato parlando di collaborazione. Dobbiamo portare avanti un grande progetto coerente che riesca ad affiancare l’indispensabile investimento in termini di struttura, con più spazio e opportunità, con l’investimento di risorse umane. Bisogna favorire le azioni di rinnovamento e riqualificazione che fanno si che il giorno che avremo la nuova struttura, al suo interno sia possibile assicurare anche servizi di grande qualità con le tecnologie adeguate. Un nuovo professionista capace, in un settore delicato quello della specialistica pneumologica pediatrica, in questo contesto, rappresenta un’attenzione a 360 gradi su tutti gli aspetti della vita del Salesi: un realtà di grande importanza per tutto il bacino di regioni che faranno riferimento a questa struttura”.
Il presidente della commissione Sanità dell’Assemblea legislativa, Fabrizio Volpini, ha sottolineato come sia “un buon segno la presenza costante delle istituzioni al tavolo del rilancio del Salesi, a dimostrazione dell’attaccamento alla maglia dell’Ospedaletto che deve animare tutti”. Il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, ha parlato di “un’altra bella giornata per il Salesi: cominciano a essere frequenti! La città assicurerà una vigile vicinanza, sapendo che ormai il rilancio del Salesi non è più una parola vuota e l’arrivo del nuovo primario di Pediatria ne è un esempio”. Il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi ha illustrato alcune fasi del trasferimento di Ostetricia, Ginecologia e Neonatologia a Torrette. Complessivamente il sesto piano della struttura metterà a disposizione spazi per 7 mila metri quadri, contro gli attuali 3.100 complessivamente occupati nella vecchia sede cittadina. Anche il pronto soccorso pediatrico vedrà la disponibilità di maggiori metrature rispetto alle attuali.In allegato le slide che descrivono il nuovo assetto del Salesi e il trasferimento a Torrette, proiettate nel corso della conferenza stampa odierna.
conferenza110316.pdf
Salvatore Cazzato
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