Ugl: “La carenza dei posti letto fa esplodere il pronto soccorso”
Ascoli Piceno – Il taglio dei posti letto, in asur5, non è cosa nuova ma di peggio c’e una organizzazione che non è stata in grado di sopperire a tale carenza.
Gli utenti possono solo salire di numero ed il taglio dei posti letto non puo’ rappresentare un alibi per fornire un cattivo servizio.
A pagarne in primis le spese sono gli utenti costretti a gravare tra il pronto soccorso e l’attesa di un posto letto reperito tra i reparti e le cliniche private, disponibili tra l’altro dopo le 14; poi gli operatori sanitari costretti a prestare la propria opera in un Pronto Soccorso non più idoneo a sopportare sia il numero degli accessi che il numero delle prestazioni pro utente.
Pertanto oggi il taglio dei posti letto grava sul pronto soccorso costretto a gestire i pazienti con un numero esiguo di disponibilità di posti letto.
No, decisamente no, l’organizzazione che avrebbe dovuto contenere il colpo del taglio dei posti letto non è idoneo alla mutazione delle esigenze. Tanti incarichi Dirigenziali, tutti in carriera, che non producono gli effetti dovuti.
E’ in arrivo un altra estate e nulla cambierà rispetto all’aumento di popolazione con medici ed infermieri del pronto soccorso in numero non sufficiente che sempre di più chiedono di essere trasferiti perché la situazione non è più sostenibile.
C’e di mezzo l’utente, c’e di mezzo l’operare in sicurezza e nella privacy necessaria.
I protocolli operativi approvati ed applicati vanno rispettati ma occorre mettere a disposizione una diversa
strutturazione del pronto soccorso ad iniziare dalla Osservazione Temporanea dove vengono eseguiti tutti gli
accertamenti necessari per arrivare ad una diagnosi in dimissione o per un ricovero. L’osservazione temporanea
non è più idonea per contenere l’eccessivo numero di utenti che vengono presi in carico soprattutto nei momenti
di massimo utilizzo. Questo è l’effetto della carenza dei posti letto che trova anche origine da una cattiva gestione
preventiva del paziente sul territorio e questo per sostenere che occorre agire sulla prevenzione.
Si tagliano i posti letto e si assalta il Pronto Soccorso, di conseguenza mandando in fibrillazione la Radiologia, i
consulenti dei reparti che devono intervenire nelle fasi di diagnosi, la sala gessi della ortopedia:
questo accade ma ognuno guarda al proprio orto e li’ finisce.
Ugl Provinciale
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