dalla Regione Marche

2016-03-26
APPROVATO LO SCHEMA DI PROTOCOLLO PER LA TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI DI PROPRIETA’ ECCLESIASTICA
Una commissione paritetica tra Regione Marche, Conferenza Episcopale Marchigiana e MIBACT
Individuare gli obiettivi e le linee di intervento necessarie per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali di proprietà ecclesiastica. E’ questa la finalità generale di un protocollo di intesa tra Regione Marche, Conferenza Episcopale marchigiana e Segretariato regionale MIBACT, il cui schema è stato approvato ieri dalla giunta regionale su proposta  dell’assessore al Turismo – Cultura, Moreno Pieroni.
Un intervento coordinato tra governo regionale, enti locali e autorità ecclesiastiche dunque,  per ottimizzare gli interventi  e che verrà realizzato attraverso una sede permanente di confronto plurilaterale, rappresentata da una Commissione paritetica. Ne faranno parte il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli in qualità di presidente della Commissione insieme a Edoardo Menichelli, presidente  della Regione Ecclesiastica Marche. Per il Segretariato regionale MIBACT, Giorgia Muratori a cui si aggiungono tre membri designati dalla Regione ( Moreno Pieroni, Raimondo Orsetti, Fabio Sturani) e tre membri designati dalla Conferenza Episcopale Marchigiana (Giuseppe Cucco, Simone Longhi, Luca Bottegoni).
“ Si tratta di uno strumento operativo  importante – ha affermato  l’assessore Moreno Pieroni –  per un confronto istituzionale su linee di intervento strategiche in favore di  un patrimonio culturale, quello ecclesiastico, che è tra i più considerevoli nella regione, sia in termini di  quantità che di qualità. Ma si tratta anche e soprattutto della concretizzazione di un progetto politico avviato per la costruzione di una rete forte tra turismo e cultura, cioè un sistema organico di sinergie per tutelare, valorizzare e comunicare un elemento distintivo della nostra identità socio-culturale: l’immenso patrimonio storico culturale – fatto di edifici, aree archeologiche, opere d’arte, biblioteche, archivi  e musei-  che costituisce indubbiamente fattore di coesione e di crescita per  la comunità.” “ Con questo accordo, ridefinito rispetto ai precedenti protocolli anche alla luce del riordino delle funzioni delle Province – ha proseguito l’assessore-  la salvaguardia,  la valorizzazione, la fruizione sempre più estesa  dei beni culturali di interesse religioso diventano attività stabili e oggetto di programmazione specifica sul patrimonio immobiliare e sui beni mobili di proprietà ecclesiastica,  dal momento che riguarderà anche i musei, gli archivi, le raccolte e le biblioteche.“
Tra le priorità degli interventi e secondo le rispettive competenze e disponibilità finanziarie, oltre alla catalogazione, come fondamento conoscitivo e propedeutico ai successivi interventi, alla conservazione dei beni culturali ecclesiastici, vi è anche la messa in sicurezza dei beni attraverso specifiche misure, specialmente in relazione agli edifici aperti al culto.
In particolare, per il perseguimento delle comuni finalità è prevista la promozione di accordi e programmi con i Comuni e gli Enti locali. Le forme , i modi e i tempi degli interventi verranno concordati tra tutti i soggetti interessati sulla base di programmi annuali e pluriennali.  La Commissione opererà  anche per l’attuazione e la valorizzazione degli itinerari religiosi , la promozione di celebrazioni e manifestazioni di particolare interesse rivolte alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici nonché per l’organizzazione di corsi di formazione per volontari che possano aiutare i visitatori nella comprensione dei significati culturali e  religiosi dei beni appartenenti ad enti e istituzioni ecclesiastiche. Il protocollo,  che sarà sottoscritto entro  breve termine,  prevede anche  la collaborazione della Conferenza Episcopale nella realizzazione di iniziative istituzionali della Regione a fini culturali e nelle richieste di prestito di opere d’arte per lo svolgimento di mostre.
PROTOCOLLO REGIONE, SLOW FOOD E ASSAM PER PROMUOVERE LA CULTURA DEL CIBO
Approvato  dalla giunta, su proposta dell’assessore all’agricoltura e all’alimentazione Anna Casini, il rinnovo del protocollo d’Intesa tra Regione Marche, Slow Food Marche e ASSAM per l’attuazione di un programma di attività volto a consolidare, sviluppare e valorizzare le politiche agricole locali e sostenibili e a promuovere la cultura del cibo e la sicurezza alimentare nelle Marche.
“Diamo continuità – spiega la Casini – ad una iniziativa già sperimentata con successo. Il protocollo d’intesa prevede che i tre enti firmatari, considerati i principi informatori di comune interesse, si impegnino ad operare in sinergia per  realizzare iniziative per il sostegno e lo sviluppo di attività in grado di creare rapporti più diretti tra produttori e consumatori come la creazione di mercati contadini e di mercati locali.  Allo stesso tempo il protocollo prevede progetti in difesa della biodiversità, delle piccole produzioni locali e dell’agricoltura familiare,  la collaborazione nell’organizzazione di eventi per la diffusione delle conoscenze relative alle produzioni locali, tradizionali e della biodiversità, la diffusione della conoscenza delle produzioni attraverso l’educazione alimentare nei confronti dei consumatori ed in particolare dei giovani, anche in sinergia con le istituzioni scolastiche”.
In particolare il protocollo stabilisce che la Regione Marche e l’ASSAM individuino Slow Food Marche come interlocutore nella programmazione ed attuazione delle politiche inerenti l’agricoltura, la pesca, l’educazione alimentare e nella promozione della cultura alimentare. La Regione Marche, attraverso l’ASSAM, promuoverà la partecipazione istituzionale alle più importanti manifestazioni organizzate da Slow Food in ambito nazionale e internazionale (quali ad es. Salone del Gusto, Cheese e Slow Fish), al fine di valorizzare i prodotti e le produzioni agroalimentari di qualità della Regione. Slow Food Marche da parte sua si impegna a fornire il sostegno e la consulenza della associazione ad iniziative di valorizzazione del patrimonio enogastronomico e della cultura materiale locale che la Regione Marche e l’ASSAM intenderanno programmare e organizzare sul territorio regionale. Il protocollo d’intesa è un accordo di carattere generale che non comporta alcun onere a carico del bilancio regionale.
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