Perazzoli: “La partecipazione è fondamentale”
SU PORU E PROGETTO RAGNOLA DECIDA LA PROSSIMA AMMINISTRAZIONE
San Benedetto del Tronto, 2016-04-16 – “La partecipazione è fondamentale. Senza partecipazione i tempi di decisione non si accorciano, ma si allungano. Se non discuti prima, lo devi fare dopo e se monta il malumore poi non lo elimini più. Le vicende di questi giorni ne sono la prova”. E’ il pensiero di Paolo Perazzoli, espresso durante l’incontro svolto venerdì sera presso il teatro parrocchiale di San Filippo Neri.
Il candidato sindaco del Centrosinistra si è augurato il ritiro di alcuni punti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. “I PORU – ha detto – stanno creando discussioni a non finire. La soluzione trovata dal sindaco sta generando dissenso. Sarebbe giusto rinviare la questione alla prossima amministrazione. Così come l’adozione del Piano Particolareggiato in variante al PRG per il cambio di destinazione dell’area di Ragnola in prossimità dello svincolo della superstrada Ascoli Mare, per consentire la realizzazione di una media struttura di vendita della ditta LIDL. Che urgenza c’è? Io non sono d’accordo sul progetto”.
Sulle esigenze del quartiere, Perazzoli ha fatto riferimento alla bretella collinare. Il tracciato verrà presentato entro i primi tre mesi di mandato. Il percorso dovrà prevedere un’uscita in Via Manara e un’altra sulla Statale, proprio all’altezza di San Filippo Neri, dove si potrebbe realizzare una rotonda per regolare il traffico all’incrocio con Via D’Annunzio.
Paolo Perazzoli
Legato alla circonvallazione, è stato proposto un altro intervento infrastrutturale: la revisione del sottopasso che porta al Ballarin: “Se un tir deve andare al porto, non ci passa. Via Calatafimi è troppo vicina alla ferrovia e questo causa di una pendenza troppo accentuata. Si potrebbe arretrare l’inizio della pendenza, così che si possa scendere lentamente”. In Via Calatafimi, andrà inoltre posto un ultimatum al proprietario dell’ex magazzino dei frigoriferi, immobile ormai in stato di avanzato degrado.
Sull’ex stadio della Sambenedettese, Perazzoli ha ripetuto di voler riqualificare l’area senza prevedere nuove costruzioni. “E’ l’ingresso nord alla città, deve essere gradevole e funzionale alla sosta in una possibile ottica di zona a traffico limitato in centro, portando rispetto alla storia dei momenti di gloria e di quelli tragici. Prima di dire che si vuole demolire serve un’idea su cosa ci si vuole realizzare”.
Sui temi politici, il candidato sindaco ha rivendicato il risultato ottenuto alle primarie: “E’ stato un successo perché non è stata una finta. La mia proposta era la più radicale, ho promesso un rinnovamento totale che ha provocato un terremoto politico. Speriamo che le scosse di assestamento siano terminate. Se avessi concesso le deroghe al terzo mandato avrei perso la faccia io e l’avrebbe persa il PD. Hanno cercato di creare un movimento contro, ma ci vuole il fisico per resistere. E siccome non c’era la proposta, le resistenze sono cessate. Ora si vada avanti con spirito unitario, senza rancore, lo chiedo a chi mi sostiene dall’inizio. Il 6 marzo hanno partecipato più di 7000 cittadini, più del 18% degli aventi diritto. Negli altri partiti chi decide? Il Movimento Cinque Stelle ha scelto il candidato in una riunione con 18 partecipanti, ma siccome il risultato non gli piaceva hanno ripetuto la votazione stavolta con 12 presenti. Castagna ogni giorno sfoglia la margherita. Carlo Ciccioli di Fratelli d’Italia è di Ancona, nella sua vita sarà venuto a San Benedetto dieci volte. Luca Paolini della Lega è del pesarese e sarà venuto due volte. Mi domando: i sambenedettesi decidono qualcosa o sono solo dei sudditi?”.
Per il 25 aprile sarà definito il programma di mandato ed entrerà a regime “Agorà – Paolo Risponde” piattaforma innovativa per garantire un confronto democratico costante da ora per sempre. Non solo in tempo di elezioni. In Chiusura sulle alleanze:“sarà una coalizione molto larga – ha aggiunto Perazzoli – spero di recuperare anche qualche esponente della sinistra. Consentano di inserire qualche esponente nella lista del sindaco per non rischiare per la seconda volta che nessuno sieda in consiglio, la loro è una voce che non vogliamo perdere”.
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