Samb in Lega Pro: le pagelle dei rossoblu
SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2016-04-10 – Iniziata con l’arrivo del nuovo patron Franco Fedeli e con l’incognita di una squadra costruita soltanto in un mese, l’annata che si sta per concludere e che ieri, nella partita casalinga vinta con la Jesina, ha consegnato matematicamente alla Samb la promozione in Lega Pro, rimarrà a lungo nel cuore dei tifosi. I rossoblu hanno avuto un rendimento altalenante sotto la guida di Loris Beoni, esonerato a ottobre dopo la sonora sconfitta al Riviera contro il Matelica. Quando però sulla panchina è tornato l’allenatore di casa, Ottavio Palladini, la musica è cambiata e non ce n’è stato più per nessuno.
Palladini è stato sicuramente uno degli artefici del successo insieme al presidente Fedeli, imprenditore carismatico, esuberante e incontentabile che si è presto innamorato della città di San Benedetto e del suo calore ed è stato sempre presente al fianco della squadra, dall’inizio alla fine. Sul campo, però, i protagonisti sono stati i calciatori, da Titone e Sabatino fino ai più giovani, per i quali ci siamo divertiti ad esprimere un voto per l’intera stagione.
Mario Titone
Mario Titone 9 – Franco Fedeli l’ha ribattezzato “gioie e dolori”, rendendo alla perfezione l’ambivalenza di un calciatore capace di giocate da fuoriclasse ma anche di evitabili sciocchezze. La stagione 2015/2016 ha visto, però, un Titone mattatore, impressionante nella corsa, nella carica agonistica e della regolarità realizzativa. Diciassette le reti fin qui – molte di pregevole fattura – per quello che probabilmente è stato il miglior attaccante del girone: a conti fatti, molte più gioie che dolori.
Alessandro Sabatino 9 – Il cuore della Samb, centrocampista mai domo, capace di coniugare quantità e qualità. A testa bassa quando c’era da ripiegare e a testa alta quando si trattava di puntare la porta avversaria, ha fatto valere la sua esperienza e la sua personalità, mettendo a segno ben 6 reti. Il vecchietto del gruppo si è dimostrato elemento insostituibile e un esempio per tutti.
Lorenzo Sorrentino 8,5 – Beoni preferiva tenere un under a centrocampo (Trofo) e un giocatore d’esperienza davanti (Bonvissuto). Con l’arrivo di Palladini, invece, Sorrentino è diventato titolare inamovibile, Trofo e Bonvissuto sono stati ceduti: è stata sicuramente una delle chiavi di volta della stagione rossoblu. Il ventenne attaccante romano ha ripagato la fiducia del mister offrendo prestazioni di grande spessore e 10 preziosissimi gol. Gli auguriamo un futuro radioso, magari proprio con la maglia della Samb.
Diego Conson 8,5 – Senza dubbi il miglior centrale del campionato. Diego conosce l’arte della perfetta scelta di tempo e ha nell’anticipo la sua caratteristica preponderante. Insuperabile nel gioco aereo, ha rappresentato una sicurezza non soltanto per la difesa ma per tutti i compagni di squadra. La sua fortunata stagione è stata coronata anche da due centri.
Mario Barone 8,5 – Il Pirlo della Serie D. Concentrato di eleganza e geometria, il centrocampista napoletano si è dimostrato anche spietato cecchino. Rigorista della squadra, ha segnato la bellezza di 10 reti, delle quali 7 dal dischetto.
Fabio Pegorin 8 – Un giovane gigante a difesa di una porta che, sia nel passato remoto che in quello più prossimo, ha sempre visto grandi portieri come protagonisti. Pegorin se l’è cavata molto spesso egregiamente: non male per un ragazzone di 19 anni.
Marco Pezzotti 7,5 – Con Palladini in panchina, Capitan Pezzotti è passato da titolare indiscusso a frequente scaldatore della panchina. Il mister l’ha usato quasi sempre nell’ultima mezzora e lui ha risposto da professionista, adattandosi ai diversi ruoli di esterno d’attacco, esterno di centrocampo e, all’occorrenza, terzino. Diverse reti pesanti e nessuna smorfia di insofferenza hanno dimostrato la stoffa del Capitano.
Luigi Palumbo 7,5 – Non si contano i dribbling e i cross venuti dalla fascia destra, dove Palumbo ha imperversato per tutto il campionato facendo girare la testa ad ogni difesa avversaria. Suo il gol nella trasferta di Monticelli.
Davide Salvatori 7,5 – Un difensore arcigno, roccioso, vecchia maniera. Da quando in panchina si è seduto mister Palladini, ha formato con Conson una coppia di centrali che è riuscita a sigillare la porta rossoblu e a sopportare senza troppi problemi le leggerezze dei terzini under. Stagione coronata da 3 reti.
Filippo Baldinini 7,5 – Forse non decisivo come nelle precedenti annate giocate con la maglia della Samb, il ritorno a metà stagione del centrocampista romagnolo ha contribuito alla causa rossoblu con tanta corsa, tanto agonismo e tanti palloni recuperati.
Kevin Candellori 7 – Sprazzi di grande classe in ogni occasione che ha avuto per mettersi in mostra. Suo il gol che chiuso la trasferta di Matelica e, di fatto, il campionato.
Marco Raparo 6,5 – Fortemente voluto da Palladini, arriva col mercato di gennaio e si rende utile dando respiro, a volte anche da titolare, agli altri centrocampisti rossoblu.
Francesco Flavioni 6,5 – Un diciottenne con una grande responsabilità sulle spalle. Commette diverse leggerezze, ma si fa apprezzare per impegno, umiltà e crescita costante.
Edoardo Pettinelli 6,5 – Un altro diciottenne. Da un certo punto in poi prende il posto di Montesi sulla corsia di destra e si guadagna la maglia titolare con buone prestazioni.
Alessandro Montesi 6 – Gioca da terzino, più spesso a destra, e pecca di imprecisione sia nella fase difensiva che in quella d’impostazione. Un under anche lui, merita un’altra chance.
Ottavio Palladini 8,5 – Arriva a metà ottobre, ereditando una squadra che, nonostante la prima posizione in classifica, non tiene in difesa e non riesce ad esprimere il proprio potenziale nelle partite casalinghe (bruciano ancora le sconfitte con Monticelli e Matelica con Beoni in panchina). Con piccoli accorgimenti, con un leggero sfoltimento della rosa e con la mentalità operaia che da sempre contraddistingue l’allenatore sambenedettese, la Samb di Palladini non perde una partita, anzi le vince quasi tutte. Già alla sosta natalizia, la capolista ha dato una bella mazzata al campionato. Solo il Matelica ha la forza di tenere botta, ma dopo lo scontro diretto perso in casa, anch’essa molla. Per la Samb di Palladini è una cavalcata trionfale, non sempre coronata da un gioco spettacolare, ma questa piazza aveva e ha una sola cosa in testa: vincere. Per Ottavio è la seconda promozione consecutiva in Lega Pro con la Samb, dopo quella del 2012/2013 purtroppo resa nulla dalle note vicissitudini societarie. Per questa e per quell’altra volta, sentiamo di dovergli un grosso GRAZIE MISTER!
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