I giovani devono imparare a pensare positivo
Si è svolto il laboratorio del Centro Famiglia per promuovere nei ragazzi i valori di pace, solidarietà e prosocialità presso l’Isc di Monteprandone e l’Isc Sud di San Benedetto.
Monteprandone – Il progetto “Famiglia al Centro” promosso dal Centro Famiglia di San Benedetto del Tronto e realizzato insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha realizzato una nuova iniziativa, questa volta interamente dedicata ai giovani.
Oltre agli incontri pubblici con gli esperti, al potenziamento degli sportelli di ascolto e consulenza, alla formazione per i volontari, l’associazione ha deciso di organizzare il laboratorio “Valori come tesori” volto a promuovere la cultura del positivo nei giovani.
Il laboratorio si è svolto dal 7 al 9 marzo presso l’Isc di Monteprandone coinvolgendo 11 classi di quarta e quinta elementare, mentre dal 10 al 12 marzo presso l’Isc Sud di San Benedetto del Tronto coinvolgendo 11 classi di prima e seconda media.
Il Centro Famiglia per la realizzazione del laboratorio si è avvalsa della preziosa collaborazione della cooperativa sociale Creativ di Reggio Emilia, una realtà innovativa nel campo della formazione e della creatività. L’iniziativa ha voluto promuovere nelle nuove generazioni il valore della vita, l’importanza dell’altro, il significato di dare per l’altrui felicità e l’interpretazione delle difficoltà e degli ostacoli come sfide per crescere e migliorarsi.
Creativ ha realizzato una mostra interattiva articolata in quattro stanze, ciascuna delle quali aveva un tema che gli operatori, Ilaria e Simone, hanno sviluppato insieme ai ragazzi. Questi sono stati invitati ad entrare simbolicamente nel mondo di Gibì e Doppia W, due personaggi di fantasia, usciti dalla penna di Walter Kostner, che sotto forma di fumetti ha voluto provocare i ragazzi a mettere in gioco le proprie emozioni. In ogni stanza sono state proposte attività e riflessioni sul valore dell’altro e della reciprocità, sull’importanza di rispettare le diversità al fine di valorizzare le relazioni e il rispetto reciproco.
“I ragazzi sono stati attenti e interessati e sono intervenuti attivamente con domande agli operatori. – commenta Enrica Assenti, la coordinatrice del progetto Famiglia al Centro. – Le scuole hanno dimostrato di apprezzare questa iniziativa e molti insegnanti sono rimasti sorpresi dall’impatto provocato dalla mostra sui ragazzi. Alcuni docenti hanno chiesto del materiale informativo per approfondire e prendere spunti di riflessione. “Nel complesso- ha proseguito la Assenti – si può affermare con soddisfazione che la competenza e la simpatia di Ilaria e Simone, i due operatori, e la presentazione spaziale e grafica della mostra hanno avuto un notevole impatto sui destinatari”.
Creativ
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