dalla Regione Marche

2016-03-30
EMPLOYERS’ DAY, INCONTRO TRA SERVIZI ALL’IMPIEGO E AZIENDE
 
E’ stata presentata oggi dall’assessore regionale alla Lavoro, Loretta Bravi  “l’Employers’ day“, iniziativa promossa dalla Rete europea dei servizi pubblici per l’impiego (PES Network) articolata a livello europeo e nazionale, finalizzata nel favorire l’incontro tra i servizi pubblici per l’impiego e i datori di lavoro. Dal 4 al 15 aprile di quest’anno ciascuno Stato membro in accordo con la strategia europea organizza una serie di iniziative sulla base delle proprie priorità nazionali.
“La Rete europea dei servizi pubblici per l’impiego  – ha sottolineato la Bravi –  ha l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra i 28 Stati Membri, la Norvegia, l’Islanda e la Commissione Europea e di sviluppare iniziative congiunte per lo scambio di informazioni e prassi, il confronto integrato e la modernizzazione dei servizi per l’impiego, contribuendo così all’attuazione della strategia UE 2020. Nel corso della prima conferenza degli stakeholder del PES Network, tenutasi il 26-27 maggio 2015 con parti sociali, servizi pubblici e privati per l’impiego, organizzazioni internazionali e Ong, si è concordato sull’opportunità di prevedere nel piano di attività del 2016 una pluralità di iniziative da focalizzare su singoli target.  A giugno 2015, il PES Board (Consiglio direttivo del PES Network, composto dai rappresentanti degli Stati e dalla CE) ha rilevato l’importanza di consolidare la collaborazione con i datori di lavoro e ha deciso di realizzare, per la prima volta nel 2016, un PES Network Employers’ day.”.
“L’iniziativa – ha concluso l’assessore – sarà articolata su due livelli: uno europeo, con un evento centrale organizzato a Bruxelles con attori ed esperti di alto profilo e l’altro nazionale con modalità definite da ciascun Stato membro sulla base delle proprie priorità nazionali. Il prossimo  giugno  saranno condotte la valutazione e la diffusione dei risultati dell’iniziativa”. 
CONVENZIONE TRA REGIONE MARCHE E POSTE ITALIANE
 
La Giunta regionale ha approvato una convenzione con Poste italiane con l’obiettivo di giungere alla piena digitalizzazione e semplificazione dei rapporti tra cittadini, imprese e amministrazione pubblica. L’atto pone particolare attenzione alle aree interne e montane, prevede il coinvolgimento della rete degli uffici postali.
Particolari i riflessi sul settore sanitario, con la possibilità di sfruttare la capillarità dei servizi postali, ad esempio per la consegna di referti medici e diagnostici (“sanità vicina”) oppure di farmaci o ausili sanitari, per le campagne di invito a screening o informative. Ulteriori applicazioni sono previste nel pagamento dei tributi, dei ticket sanitari, nella prenotazione delle visite, nella digitalizzazione delle cartelle cliniche, nell’invio di pratiche allo sportello unico per le attività produttive. La convenzione riguarda anche facilitazioni di accesso al credito, con la possibilità da parte di Poste italiane di operare a favore delle imprese e degli operatori del terzo settore per facilitare l’incasso dei crediti sanitari. Inoltre la convenzione prevede il possibile ricorso alle infrastrutture logistiche e al personale di Poste italiane a supporto della Regione e delle aziende sanitarie, nei servizi di spedizione, archiviazione, dematerializzazione e conservazione dei documenti, fino alla logistica sanitaria ed economale.
“La Regione – spiega l’assessore Fabrizio Cesetti – ha come obiettivo l’avvio e il potenziamento sull’intero territorio regionale di progetti innovativi a servizio della popolazione. Il fine è moltiplicare i punti di contatto con i cittadini, secondo un modello di prossimità, per cui sono gli uffici pubblici che nel limite del possibile, vanno verso i cittadini e non viceversa. Per conseguire questi obiettivi sono necessari accordi anche con soggetti esterni, come quello con Poste italiane, in modo da garantire un complesso di servizi diretti a migliorare le condizioni di vita, a cominciare dai cittadini di aree geograficamente svantaggiate”.
La convenzione, di durata biennale rinnovabile, prevede un gruppo di lavoro paritetico Regione – Poste per la sua attuazione.
 
