Candidati a confronto
10 domande per conoscere meglio i candidati Sindaco 2016 di San Benedetto del Tronto.
Tutto quello che vorreste sapere, inclusi i curricula
San Benedetto del Tronto, 2016-05-21 – Qual è la la opinione dei candidati Sindaci sugli avversari, sulla passata amministrazione, sugli elettori, sul primo intervento urgente che farebbero, sul clientelismo? A quale personaggio politico si ispirano, e come accoglierebbero gli immigrati? Ho preparato una lista di domande impegnativa, ma indispensabile per conoscere meglio i candidati Sindaco e saperne di più sulle loro idee: il risultato è estremamente interessante. Pubblichiamo le risposte dei candidati in ordine alfabetico: Massimiliano Castagna, Giorgio De Vecchis, Paolo Perazzoli, Pasqualino Piunti, Luca Spadoni. Grazie a tutti per la collaborazione.
Qual è la la opinione dei candidati Sindaci sugli avversari, sulla passata amministrazione, sugli elettori, sul primo intervento urgente che farebbero, sul clientelismo? A quale personaggio politico si ispirano, e come accoglierebbero gli immigrati? Ho preparato una lista di domande impegnativa, ma indispensabile per conoscere meglio i candidati Sindaco e saperne di più sulle loro idee: il risultato è estremamente interessante. Pubblichiamo le risposte dei candidati in ordine alfabetico: Massimiliano Castagna, Giorgio De Vecchis, Paolo Perazzoli, Pasqualino Piunti, Luca Spadoni. Grazie a tutti per la collaborazione.
1) Quale sarà il primo intervento urgente su San Benedetto a cui si dedicherebbe la Sua amministrazione?
Massimiliano Castagna: Due sono gli interventi urgenti: uno studio approfondito del bilancio e delle capacità di spesa del Comune, che ho già iniziato a fare, poi la sicurezza che è il primo punto del nostro programma elettorale. Luoghi, abitazioni e strade non debbono più essere un Far West dove i cittadini rischiano come in una giungla. E’ al primo punto perché senza sicurezza non si può parlare di lavoro, di realizzazione di progetti per lo sviluppo e quindi di crescita sociale.
Sono due i fattori per aumentare la percezione di sicurezza attiva: la tecnologia e l’elemento umano. Ci affideremo ad un innovativo sistema di telecamere intelligenti ad alta definizione con capacità biometrica che potranno segnalare e riconoscere autovetture con targhe a rischio. Potenzieremo “Occhio Amico”, un’organizzazione già esistente sul territorio che rappresenta una forma di controllo del territorio da parte degli stessi cittadini a scopo preventivo. E la sicurezza può rappresentare anche la possibilità di creare nuovi posti di lavoro per persone con determinati requisiti psicofisici a servizio della comunità sambenedettese. Il sistema di protezione a cui pensiamo andrà ad integrare e ad essere di supporto alle Forze dell’ordine e alla Polizia Municipale che resta perno centrale del nostro programma di sicurezza cittadina.
Giorgio De Vecchis : La riorganizzazione della macchina comunale e un intervento immediato sul decoro urbano, la sicurezza e sul sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. La città deve cambiare radicalmente immagine da questo punto di vista.
Paolo Perazzoli: Come ho sempre detto la prima riunione della nuova amministrazione affronterà il tema della riapertura della vasca esterna della piscina comunale. E poi l’urgenza è un intervento complessivo di decoro urbano, per garantire pulizia dall’immondizia fino alle scritte sui muri per poter presentare il volto migliore di San Benedetto in questa imminente stagione turistica.
Pasqualino Piunti: Di priorità ce ne sono tante, viabilità-parcheggi-sottopasso via Mare ecc, ma noi ci troveremo di fronte ad una stagione estiva già in corso e sarà importante non farsi sfuggire questa opportunità.
Luca Spadoni: Il primo intervento della mia amministrazione sarà la predisposizione di un piano economico finanziario per la creazione di un reddito minimo comunale, per garantire, in particolare a chi è stato espulso da processo lavorativi e produttivi, di mantenere un livello dignitoso di vita ed essere accompagnato in un percorso di reinserimento nel mondo del lavoro.
