Perazzoli: “Sui Poru confermata la necessità della partecipazione”

San Benedetto del Tronto, 2016-04-21 – Paolo Perazzoli ha accolto positivamente la decisione del consiglio comunale di rinviare alla futura amministrazione l’approvazione delle delibere sui PORU, sul cambio di destinazione dell’area di Ragnola e sulla concessione alla Chiesa Cristiana Evangelica di un terreno in Via Asti, a Fosso dei Galli.
“E’ stata confermata la validità del nostro principio: partecipare, decidere, fare. La partecipazione non fa perdere tempo, ma consente di guadagnarne. I PORU non sono mai stati discussi coi cittadini e questo ha fatto fermare tutto. La partecipazione è un elemento necessario per raggiungere un obiettivo. Anche se in maniera rocambolesca, il consiglio comunale ha fatto una scelta saggia, in linea con l’opinione mia e degli altri tre partecipanti alle primarie. C’erano troppi dubbi da risolvere”.
Durante l’incontro con i cittadini in via Risorgimento, il candidato sindaco del centrosinistra si è soffermato sulla crisi del commercio nel centro città, da combattere attraverso l’istituzione di una zona a traffico limitato, la realizzazione di nuovi parcheggi e la sperimentazione della pedonalizzazione di Via Risorgimento, da concordare con i residenti.
Perazzoli: “Sui Poru confermata la necessità della partecipazione”Paolo Perazzoli

“In centro riprenderemo anche il progetto della Via dell’Arte, che si vada ad estendere fino alla punta del molo sud. Grazie al coinvolgimento di artisti più e meno celebri, potremmo offrire un percorso artistico lungo un chilometro”.
Perazzoli ha garantito che uno dei primi interventi da amministratore riguarderà la ripiantumazione degli aceri su tutti e due i lati di via Ugo Bassi. Preminente inoltre la problematica del decoro urbano. “La città deve essere pulita ed accogliente, nel cuore di San Benedetto ci sono situazioni di degrado inaccettabile. Il pontino di Viale Secondo Moretti è pieno di scritte, mostra pitture di diverse tonalità e sul tetto la vernice è scrostata. L’Albula è una ferita, come lo sono il Ballarin e la via della Stazione, sporca e poco illuminata. Se diventerò sindaco riattiverò la pratica della pulizia settimanale delle strade, serve anche a combattere l’inquinamento atmosferico”.
E’ stata ribadita la necessità di una nuova regimentazione idraulica e di una città priva di barriere architettoniche. I marciapiedi vanno allargati, in maniera tale da consentire il passaggio agevole di carrozzine e passeggini: “O li facciamo bene, oppure è meglio eliminarli, marciapiedi di 30/40 centimetri non servono, dove è possibile potremmo ragionare di annullare i dislivelli e a realizzare tutto in piano, con dei dissuasori che delimitino gli spazi per i pedoni, ne parleremo con la città”.
Ci sono piccoli interventi di recupero che vanno fatti con urgenza per restituire quei luoghi alla città. “Penso a l’ex mercatino del pesce, oggi Piazza Pazienza, e a Piazza Montebello. E poi l’ex casa del giardiniere, situata in prossimità della Palazzina Azzurra. Potrebbe diventare un centro di aggregazione per i più piccoli così come aveva proposto l’osservatorio dei bambini”.
Per i grandi eventi, il candidato ha individuato la location del Circolo Maggioni. “C’è il progetto di completamento delle tribune est e sud. Possiamo ottenere un’arena nel cuore dell’isola pedonale capace di accogliere 3000 persone. Lì potremmo ospitarci di tutto”.
“Il nostro è l’unico progetto valido in campo – ha concluso – siamo pronti a far ripartire la città”.
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