 
Inaugurati gli uffici dell’Asur nella sede di via Oberdan
 

dalla Regione Marche
Inaugurati gli uffici dell’Asur nella sede di via Oberdan

Presenti il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, l’assessore al Patrimonio, Fabrizio Cesetti e il direttore generale dell’Asur, Alessandro Marini
 
 
Ancona, 2016-03-30 – 700 mila euro di affitto risparmiati, novanta persone impiegate nel centro del capoluogo, un milione di euro di lavoro di ristrutturazione e riqualificazione finanziati interamente da fondi comunitari con fondi per efficientamento energetico: sono i numeri del trasferimento della direzione generale dell’Asur in via Oberdan ad Ancona nello stabile della Regione la quale procede velocemente secondo la logica della valorizzazione, razionalizzazione e riorganizzazione del proprio patrimonio immobiliare. Obiettivo conseguito, come da programma, per ridurre notevolmente il costo dei fitti passivi, provvedimenti che in dieci mesi di governo hanno comportato minori spese per fitti passivi per circa 1,8 milioni di euro l’anno. Lo stabile è stato completamente ristrutturato ed è già pienamente operativo. “Bell’esempio di pubblica amministrazione efficiente che realizza con rapidità un impegno preso dalla Giunta risparmiando sugli affitti onerosi e recuperando il patrimonio regionale – ha detto nel corso dell’inaugurazione di questa mattina il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – La nuova sede, di proprietà della Regione, permette all’Asur di sviluppare la propria progettualità, crescere all’interno di questo spazio man mano che si unificano i servizi su base regionale ed essere sempre più un’azienda vera e propria portando efficienza e qualità nel lavoro, stabilità nel percorso potendo utilizzare spazi della Regione. Oltretutto nel centro storico della città che significa un centinaio di persone che lavorano animando il luogo in termini di economia e presenza. E’ anche un segnale di affetto nei confronti del capoluogo e nello stesso tempo un’opportunità di sviluppo per quella che è l’azienda più importante dal punto di vista sanitario, circa due miliardi di budget di euro all’anno che possono essere gestiti sempre al meglio con efficienze che si traducono in servizi e opportunità per i marchigiani”.
L’Asur si è trasferita in centro ad Ancona disdettando il precedente contratto di fitto e conseguendo un risparmio, in termini di minori oneri, diretti e indiretti, per circa 700 mila euro annui. “Obiettivo conseguito – ha aggiunto l’assessore al Patrimonio, Fabrizio Cesetti – è un esempio di buona ed efficiente amministrazione e soprattutto coraggiosa. Siamo riusciti in dieci mesi a recupere un importante immobile di proprietà regionale con fondi europei, risparmiando sugli affitti. Ridiamo poi un servizio importante alla città di Ancona. E’ un esempio di come, se c’è coraggio, gli obiettivi si conseguano in tempi stretti. Si procede, dunque, verso la valorizzazione del patrimonio regionale per risparmiare risorse da destinare ai bisogni della collettività”.
L’immobile è stato dato in concessione d’uso gratuito all’Asur per sei anni con un contratto sottoscritto nel mese di novembre scorso. L’Asur, con fondi propri, ha provveduto, dallo scorso mese di dicembre, ai lavori di completo adeguamento dell’immobile alle proprie esigenze operative.  La riorganizzazione logistica prosegue: è imminente il completamento dei lavori di adeguamento impiantistico dello stabile attiguo in via Don Gioia che sarà completamente occupato da uffici regionali. Attualmente, il complesso immobiliare risulta solo parzialmente occupato dagli uffici dell’Agenzia sanitaria.

dalla Regione Marche

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Inaugurati gli uffici dell’Asur nella sede di via Oberdan

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