Prosegue a Pesaro la rassegna Musicae Sacri Loci

MUSICAE SACRI LOCI A PESARO VENERDÌ 25 MARZO ALLA CHIESA DELL’ANNUNZIATA
LA VOCE DI DIO. LAMENTAZIONI DEL PROFETA GEREMIA
 
 
Pesaro – Nella settimana della Pasqua prosegue a Pesaro la rassegna Musicae Sacri Loci, riflessioni musicali per la Settimana Santa e per il Tempo di Pasqua nella splendida Chiesa della Santissima Annunziata realizzata su iniziativa del Comune di Pesaro con AMAT e il Coro Polifonico “Jubilate” di Candelara nell’ambito del Festival Musicae Amoeni Loci.
La rassegna intende offrire un’occasione privilegiata per conoscere un patrimonio musicale di grande valore, legato alle composizioni nate nell’ambito della musica antica proprio per il periodo pasquale e della Quaresima. Un valore aggiunto alla proposta già di grande spessore artistico è offerto anche dalla location che ospita i concerti, la Chiesa dell’Annunziata appunto, che quale luogo sacro è capace di offrire un’esperienza di grande suggestione per meditare con la musica sacra, capace di nutrire la memoria di ogni uomo attraverso l’immenso tesoro che i secoli cristiani hanno accumulato.
 
Il prossimo appuntamento è venerdì 25 marzo (ore 21) con La voce di Dio. Lamentazioni del Profeta Geremia musiche di François Couperin in Leçon de Ténèbres eseguite da Alida Oliva soprano, Angelo Bonazzoli sopranista, Fabrizio Lepri viola da gamba e Willem Peerik clavicembalo
Il pianto di Gerusalemme in rovina e in lutto. L’interrogativo iniziale “come?” ci introduce in un poema corale che sale come un respiro di dolore da tutta la nazione ebraica esule. La tradizione attribuisce Le Lamentazioni a Geremia, spettatore della rovina di Gerusalemme, anche se probabilmente sono di autori ignoti. Le suppliche contenute in questo libretto sono cinque e la loro intensità non è raffredata dall’erudizione che sfoggiano in più di un punto e dallo schema piutosto rigido che hanno adottato le prime quattro. La prima Lamentazione, quella usata da François Couperin per le sue Leçon de Tenèbres è una commossa rappresentazione poetica della desolazione della città di Dio, scandita da un ritornello ripetuto cinque volte: “nessuno la consola”. L’impressione globale è monocorde, sembra quasi di ascoltare un lamento orientale uniforme i cui cerchi sonori si richiudono sempre su se stessi. Le Lamentazioni sono ancora oggi usate nella liturgia sinagogale e parzialmente in quella cristiana della settimana santa. Da questa tradizione è nata una lunga serie di composizioni a partire dal Medioevo, attraverso il Rinascimento, famose quelle di Thomas Crecquillon, Orlando di Lasso e Thomas Tallis, per arrivare al periodo Barocco dove soppratutto in Francia alla corte Luigi IVX trovano il loro punto culmine nelle Leçon de Tenèbres di François Couperin. Le Leçon di Couperin sono caratterizzati da una linea melodica melismatica e molto espressiva che esprime fedelmente l’intenzioni poetiche del testo di Geremia. La liturgia delle Lodi della Celebrazioni delle Tenebre era un rito molto suggestivo. Venivano eseguiti nell’oscurità della sera il mercoledì che precede la Pasqua sia nella cappella sia nelle sale del palazzo reale. Durante la celebrazione si usava un candelabro triangolare con tredici candele e dopo ogni salmo veniva spenta una candela, come gli apostoli che uno dopo l’altro abbandonavano Gesù. Alla fine rimaneva soltanto la candela in cima del triangolo acceso simbolo di Gesù abbandonato sulla croce.
 
Biglietti 6 euro, informazioni, prevendite e prenotazioni Teatro Rossini 0721 387620-21. Vendita on line www.vivaticket.it, biglietteria presso Chiesa dell’Annunziata 389 6657785 da un’ora prima del concerto.
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