Sold out al Concordia per “Una svitata in convento”, lo spettacolo della Scuola di Musical dell’Istituto ‘Vivaldi’

di Rosita Spinozzi
 
 
 
 
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dieci anni di attività sono un traguardo meritevole di essere festeggiato non solo con un salto di qualità, ma anche con la ‘benedizione’ del pubblico. E così è stato per la la Scuola di Musical dell’Istituto ‘A.Vivaldi’ che, nelle serate del 15,16,17 aprile ha portato in scena al Teatro Concordia lo spettacolo ‘Una svitata in convento’, liberamente ispirato al musical ‘Sister  Act’ che trae linfa vitale dall’omonimo  film con Whoopi Goldberg. Dal 1992 ad oggi il tempo è volato, ma grazie al talento degli interpreti e, soprattutto,  all’eccellente lavoro intrapreso da Eugenia Brega e Paolo Clementi del Teatro delle Foglie – artefici dell’adattamento dei testi, regia, direzione artistica, scenografia – sono arrivate ai nostri giorni le atmosfere psichedeliche degli anni Settanta, periodo in cui si snodano le ‘gesta’ dell’esuberante  cantante di night club Deloris Van Cartier, costretta a vestire i panni di Suor Maria Claretta per sfuggire ad una banda di gangster, in quanto scomoda testimone di un omicidio. Il risultato?  Tripudio di applausi e sold out per tutte e tre le serate, con comprensibile soddisfazione dei protagonisti che, in ogni nuovo spettacolo, hanno il pregio di riuscire a superare se stessi . In effetti il segreto della Scuola di Musical consiste proprio nell’intuito e nella grande professionalità di Eugenia e Paolo che, in dieci anni, sono riusciti  creare un gruppo affiatato di allievi che si consolida e, nello stesso tempo, cresce di volta in volta. Un gruppo che conosco bene fin dalla sua nascita e di cui ho seguito ed apprezzato ogni singolo traguardo, animata dalla ferrea convinzione che il modus operandi del duo Brega-Clementi è decisamente un valore aggiunto per il nostro territorio.  Così come lo sono l’entusiasmo, la determinazione e l’energia vitale dei ragazzi. A partire dalle splendide Marta Rosati e Veronica Valenti, punte di diamante di ‘Una svitata in convento’, che hanno dato rispettivamente  voce e presenza scenica (e che presenza!) alle protagoniste principali Deloris Van Cartier e la Madre Superiora, interpretate sul grande schermo da due attrici del calibro di Whoopi Goldberg e Maggie Smith. Una difficile eredità che le ha viste dominare il palco da vincenti: Marta è riuscita ad essere ‘svitata’ al punto giusto da trasmettere perfettamente l’ironia e il disincanto di Deloris, conferendo al personaggio una gradevole impronta personale, chiaro sinonimo di una crescita artistica riscontrabile anche nel controllo della voce e della gestualità.  Idem per Veronica Valenti, che ha acquisito una tale maturità professionale da poter interpretare con disinvoltura qualsiasi ruolo. Due voci e due anime luminose che hanno irradiato il Concordia. Così come abbiamo percepito la ‘luce divina’ emanata dalla deliziosa Kira Pintacuda nei panni della timida Suor Maria Roberta, e la simpatia di Chiara Lo Bartolo che ha indossato l’ampia tonaca di Suor Maria Patrizia, l’irresistibile sorella del convento affetta da un moto di incontenibile e contagiosa felicità,  da lei espressa magistralmente con un’adorabile mimica facciale. Un ruolo perfetto per Chiara, perché chi la conosce sa bene che lei è la gioia fatta persona: una virtù davvero preziosa. Bravissime Laura Assenti (Suor Maria Lazzara), Gabriella Talamonti (Suor Maria Alma), Federica Crescenti (Suor Maria Ignazia) e Lucrezia Vinciguerra (Suor Maria Paola) – nella vita reale sono madre e figlia, anche se sembrano due…sorelle! –  Cinzia Massi (Suor Maria Valeriana), Morena Sgattoni (Suor Maria Rita).  Un plauso alla veterana Emanuela Merli,  versatile nei personaggi di Tina, Barista, Ballerina, e all’imponente Davide Cantore al quale, oltre al Barbone e al Ballerino, è stato affidato nientepocodimenochè il ruolo del Papa! Indimenticabili ed esilaranti  i ‘magnifici cinque’ gangster interpretati da Davide Ripani (Deniro, ma anche Monsignor O’Hara), Giuseppe Plebani (Curtis Jackson), Sergio Maria Spinozzi (Joy), Simone Cameli (TJ), Francesco Quercia (Eddie Souther e Henry). Uomini con il giusto physique du rôle, uomini che non devono chiedere mai, uomini con trucco e parrucco da far impallidire i Duran Duran e il Padrino in persona! Che dire di loro? Tutto il bene possibile: Davide Ripani  e Simone Cameli, che a fine spettacolo ha ‘presentato in rima’ i suoi compagni di viaggio,  sono due eccellenze consolidate nel tempo, attori impegnati anche in una serie di interessanti progetti culturali. Sergio Maria Spinozzi, oltre ad una notevole voce black, ha una personalità che cresce sempre più rendendolo padrone del palco. Degni di nota anche il talento e la presenza scenica di Giuseppe Plebani che, tra l’altro, ha una bellissima voce e sentirlo cantare è stato davvero un piacere. Da tenere d’occhio Francesco Quercia: è stato lui, nel ruolo di ‘Umidino’, la ‘rivelazione’ dello spettacolo. Un esordio con i fiocchi per Francesco, che sprizza simpatia da tutti i pori e ha le carte in regola per volare alto, compreso un interessante timbro vocale. Per lui si prospettano ruoli sempre più definiti. Degna di nota anche la partecipazione  dei ‘Barboni, Ballerini, Clienti del Bar’, ovvero Melissa Bizzarri, Sabrina Calderisi, Lorenzo Castagna, Edoardo Ciriaci, Maria Cristina Felcini, Michael Pagliaro, Serena Settembri, Nadia Tucci. Ad impreziosire lo spettacolo, inoltre,  hanno contribuito le immagini video di Alessandro Corradetti, le foto di scena di Leonardo Piccioni,  la collaborazione ai costumi de ‘Il Sarto di Carnevale’ e della vulcanica Federica Crescenti, il make up di Kira Pintacuda, le acconciature ABC Hair Style by Cristina. In sintesi un musical curato nei minimi dettagli, che ha donato al pubblico due ore di buonumore ripercorrendo, in modo originale, i vari passaggi di un film sempre attuale e in grado di registrare ampi consensi ogni volta che viene riproposto. Così come, sono certa, avranno grande successo di pubblico le due repliche estive del musical targato Brega-Clementi, annunciate dal sindaco Giovanni Gaspari al termine dell’ultima serata. Uno spettacolo, dunque, ‘benedetto’ dal pubblico, dalla stampa, e persino dal primo cittadino. Amen!
 
Foto © Tiziana Recchi

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