dalla Regione Marche

2016-04-08
MISSIONE ISTITUZIONALE ED ECONOMICA DEL PRESIDENTE NELLE PROVINCE CINESI DELLO SHANDONG E DELL’HUNAN – 10/17 APRILE 2016
Investimenti, commercio, logistica, cooperazione, innovazione tecnologica, turismo. Sono questi i principali temi che affronterà il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli nel corso della missione istituzionale che si svolgerà in Cina da domenica 10 a sabato 16 aprile. La missione promossa e realizzata nell’ambito degli accordi governativi di partenariato tra Italia e Cina vede la presenza, accanto alla Regione Marche, dei rappresentanti delle Camere di Commercio, delle Università e dei Centri tecnologici delle Marche e dell’Agenzia ICE. “La massima collaborazione tra i vari soggetti che compongono la delegazione – spiega Ceriscioli – è fondamentale per la riuscita di questa azione di promozione del sistema Italia in generale e del sistema Marche in particolare. Per rafforzare i rapporti con la Cina dobbiamo potenziare la rete di relazioni con i governi locali e le realtà economiche di questo enorme paese nei diversi territori. Questa missione sarà quindi una preziosa occasione per rinnovare gli accordi che legano da tempo le Marche alla Cina, ma anche per allacciare nuove relazioni economiche e commerciali e approfondire nuovi progetti negli ambiti più diversi: dalla sanità alla logistica  in stretto contatto con le università e le imprese.  Ad ogni tappa inoltre sono previsti incontri e seminari con i maggiori tour operator della Cina al fine di promuovere il turismo nella nostra regione”. Ceriscioli atterrerà lunedì mattina a Pechino dove si terrà l’incontro con ambasciatore d’Italia a Pechino Ettore Francesco Sequi per l’esame congiunto delle linee operative del programma di attività di internazionalizzazione e promocommercializzazione delle Regioni Italiane (coordinato dalla Regione Marche) per la promozione dei prodotti del ”Made in Italy” e per l’assistenza alle PMI sul mercato  cinese. Seguirà una riunione con il direttore del Ministero della Salute nazionale della Repubblica Popolare Cinese  Zhamg Junhua per l’ulteriore sviluppo del progetto di cooperazione sanitaria per la formazione di manager, medici e operatori sanitari nelle strutture sanitarie ed ospedaliere delle Marche. La giornata si concluderà con  la presentazione dell’ offerta turistica delle Marche ad un qualificato numero di operatori turistici cinesi. Il secondo giorno, martedì, Ceriscioli raggiungerà  Jinan dove incontrerà il Governatore della Provincia dello Shandong per il  rinnovo di un accordo di partenariato nell’ambito degli accordi governativi tra Cina e Italia. La giornata proseguirà con tre workshop dedicati a programmi e progetti di cooperazione universitaria, tecnologica e commerciali e un seminario con operatori cinesi per la presentazione dei risultati dei tavoli tecnici di confronto sui temi della innovazione tecnologica e dello sviluppo economico con proposte operative. In conclusione si svolgerà una sessione seminariale per presentare alla Provincia dello Shandong le opportunità per i cinesi nella Regione Marche in campo economico, del commercio e degli investimenti e per illustrare il progetto per la costituzione di un’ antenna tecnologica cinese nelle Marche. Mercoledì 13 aprile il presidente si sposterà a Zibo  sempre nello Shandong per una serie di appuntamenti istituzionali con la municipalità per la definizione di un’intesa operativa e con l’ Università di Zibo. Il programma prevede quindi un workshop per la costituzione di una nuova Area per la Cooperazione Italia-Cina con presentazione del Progetto Italian Golden Town e della piattaforma logistica-distributiva per prodotti marchigiani e di un hub logistico transnazionale e la cerimonia di inaugurazione di una nuova area per la cooperazione Italia – Cina. Previsto anche un programma di interscambi universitari, titoli doppi e ricerca congiunta con la Shandong University of Technology. Giovedì  Ceriscioli raggiungerà Qingdao ancora nello Shandong dove parteciperà al seminario economico sulle prospettive di sviluppo dei rapporti commerciali tra la Municipalità di Qingdao e la Regione Marche. Seguiranno una serie di workshop di cooperazione universitaria, tecnologica e commerciale, la presentazione agli operatori economici e finanziari cinesi delle opportunità di investimento nelle Marche e la visita alla azienda Haier, leader mondiale di produzione di elettrodomestici. Venerdì la delegazione raggiungerà Changsha nella provincia dello Hunan. Ceriscioli firmerà con il Governatore della Provincia dello Hunan il rinnovo dell’accordo di partenariato nell’ambito degli accordi governativi tra Cina e Italia. Poi si terrà la cerimonia di firma del contratto commerciale tra aziende marchigiane e l’Apollo Friendship Store di Changsha; la visita alla Hunan University per proposta accordo di cooperazione universitaria su progetti di ricerca e su scambi di studenti; il Business Forum per la presentazione di progetti di cooperazione economica riguardanti le PMI; l’incontro tra Unioncamere Marche e la CCPIT della Provincia dello Hunan per progetti di cooperazione tra camere di commercio e per la costituzione del Low Carbon Technology Research Center. Sabato infine Ceriscioli visiterà Italian Town, progetto di insediamento di realtà artigianali marchigiane all’interno dei progetti commerciali del gruppo HB. La missione si concluderà con una serie di incontri con aziende e operatori turistici e  tra Meccano e la Changsha High Tech Zone per analisi dello stato delle relazioni e condivisione programma di attività in materia di innovazione tecnologica.