2) Ci descriva i Suoi elettori: chi sono, cosa credono, e come possono identificarsi in Lei e nel Suo programma
Massimiliano Castagna: Io sono un moderato, una persona normale. Le persone che mi voteranno rispecchiano i miei valori. Hanno lavorato in modo onesto per costruire una vita sicura per sé e per i propri cari. Lavorano sodo per creare un futuro ai propri figli senza dimenticare con le proprie azioni e con il proprio lavoro di determinare cambiamenti, pure se piccoli, che, oltre che a vantaggio personale, contribuiscano a rendere migliore la vita di coloro con i quali interagiscono nella vita di ogni giorno. Insomma il senso etico deve prevalere sull’egocentrismo. Quindi quando parlo di dare sostegno alle famiglie intendo dare risposte ai meno abbienti e nello stesso tempo creare servizi efficienti per coloro che hanno invece la fortuna di lavorare in due in una famiglia con asili e scuole degne di questo nome. Ma davvero si può pensare che quando dico che occorre garantire le case popolari dando punteggi premiali per i sambenedettesi prima che agli stranieri io dica una cosa insensata? Io credo invece che a capire questa logica e a non indignarsi sarebbero per primi proprio gli stranieri perché con senso logico a casa loro farebbero la stessa cosa. E’ il buon senso, quello del padre di famiglia, che mi fa mettere nero su bianco un punto come questo nel programma.
Giorgio De Vecchis: I miei elettori sono tutti coloro che credono che per amministrare un comune non occorra dividersi ideologicamente ed essere servi della gleba di oligarchie partitocratiche e clientelari, ma occorra buon senso, amore per la città, partecipazione, trasparenza e soprattutto capacità di amministrare senza subordinazione a clientelismo do ogni tipo, in particolare in questi anni difficili di crisi economica.
Paolo Perazzoli: La nostra proposta parla a tutte le categorie sociali, a tutti quelli che hanno voglia di rivedere una San Benedetto dinamica, coraggiosa, che torni ad essere la terra delle opportunità che ci ha reso famosi nelle Marche e in Italia. Una San Benedetto che guardi al futuro forte della sua Storia e delle sue tradizioni. Insomma una cosa che deve certamente accomunare quelli che si riconoscono nella nostra proposta è uno straordinario amore per la nostra città.
Pasqualino Piunti: I miei elettori sono quelli che recepiscono programmi seri e fattibili e non credono ai libri dei sogni di qualche mio avversario.
Luca Spadoni: Credo che i miei elettori siano tutti quelli che credono in una politica pulita, non asservita a lobby e potentati vari. Posso costituire un punto di riferimento per tutti quanti vogliono sperimentare la possibilità di un nuovo modello di sviluppo della nostra città, incardinato sui principi fondamentali della tutela dell’ambiente e del paesaggio, sulla sostenibilità, sulla solidarietà e sull’equità, sull’innovazione e sulla partecipazione.
3) Qual è la Sua posizione nei confronti della passata amministrazione
Massimiliano Castagna: E’ un’amministrazione che ha commesso degli errori. Ad onor del vero però, dal punto di vista della spesa, degli investimenti, Gaspari era ingessato dai mutui attivati da Perazzoli. Di fatto gli ha pagato le spese. Non è così semplice come venti anni fa ed oggi è difficile gestire la cosa pubblica.
Giorgio De Vecchis: Stendo un velo pietoso sui particolari. Da un punto di vista di amministrazione generale, quella di Gaspari non é stata altro che la continuazione del modello Perazzoli: innalzamento della tassazione finalizzata ad un aumento della spesa corrente con spunti clientelari (vedasi contributi a pioggia ed incarichi esterni), con una grande differenza però: mentre Perazzoli ha avuto a disposizione moltissime risorse finanziarie e nonostante ciò ha indebitato la città per due generazioni, Gaspari ha dovuto pagare i debiti di Perazzoli non potendo fare investimenti. Parentesi virtuosa da questo punto di vista quella di Martinelli che riuscì a fare investimenti senza aumentare la spesa corrente e la tassazione pagando i debiti di Perazzoli.
