L’Inrca a Tipicità: fondamentale tramandare il “saper fare”
SCENDONI: “QUALITA’ DI VITA STA NELLE TRADIZIONI”
Fermo, 6 Marzo 2016 – “Nonni e nipoti: far vedere, far insieme, lasciar fare”. E’ nell’importanza di condividere e tramandare i saperi tra le generazioni che prosegue la partecipazione dell’Inrca (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani) alla 24° Edizione di “Tipicità”, il Festival “Made in Marche” dove quest’anno è forte il legame con la longevità e le tradizioni rurali dei marchigiani, dalla cucina all’artigianato.
Lavorazione Tombolo Stand Inrca
“Lo scambio tra generazioni attraverso lo stare insieme – spiega il reumatologo Pietro Scendoni, coordinatore scientifico dell’Inrca a Tipicità – è importante perché la cultura rurale dalla quale proveniamo è la stessa che fa delle Marche una delle regioni dove la qualità della vita è tra le più alte”. Le festività e le tradizioni collegate al raccolto come la trebbiatura, la vendemmia, la raccolta delle olive, ma anche i lavori domestici quotidiani, come la lavorazione del tombolo – il classico cuscino ricoperto di pizzo fatto a mano – erano occasioni conviviali. Grande era il rispetto per gli anziani perché rappresentavano la saggezza da cui apprendere.
“Giovani e meno giovani – chiarisce Scendoni – erano impegnati in attività comuni e mai si avvertiva la solitudine. Ultimamente anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto, tra i fattori che incidono positivamente sulla longevità, le relazioni sociali e la dimensione familiare. Gli oltre seicento centenari della regione sono figli di questo stile di vita, fatto di un ‘saper fare’ raccontato e tramandato”.
Lavorazione Tombolo Stand Inrca
© 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata