Dalla Savana ai laboratori
NEL DNA DEL PESCE CHE “INVECCHIA” COME NOI LA RICETTA ANTI ETA’
Ancona, 11 Marzo 2016 – In natura c’è un piccolo pesce del Mozambico, il “Nothobranchius Furzeri” che, pur invecchiando in maniera accelerata, sviluppa nell’arco di pochi mesi gli stessi problemi fisici delle persone, come tumori, malattie cardiovascolari e neurodegenerative. Di come la sua scoperta permetta di studiare più rapidamente i processi tipici della vecchiaia se ne parla lunedì 14 marzo nel corso della lettura “Dalla Savana ai laboratori” (Sala del Rettorato – Piazza Roma 22, Ancona). L’incontro rappresenta l’appuntamento annuale promosso dall’Inrca (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani) in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, che ogni anno coinvolge i massimi esperti internazionali per affrontare un tema legato alla ricerca sulla terza età.
L’incontro, organizzato dal prof. Fiorenzo Conti, del Centro di Neurobiologia dell’invecchiamento Inrca, vede la partecipazione del Direttore Scientifico Fabrizia Lattanzio e di Alessandro Cellerino, del Laboratorio di biologia della Scuola Normale Superiore, il primo a descrivere il rapidissimo ciclo vitale dell’animale.
Lunedì 14 Marzo 2016
Ore 18:00
Lettura “Dalla savana ai laboratori: come un piccolo pesce africano può aiutarci a comprendere i meccanismi dell’invecchiamento”
Aula Magna – Rettorato Università Politecnica delle Marche – Piazza Roma 22, Ancona
Inrca
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