Il governo dei nostri suoli, una sfida planetaria
dalla Regione Marche

Governo dei nostri Suoli_Anna Casini

L’assessore Casini: “Per una gestione sostenibile serve la massima collaborazione di tutti gli attori e una buona governance a partire dalla nuova legge urbanistica della Regione”
Treia , 2016-04-08 – “Il governo dei suoli rappresenta una sfida planetaria che per essere risolta, deve prevedere, accanto agli accordi internazionali, la volontà delle istituzioni nazionali, delle amministrazioni locali e degli agricoltori”. Così la vicepresidente Anna Casini è intervenuta al convegno “Il governo dei nostri suoli” organizzato oggi a Treia dal servizio Agricoltura della Regione Marche per illustrare agli attori locali del settore i risultati del rapporto Fao “Stato delle risorse dei suoli nel mondo”. Dal documento che riunisce il lavoro di circa 200 esperti in materia provenienti da 60 paesi risulta che i suoli del pianeta si stanno rapidamente deteriorando, ma che questo trend potrebbe essere invertito se i Paesi si impegnassero a promuovere pratiche gestione sostenibile e l’uso di tecnologie appropriate. Il rapporto si conclude con una serie di raccomandazioni ed importanti indicazioni per uno sviluppo sostenibile.
La sua pubblicazione nel dicembre scorso ha coinciso  infatti con la chiusura dell’Anno Internazionale dei Suoli 2015 delle Nazioni Unite, che mirava a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di quello che è stato definito “il silenzioso alleato umanità”.
“I suoli – ha detto ancora l’assessore Casini – sono essenziali per produrre colture ricche di nutrienti, filtrano e puliscono decine di migliaia di chilometri cubi di acqua ogni anno. Fungendo da grandi serbatoi di carbonio inoltre,  aiutano a regolare le emissioni di anidride carbonica ed altri gas serra, e sono quindi fondamentali per regolare il clima. Ulteriori perdite di terre produttive danneggerebbero fortemente la produzione agricola e la sicurezza alimentare, aumentando la volatilità dei prezzi alimentari, e potenzialmente spingendo milioni di persone sotto la soglia della fame e della povertà.  Ne consegue che, come ha affermato il Segretario Generale dell’Onu Ban-ki Moon, in un messaggio per la Giornata mondiale dei suoli dobbiamo tutti impegnarci  a promuovere una gestione sostenibile dei suoli, ancorata a una buona governance, al controllo dell’urbanizzazione, alla prevenzione di contaminazioni ambientali e ad investimenti mirati. Come Regione Marche in particolare abbiamo deciso di integrare le iniziative già in corso per la definizione della nuova legge urbanistica con questo  convegno sul tema “suolo” inteso come risorsa naturale da tutelare e da gestire garantendo il migliore equilibrio tra esigenze economiche ambientali e sociali”.
Il Servizio Agricoltura della Regione Marche inoltre, attraverso il convegno, ha voluto valorizzare e diffondere anche ai non addetti ai lavori i risultati ottenuti con l’introduzione della Politica Agraria Comune (PAC).  Si tratta di aiuti finanziari alle imprese agricole concessi a condizione di rispettare appositi standard di coltivazione  con lo scopo appunto di conciliare la conservazione delle risorse naturali ed il raggiungimento dei risultati economici  (standard di Condizionalità 1° Pilastro PAC per gli aiuti diretti agli agricoltori). La stessa PAC attraverso il Piani di Sviluppo Rurale  (PSR – 2° pilastro) concede solo su base volontaria ulteriori risorse finanziarie per  garantire validi miglioramenti  nelle strutture utilizzate ma anche nei metodi di coltivazione come la produzione in  biologico o integrata. Dal punto di vista più specifico attraverso l’iniziativa si è dato  conto anche  scelte fatte in passato, agli inizi degli anni 2000, per  la conoscenza dei suoli regionali dall’amministrazione regionale che oggi dimostrano a pieno la loro utilità. Considerati i  tempi molto ristretti per poter intervenire efficacemente la scelta della Regione Marche è stata quella di dotarsi internamente al Servizio Ambiente Agricoltura  di personale tecnico e strumenti necessari per effettuare direttamente il monitoraggio garantendo anche la conseguente gestione dei dati e la produzione di informazioni utili allo suo interno e fruibili da tutti gli altri soggetti coinvolti. La misura ripetuta nel tempo delle caratteristiche dei suoli e dei fattori che possono influire sulla loro conservazione e miglioramento porta con se una doppia utilità:
– da un lato si garantisce al consumatore ed in generale al cittadino la tracciabilità e la trasparenza delle attività produttive con garanzie di qualità, originalità e salubrità degli alimenti;
– nello stesso tempo, si  è in grado di intercettare tempestivamente comportamenti negativi (anche involontari legati alla non conoscenza dei fenomeni) prima che si arrivi a determinare danni irreparabili.Il rapporto Fao  si concentra sulle 10 maggiori minacce alle funzioni dei suoli: erosione, perdita di carbonio organico, squilibrio dei nutrienti, acidificazione, contaminazione, impaludamento, compattazione, impermeabilizzazione e perdita di biodiversità.? Il documento nota  come ci sia un consenso generale sulle strategie legate al suolo che può da una parte, aumentare l’offerta alimentare, e dall’altra minimizzare gli effetti dannosi sull’ambiente.?La soluzione proposta si basa sulla gestione sostenibile del suolo e richiede la partecipazione di un’ ampia gamma di stakeholder che vanno dai governi ai piccoli contadini.?L’erosione, ad esempio, può essere frenata riducendo o eliminando il dissodamento – scavare, rigirare e rimestare il terreno – ed usando i residui agricoli per proteggere la superficie del suolo dagli effetti della pioggia e dei venti. Similmente, i suoli che soffrono di carenze di nutrienti possono essere risanati e i raccolti migliorati restituendo i residui agricoli ed altri materiali organici al suolo, attuando la rotazione delle colture con colture che fissano l’azoto, e facendo un uso responsabile dei fertilizzanti organici e minerali.
In questo contesto sono quattro le priorità di azione che nel corso del convegno sono state illustrate dal responsabile Ufficio suoli e gestione del territorio della Fao Ronald Vargas Roias:
1. Ridurre il continuo degrado dei suoli e ripristino della produttività di quei terreni già degradati in regioni dove le persone sono più vulnerabili;
2. Stabilizzare gli stock mondiali di materiale organico dei suoli, tra cui anche il carbonio organico ed altri organismi presenti nel terreno;
3. Stabilizzare o ridurre l’uso globale di fertilizzanti al nitrogeno e al fosforo, aumentando l’uso di fertilizzanti in regioni con carenze di nutrienti;
4. Migliorare la nostra conoscenza sullo stato e i trend delle condizioni del suolo.
Tali azioni devono essere supportate da politiche mirate, tra le quali: promuovere lo sviluppo di sistemi di informazione sui suoli per monitorare e prevedere i loro cambiamenti; aumentare la conoscenza e la consapevolezza sulle tematiche relative al suolo, integrandole nell’istruzione formale e nella formazione – dalla geologia alla geografia, dalla biologia all’economia; investire in ricerca, sviluppo e divulgazione per condurre test, e diffondere tecnologie e pratiche di gestione sostenibili del suolo; introdurre normative ed incentivi appropriati ed efficaci; promuovere il raggiungimento della sicurezza alimentare locale, regionale ed internazionale tenendo in considerazione le risorse del suolo dei singoli paesi e le loro capacita di gestirle in maniera sostenibile.
Sono intervenuti tra gli altri Luca Montanarella responsabile Land resources management unit al Joint Reserch Centre della Commissione Europea; Camillo Zaccarini Bonelli direttore Divisione strumenti gestione del rischio Mipaff; Giuseppe Corti del dipartimento di scienze agrarie della Universita’ politecnica delle Marche. Al termine del convegno i partecipanti hanno potuto visitare la Pedoteca regionale dove vengono conservati e analizzati i campioni dei suoli e il Museo archeologico di Treia.
SCHEDA TECNICA
Alcune delle principali conclusioni del rapporto:
L’erosione porta via tra i 25 e i 40 milioni di tonnellate ogni anno, riducendo significativamente i rendimenti delle coltivazioni e la capacità del suolo di immagazzinare e riciclare carbonio, nutrienti ed acqua. Le perdite nella produzione cerealicola annua dovute all’erosione sono stimate attorno ai 7,6 milioni di tonnellate ogni anno. Se non si agirà per frenare l’erosione, si può prevedere una riduzione totale di tale produzione di oltre 253 milioni di tonnellate entro il 2050. Tale perdita produttiva equivarebbe a rimuovere 1,5 milioni di chilometri quadrati di terra dalla produzione agricola – pari a quasi l’intera superficie arabile in India.
La mancanza di nutrienti nel terreno é il principale ostacolo ad un miglioramento della produzione alimentare e delle funzioni del suolo in molti contesti ambientali degradati. In Africa tutti i paesi, eccetto tre, estraggono dal suolo ogni anno più nutrienti di quelli che vengono restituiti attraverso l’uso di fertilizzanti, residui agricoli, concime ed altro materiale organico.??L’accumulo di sali nel suolo riduce i raccolti agricoli e può arrivare a bloccare completamente la produzione. La salinità indotta dall’uomo colpisce circa 760.000 chilometri quadrati di terra in tutto il mondo – un’area più ampia di tutta la terra arabile del Brasile.??L’acidità del suolo costituisce un serio limite alla produzione agricola in tutto il mondo. Gli strati superficiali più acidi nel mondo si trovano in quelle aree del Sud America che hanno subito deforestazioni ed agricoltura intensiva.

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