Perazzoli: “Rinviare le tre delibere, Poru modificati in tre giorni”

Ripensare l’Albula e rivedere la modalità della sosta in Viale De Gasperi nelle ore di punta. Sono alcune delle proposte illustrate da Paolo Perazzoli martedì pomeriggio presso il Caffè Soriano agli abitanti del quartiere Sant’Antonio.
 
San Benedetto del Tronto, 2016-04-19 – “Quella che adesso è una ferita, può diventare un punto attrattivo con un minimo di arredo, con la riqualificazione dei ponti e, in prospettiva, con la graduale eliminazione delle campate che ostruiscono il deflusso delle acque. A nord va proseguita la pista ciclabile, che dovrà arrivare fino alla Palazzina Azzurra, invece sul lato opposto, sempre a sbalzo, si possono realizzare 200 parcheggi a pettine”.
Il candidato sindaco del centrosinistra ha pensato all’istituzione di fermate di 15 minuti. “In alcuni punti ci sono molte utenze, si devono creare zone dove la fermata in auto sia breve. Si potrebbe limitare la sosta per chi va al bar o in farmacia. Le macchine non possono fermarsi per ore ed ore, va stimolata la rotazione. E’ un’idea che discuterò con i commercianti”.
Sulla lotta all’inquinamento, Perazzoli ha confermato la volontà di riattivare la pratica settimanale della pulizia delle strade. Andrà inoltre ripensata la mobilità attraverso l’innovazione dei mezzi pubblici e l’invito all’uso della bicicletta: “I bus sono spesso semivuoti, tranne nei momenti in cui caricano gli studenti. Servono pullman più piccoli, elettrici, a metano o ibridi. Nel nord Europa, dove la situazione climatica è meno favorevole, ci sono intere città che hanno sposato la bicicletta. In Italia prendiamo la macchina anche per fare 500 metri. Consideriamo ancora l’auto uno status-symbol”.
Rimane prioritario il tema del decoro urbano: “Proliferano le scritte sui muri, gli asfalti e i marciapiedi sono danneggiati, la sporcizia e il degrado la fanno da padroni in pieno centro. Un turista va alla ricerca del bello. Una città curata attira turisti. Riprenderemo il discorso delle sculture di artisti più e meno celebri. Possiamo offrire un percorso artistico di più di un chilometro, che parta dall’isola pedonale e arrivi fino all’estremità del molo sud”.
Le questioni politiche tengono ancora banco. Perazzoli ha commentato le delibere che andranno a votazione nel consiglio comunale del 20 aprile.
“Con tigna il sindaco ha messo all’ordine del giorno dei punti che creano forte opposizione in città. Poteva essere un Consiglio dedicato al bilancio delle cose fatte, si trasformerà nell’ennesima rissa che spacca tutto, compreso il PD. Sui PORU, tutti e 4 i candidati sindaco del nostro partito avevano proposto di rinviarli alla nuova amministrazione. Qualcuno insinua che sia tutta una manfrina, dice che io e Gaspari fingiamo di litigare: ‘Il sindaco fa il lavoro sporco in modo che Perazzoli poi faccia il lavoro pulito’. Voglio affermare con chiarezza che non è così. Poru significa riqualificare, se si interviene su aree dove si piantano pomodori e finocchi, è ovvio che non è quello lo strumento. Lo diciamo dal 2012. Sostengono che non si può bloccare un progetto che va avanti da tre anni, ma il sindaco lo ha modificato in tre giorni. Bisogna domandarsi se i privati sono d’accordo altrimenti si espone l’ente ad un ricorso al Tar. Senza il discorso commerciale, il beneficio pubblico si ridurrebbe quasi a zero. Allo stesso tempo – ha proseguito – si approva una variante al PRG per il cambio di destinazione dell’area di Ragnola per consentire la realizzazione di una media struttura di vendita della LIDL”. La contrarietà è stata infine espressa anche per la proposta di cessione gratuita per novantanove anni di un terreno comunale di Fosso dei Galli alla Chiesa Cristiana Evangelica: “Ho il massimo rispetto per tutti i credi religiosi, ma quell’appezzamento fu donato all’ente da un privato e andrebbe destinato a verde pubblico attrezzato per i residenti del quartiere”.
“Tutte le delibere vengano ridiscusse – ha concluso Perazzoli – Invito i consiglieri che intendono ricandidarsi a rinviare gli atti. Se non succedesse, si aprirebbe un conflitto, un problema politico tra il candidato sindaco e chi oggi vota una delibera che fra qualche mese sarà chiamato a revocare, creando un problema di aspettativa dei privati che potrà mettere in difficoltà il Comune”.
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