dalla Regione Marche

2016-04-07
Dialisi estive 2016, la Regione finanzia il progetto anche per la prossima stagione turistica
Ceriscioli: “Nelle Marche un turismo per tutti”
La Regione Marche finanzia il progetto di dialisi estiva anche per la prossima stagione turistica. È dal 2009 che le Marche sostengono l’iniziativa, sollecitata dall’Aned (Associazione nazionale emodializzati) con una richiesta rivolta a tutti gli assessorati regionali alla Sanità: garantire alle persone in dialisi la possibilità di trascorrere un periodo di vacanze sereno, offrendo la disponibilità di un servizio adeguato e sicuro. I turisti nefropatici che sceglieranno le Marche per un soggiorno dal 1 giugno al 30 settembre, avranno a disposizione Centri dialisi in prossimità dei principali luoghi di villeggiature. Potranno sottoporsi al trattamento in orari, come quelli notturni, comodi e compatibili con le esigenze di svago che contraddistinguono i peridi di vacanza, senza dover ricorrere a strutture non accreditate, con relativi rischi sanitari, aggravi di spesa e sedute nelle fasce orarie che compromettono la giornata di vacanza.
“La Regione Marche è sensibile ai temi della fragilità e alle esigenze delle persone che la vivono quotidianamente – evidenzia il presidente Luca Ceriscioli – Famiglie che hanno il diritto di trascorrere vacanze serene e sicure, con servizi dedicati e adeguati, che non sempre riescono a trovare in altre realtà italiane. Con la prosecuzione del progetto sollecitato dall’Aned, sottolineiamo che quello marchigiano è un turismo per tutti”. La delibera adottata dalla Giunta regionale incentiva, con 150 mila euro, le Aziende e le Aree vaste a sostenere il progetto. Le risorse serviranno a favorire l’adesione del personale sanitario per implementare e potenziare le attività dialitiche nella stagione estiva rivolte ai non residenti nelle Marche. Nel periodo estivo 2015 sono stati assistiti 162 turisti (erano 138 nel 2014), di cui 7 stranieri. Sono state garantite 1.582 prestazioni (a fronte delle 1.405 del 2014), 731 delle quali effettuate in orario notturno (rispetto alle 618 dell’anno precedente). La provenienza dei turisti dializzati, su base provinciale, segnala una consistenza maggiore dalle zone di Roma (44), Milano (23) e Perugia (14). I Centri dialisi maggiormente coinvolti sono stati quelli delle località balneari: San Benedetto del Tronto, Pesaro e Fano, Civitanova Marche, Senigallia. Nell’entroterra si è distinto il presidio di Tolentino. Complessivamente si è registrata una disponibilità diffusa che ha coperto tutto il territorio regionale, con una fidelizzazione dei “pazienti turisti” che ritornano regolarmente e con soddisfazione nelle Marche.
 
 
Il governo dei nostri suoli – una sfida planetaria
Venerdì 8 aprile 2016 si terrà nella sala consiliare del Comune di Treia un convegno sul tema “Il governo dei nostri suoli – una sfida planetaria”. I lavori cominceranno alle 9.15. Interverranno la vicepresidente della Regione Marche e assessore all’agricoltura Anna Casini  e numerosi esperti che operano all’interno di prestigiose istituzioni come la FAO, il Joint Reserch Centre della Commissione EU, il MIPAAF (Ministero politiche agricole e forestali) e personalità che appartengono al mondo della ricerca, delle professioni, della produzione e delle amministrazioni locali. Si tratta di una importante occasione di informazione e aggiornamento in tema di uso sostenibile del suolo e governo del territorio. I temi in discussione prenderanno spunto dal recente rapporto pubblicato dalla FAO sullo “Stato delle Risorse del Suolo nel Mondo”  e dalle attività ed iniziative realizzate dal Servizio Agricoltura della Regione Marche in tema di conoscenza e conservazione dei suoli – gestione delle “terre”. In allegato il programma con gli interventi previsti.
dalla Regione MarcheGoverno Suoli
 
