al Cinema Margherita

Cupra Marittima

La macchinazione di David Grieco

al Cinema Margherita

Frammenti di festival – Martedì d’Essai
La macchinazione di David Grieco
martedì 3 maggio ore 21,30

martedì 3 maggio

Al Cinema Margherita di Cupra Marittima proseguono gli appuntamenti con i Frammenti di Festival all’interno dei Martedì d’Essai. La rassegna martedì 3 maggio presenta La macchinazione di David Grieco.
La macchinazione di David Grieco, con Massimo Ranieri, Libero de Rienzo, Roberto Citran, Milena Vukotic, Matteo Taranto.
La macchinazione: Nell’estate del 1975, Pier Paolo Pasolini è impegnato al montaggio di uno dei suoi film più discussi, “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, e nella stesura del romanzo “Petrolio”, un atto di accusa contro il potere politico ed economico dell’epoca. Intanto, da mesi ha una relazione con Pino Pelosi, un giovane sottoproletario romano che ha legami con il mondo criminale della capitale. Una notte, alcuni amici di Pelosi rubano il negativo di “Salò” e chiedono un riscatto esorbitante. Il loro vero obiettivo non sono i soldi, ma uccidere Pasolini. (www.trovacinema.it)
“David Grieco riapre la discussioni e, soprattutto, le riflessioni sulla morte di Pier Paolo Pasolini. Era necessaria una buona dose di coraggio e di determinazione per affrontare nuovamente un tema che le inchieste a carattere documentaristico e il cinema di finzione hanno già ampiamente trattato. Ma Grieco ha dalla sua due forti motivazioni la prima (e decisamente più importante) quella di essere stato vicino allo scrittore sia come attore che come assistente e soprattutto amico. La seconda quella di aver rifiutato la proposta di collaborare alla sceneggiatura del Pasolini di Abel Ferrara quando ha capito che il regista puntava più al versante sessuale degli ultimi giorni di vita dello scrittore che non alla ricerca della verità sulla sua morte. Questo è invece ciò che interessa al regista che, grazie alla collaborazione con il professor Guido Bulla che nel film ha anche il ruolo di segretario di una sezione del MSI, ha scritto una sceneggiatura rigorosa così come rigoroso è il film che ne è conseguito.
Il cinema italiano sembrava aver progressivamente perso, nel corso dei decenni, l’interesse a proporre ricostruzioni di fatti importanti come questo prestando attenzione al contempo alla contestualizzazione filologicamente accurata e a uno stile ben riconoscibile. Pareva quasi che in materia (fatte le dovute eccezioni) dovesse essere la televisione, con il linguaggio che le è proprio, ad occuparsene. Grieco ha una tesi e la espone in modo consequenziale: Pasolini dava fastidio a quelli che all’epoca ancora non venivano definiti come ‘poteri forti’ ma che di fatto lo erano. Pelosi, che non era il soggetto di un rapporto occasionale ma che invece frequentava da tempo lo scrittore, è stato solo uno dei responsabili della sua uccisione e non ‘il’ responsabile. Questa rimessa in discussione del ‘caso’ non avrebbe però avuto la forza che invece gli va riconosciuta se davanti alla macchina da presa non ci fosse stato un Massimo Ranieri al top dell’immedesimazione, sia fisica che caratteriale, con il personaggio. Ranieri è capace di far scomparire l’attore nello scrittore e nell’uomo Pasolini tanto da far ricordare, sul piano della prestazione, il Gian Maria Volonté de Il caso Moro.” (Giancarlo Zappoli – mymovies.it)
Rassegna organizzata dal Centro Culturale “J. Maritain” di Cupra Marittima, in collaborazione con CGS-ACEC “Sentieri di Cinema” (www.sentieridicinema.it), Comune di Cupra Marittima e Regione Marche.
Ingresso unico € 5,00

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