Rilancio dell’Area “Ex A. Merloni”, Bora: “Disponibili 26 milioni dell’Accordo e 17 Fesr”

A Palazzo Raffello l’incontro istituzionale per l’avvio del Programma di rilancio dell’Area “Ex A. Merloni”.
Presentati gli incentivi per lo sviluppo del territorio. 
 
 
Ancona, 2016-04-19 – Promuovere le misure di supporto al rilancio del tessuto produttivo nell’area di crisi dell’ex A. Merloni. Incentivi che provengono dalle misure nazionali (Accordo di programma) e regionali (tramite le risorse europee della programmazione Por Fesr). Due strumenti, sinergici e complementari, per il sostegno degli investimenti e dell’occupazione nel territorio interessato. L’evento di lancio si è svolto, nel pomeriggio, In Regione, nell’ambito di un incontro istituzionale promosso con il ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa). Seguiranno altri due confronti tecnici, a Fabriano (maggio) e Ancona (giugno) per illustrare gli aspetti procedurali, in modo da orientare le imprese verso lo strumento più idoneo ai propri programmi di investimento.
Rilancio dell’Area “Ex A. Merloni”, Bora: “Disponibili 26 milioni dell’Accordo e 17 Fesr”Rilancio Area Ex Merloni
“Viviamo una fase cruciale perché partiranno le due misure dedicate al rilancio delle aree di crisi, quella ministeriale e quella regionale  – ha detto l’assessora alle Attività Produttive, Manuela Bora – Dopo sei anni di attesa, l’Accodo è una realtà, grazie all’impegno delle istituzioni e del territorio che hanno lavorato per una sua positiva conclusione e semplificazione. Il plafond disponibile è al momento di 26 milioni di euro, tra Marche e Umbria. A questi vanno aggiunti altri 17 milioni della programmazione europea, a disposizione delle tre aree di crisi marchigiane (Anconetano, Ascolano e Pesarese). L’auspicio è vedere che le aree interessate rispondano alle opportunità offerte per programmare il proprio rilancio”. Il successo del programma – ha ribadito Fabrizio Costa, segretario generale della Regione Marche – “dipenderà dalla capacità dei territori e del tessuto produttivo di lavorare insieme per presentare proposte progettuali idonee a sviluppare le iniziative produttive necessarie”. I contenuti dell’Accordo e delle opportunità Por Fesr sono stati illustrati da Marco Calabrò ( Mise), Corrado Diotallevi e Alessandro Palmitelli (Invitalia), Roberta Maestri (Regione Marche). Con la circolare dello scorso 22 marzo è possibile accedere alle agevolazioni nazionali della Legge 181/89 (rilancio delle aree industriali). Grazie al lavoro svolto in sede di Commissione delle attività produttive della Conferenza delle Regioni, tra il 2014 e il 2015, sono state rimosse le criticità che ostacolavano l’applicazione dell’Accordo nazionale. Sono stati ora introdotti alcuni meccanismi che agevolano l’accesso delle imprese al cofinanziamento previsto e la realizzazione dei programmi di investimento di importo più elevato (sopra a 1,5 milioni di euro). Dal 1° al 30 giugno le aziende interessate (di tutte le dimensioni, incluse le grandi, sia manifatturiere, sia di servizi, comprese quelle turistiche), possono presentare domanda di agevolazione a Invitalia per accedere alle risorse che la Regione Marche condivide con la Regione Umbria. Complessivamente i comuni coinvolti sono 73: 56 nelle Marche, 17 in Umbria. Anche la misura regionale (finanziata con il Por Fesr 2014/2020 – Asse 3 Competitività) intende rilanciare il tessuto produttivo dell’are di crisi e ricollocare i lavoratori attraverso il sostegno a progetti di più ridotta entità (fino a 1,5 milioni di euro) presentati da micro, piccole e medie imprese manifatturiere, di servizi alla produzione e dell’industria culturale e creativa, sia per l’avvio e il consolidamento di start up, sia per la creazione e sviluppo di unità produttive, sia per la rilocalizzazione totale o parziale di linee di produzione del “Made in Italy”, sia, infine, per il trasferimento di impresa allo scopo di favorire la continuità aziendale. I progetti saranno selezionati con un procedura valutativa che individuerà quelli realmente “meritevoli” in quanto dotati di validità tecnica, scientifica e gestionale, impatto economico, sostenibilità economico-finanziaria, buon livello di innovatività. L’aspetto che accomuna le due iniziative, quella nazionale e quella regionale e che costituirà un importante parametro di valutazione, è la necessità che le imprese beneficiarie garantiscano un programma occupazionale, mirato al mantenimento (in taluni casi) dei livelli occupazionali, o (nei restanti casi) all’incremento delle unità a tempo indeterminato esistenti in azienda.  Un ulteriore  profilo riguarderà l’assunzione dei lavoratori ex Merloni: nell’avviso nazionale questo comporterà un bonus aggiuntivo in sede di valutazione, nel bando regionale, a certe condizioni, comporterà una maggiorazione di contributo. L’obiettivo di ricollocare e riqualificare il bacino dei lavoratori della ex Merloni sarà, peraltro, perseguito attraverso l’attivazione di misure Fse (Fondo sociale europeo: tirocini, formazione, borse lavoro, aiuti alle assunzione), appositamente dedicate alle imprese beneficiarie dei due strumenti.

Rilancio dell’Area “Ex A. Merloni”, Bora: “Disponibili 26 milioni dell’Accordo e 17 Fesr”
Rilancio dell’Area “Ex A. Merloni”, Bora: “Disponibili 26 milioni dell’Accordo e 17 Fesr”
Rilancio dell’Area “Ex A. Merloni”, Bora: “Disponibili 26 milioni dell’Accordo e 17 Fesr”
Rilancio dell’Area “Ex A. Merloni”, Bora: “Disponibili 26 milioni dell’Accordo e 17 Fesr”

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