Approvata dalla giunta regionale la modifica dello Statuto con diverse novità
 
LA FONDAZIONE MARCHE CINEMA MULTIMEDIA DIVENTA FONDAZIONE MARCHE CULTURA
 
Moreno Pieroni : “Si sta concretizzando l’idea di una Cittadella della Cultura“
 
 
Nuove funzioni, nuova organizzazione, ma anche finalità diverse e nuova denominazione per la Fondazione Marche Cinema Mutimedia che si chiamerà d’ora in poi Fondazione Marche Cultura.  La giunta regionale ha, infatti, approvato nella recente seduta, una delibera che modifica le norme statutarie della Fondazione, in ossequio a principi di economicità, con l’accorpamento gestionale di funzioni specifiche dei servizi alla Cultura, oltre che di contenimento della spesa e di efficienza.
“In particolare, stiamo concretizzando l’idea di creare una vera e propria Cittadella della Cultura  e della sua promozione– ha commentato l’assessore al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni – mettendo insieme alle precedenti  funzioni della Fondazione, altre funzioni strutturali  importanti come i servizi per la valorizzazione dei musei e di altri luoghi di raccolte culturali o migliorando l’organizzazione interna anche sotto il profilo della gestione delle competenze dei rappresentanti.  Sarà la Regione infatti – prosegue Pieroni – a nominare i componenti  regionali nel Consigilio di Amministrazione e il Presidente ( che presteranno la loro attività senza compenso) oltre al Revisore dei Conti.”
Le modifiche allo Statuto danno attuazione alla legge regionale 30/2015 (Formazione del Bilancio) dove era stata già prevista la riorganizzazione della Fondazione nei termini contenuti nel provvedimento approvato dalla Giunta regionale.
Le novità più salienti sono riconducibili ad un ampliamento generale delle funzioni: accanto alle attuali attività tipiche di film commission, di produzione, raccolta, conservazione e diffusione dei materiali audiovisivi riguardanti la storia, la cultura e le tradizioni delle Marche nonché di catalogazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, si realizzerà una maggiore integrazione tra offerta culturale e turistica anche attraverso l’organizzazione di eventi e attività web e social media. A questo si aggiunge la totalmente nuova realizzazione di  servizi per la valorizzazione dei musei, degli istituiti e dei luoghi della cultura.
Ulteriori precisazioni e modifiche riguardano la natura dei Soci, ora distinti in Promotori, cioè i soci che hanno costituito la Fondazione (Regione Marche, Amministrazione provinciale di Ancona e Comune di Ancona) e soci Fondatori, cioè i soci  ( soggetti pubblici) che entreranno a far parte della Fondazione dopo la sua costituzione e che contribuiranno al fondo di dotazione o anche al fondo di gestione. Altra categoria, i soci Partecipanti e Sostenitori che vengono riuniti  sotto l’unica definizione di Sostenitori.
Lo Statuto prevede anche la figura di un Vicepresidente e le funzioni del Direttore sono state meglio delineate: nominato dal Consiglio di Amministrazione, è il responsabile operativo della Fondazione. Provvede alla gestione organizzativa ed amministrativa della Fondazione, nonché alla organizzazione e promozione delle singole iniziative, predisponendo mezzi e strumenti necessari per la loro concreta attuazione, compresa l’assunzione del personale dipendente.
La sede della Fondazione Marche Cultura sarà presso un immobile concesso in uso a titolo gratuito dalla Regione che attualmente è stato individuato nella sede istituzionale dell’Assemblea legislativa delle Marche.
 
 
Terapia occupazionale, manutenzione e pulizia di siti archeologici per il recupero dalle dipendenze patologiche
 
La terapia occupazionale rivolta alle persone con problemi di dipendenze patologiche si è dimostrata efficace per le sue proprietà terapeutiche, riabilitanti e di inclusione sociale. Un percorso, avviato con il Consorzio di Bonifica delle Marche, che prosegue con la Soprintendenza Archeologia Marche, come deliberato dalla Giunta nel corso dell’ultima riunione. Sono stati assegnati  200 mila euro da ripartire tra gli enti titolari di strutture terapeutiche residenziali e semiresidenziali accreditate presso il SSR, fondi finalizzati ad interventi ergoterapici di manutenzione e pulizia di siti archeologici secondo un protocollo di collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Marche. Un intervento di impatto sociale positivo che consentirà una maggiore e migliore fruizione dei numerosi siti archeologici del territorio da parte di cittadini e studenti.
Le attività finalizzate alla manutenzione e alla pulizia dei siti archeologici saranno coordinate dalla Soprintendenza Archeologica Marche che provvederà anche ad un adeguato training formativo attraverso tutor per la formazione dei soggetti svantaggiati che opereranno sul patrimonio culturale, in collaborazione con l’Asur Dipartimenti per le dipendenze patologiche e con i Comuni coinvolti. Alle persone inserite nel progetto e adeguatamente selezionate verrà riconosciuto un incentivo mensile di 400 euro.
© 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata