Offida approva il Bilancio di Previsione 2016/2018
OFFIDA – Con il Consiglio comunale del 27 aprile Offida approva il Bilancio di Previsione 2016/2018. “L’obiettivo che abbiamo raggiunto è quello più importante – commenta il sindaco Valerio Lucciarini – siamo arrivati a questo punto dopo 5 anni di strategia in cui ci siamo difesi ma abbiamo anche attivato una valorizzazione di segmenti, come quello del Sociale, che non ha eguali. Mi complimento per questo con l’assessore Roberto D’Angelo e non posso che definirmi orgoglioso per come, insieme alla mia squadra, stiamo rappresentando la cittadinanza offidana come merita”. Il Primo cittadino sottolinea che negli anni chiunque andasse al governo decideva che i Comuni – che hanno compartecipazione al debito con il 20% – doveva contribuire al risanamento del debito per il 58%. “Ci siamo trovati a rispondere – continua Lucciarini – a tantissime problematiche, rimboccandoci sempre le maniche per garantire comunque dei frutti alla collettività nonostante la congiuntura economica non fosse favorevole, assumiamoci la responsabilità che ci compete”.
Tutti i 10 punti all’ordine del giorno sono passati tutti a maggioranza (assente Maurizio Peroni) e nel secondo punto il Consiglio ha dato parere favorevole all’approvazione del Rendiconto della Gestione di Esercizio del 2015. “Un anno importante e strategico del risanamento dell’ente – ha spiegato l’assessore al Bilancio D’Angelo – e il debito procapite è sceso di 66 euro (da 735 a 669 euro), abbiamo registrato un avanzo di 31 mila euro, rispettando il Patto di Stabilità e ottenendo il parere positivo del nuovo revisore dei conti, il dottor Marocchi”.
È passato in consiglio con 8 voti favorevoli e 4 contrari il DUP (Documento Unico di Programmazione 2016/2017), il nuovo strumento di pianificazione, una guida strategica che prevede l’armonizzazione contabile e il bilancio di cassa. Dal punto 4 al punto 9 sono stati approvati tutti gli atti propedeutici al Bilancio: l’approvazione del piano di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare (anno 2016); sono state confermate le aliquote e le detrazione Imu, con una grossa novità che prevede l’abolizione dell’Imu agricola; approvazione del piano finanziario con la Picenambiente per l’applicazione della Tari; approvazione delle tariffe Tari il cui impianto rimane uguale all’anno scorso; determinazione delle aliquote e detrazioni della Tasi anno non più applicabile sulla prima casa e senza alcuna aliquota per l’agricoltura; approvazione dell’Irpef, la cui aliquota rimane invariata, per scelta dell’Amministrazione da molti anni, e addirittura nulla per i redditi sotto i 9mila euro.
Il punto 10 ha riguardato invece l’approvazione del Bilancio di Previsione 2016/2018 per la prima volta in forma triennale e, nella forma, uguale a tutta Italia. “Abbiamo elaborato il Bilancio – continua D’Angelo – appena è arrivato il calcolo fondo di solidarietà ovvero l’ascia che proviene dal governo che dal 2009 è stata caratterizzata da continui tagli. Quest’anno il governo ha però mantenuto le promesse e il dato del 2015 è stato cristallizzato e riproposto nel 2016. Il percorso del bilancio è partito dall’incontro con i quartieri e arriviamo qui oggi dopo una serie di atti propedeutici”.
L’assessore al Bilancio ha definito quello che è stato fatto una vera e propria opera di pulizia del Bilancio dai residui che ha permesso all’Amministrazione di essere virtuosa e di erigere bilanci reali, come una vera azienda privata. Alcune cifre:aumento di 10mila euro per l’Unione dei Comini per il comparto Sociale, compartecipazione (tolte le entrate e le spese) della mensa di circa 63mila euro; 110mila euro per il trasporto pubblico, 145mila euro per l’asilo nido. 45mila euro sullo sport. Un investimento continuo per quello che D’Angelo definisce “il sociale diffuso” che oltre ai contributi alle persone in difficoltà riguarda le famiglie. “Questo Bilancio – conclude l’assessore – dà la misura della crescita della nostra amministrazione”.
La minoranza si è riservata di prendere tempo per analizzare tutti i punti e presentare poi eventuali emendamenti prima dell’assestamento di bilancio previsto per luglio e non più a novembre.
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