Paolo Perazzoli: Come ho avuto modo più volte di dire il principale problema della passata amministrazione è stata l’eccessiva quantità di annunci che hanno generato grandi aspettative spesso deluse. Questo ha generato un clima negativo e di sfiducia che ha prodotto una frattura emotiva con i cittadini portandoli in fine a non riconoscere finanche quegli interventi positivi, come per esempio l’edilizia scolastica, che hanno indubbiamente segnato un avanzamento sul piano qualitativo.
Pasqualino Piunti: La Giunta Gaspari ha promesso tanto per poi non fare-quasi-nulla. Tanti annunci e pochi risultati.
Luca Spadoni: La passata amministrazione ha ottenuto buoni risultati, nonostante i tagli imposti agli enti locali nel corso degli anni dai governi nazionali, con il pressoché totale azzeramento dei trasferimenti statali. In particolare l’amministrazione è riuscita mantenere immutato, anzi, in alcuni casi, ad aumentare il livello e l’offerta dei servizi sociali ai cittadini. Ci sono stati ovviamente anche degli errori e, sopratutto, l’amministrazione poteva, in particolare in alcuni settori, produrre maggiori sforzi di innovazione e cambiamento, mentre è sembrata spesso attestata a difendere l’esistente.
4) Quale pensa che sia il suo avversario più preparato?
Massimiliano Castagna: Non è mio costume pormi in cattedra a sfoderare giudizi gratuiti. Vorrei fare semplicemente una precisazione: parlerei più di esperienza. In questo caso il candidato che ne ha di più è Perazzoli, che ha alle spalle due mandati da sindaco. Subito dopo però dico anche che l’esperienza non sempre va a braccetto con la preparazione, perché se oggi il Comune di San Benedetto non ha di fatto capacità di spesa è perché Perazzoli ha assunto mutui tali da ingessare l’amministrazione senza peraltro poter apprezzare grandi risultati per la città. Essere preparati vuol dire saper amministrare: far tornare i conti e nello stesso tempo far progredire un progetto, un’impresa, renderla solida. Vale lo stesso concetto per una comunità. Se si sanno amministrare le risorse pubbliche sapendo coinvolgere quelle dei privati, nel rigoroso rispetto delle leggi, si facilità la crescita sociale ed economica della città e della comunità che la abita.
Giorgio De Vecchis: Massimiliano Castagna perché abbiamo la stessa formazione professionale, siamo entrambi dottori commercialisti e di conseguenza l’amministrazione ed il controllo di società ed enti rientra nell’oggetto principale della nostra professione.
Paolo Perazzoli: Mi paiono tutti sufficientemente preparati ed alcuni anche con una certa esperienza nel fare la minoranza, l’opposizione. Mancano della cultura di governo per affrontare con efficacia la gestione di una città che ti pone di fronte a sfide complesse come San Benedetto. Questo è reso evidente dal fatto che mentre noi abbiamo elaborato un programma ambizioso e tagliato su misura per la nostra città, il loro programma contiene un solo punto: criticare me o l’attuale amministrazione.
Pasqualino Piunti: i miei avversari sono tutti preparati
Luca Spadoni: Rispetto tutti i miei avversari. Non trovo elegante fare classifiche o dare pagelle.
5) Quale pensa possa essere il suo tallone di Achille?
Massimiliano Castagna: Dare per scontato un risultato elettorale. Pensare che le persone non sappiano giudicare oltre le apparenze. Pensare che i cittadini non riflettano su ciò che accade loro intorno nella vita di tutti i giorni, mentre affrontano barriere sempre più difficili da superare, può essere un tallone d’Achille. Da parte mia desidero che le persone che vorranno riporre fiducia nella mia persona partecipino alle scelte che si dovranno fare.
Giorgio De Vecchis: Il tasso di analfabetismo funzionale e la non libertà, soprattutto da un punto di vista economico, di molti elettori.
Paolo Perazzoli: Non ne ho idea e anche se mi venisse in mente non lo direi, specialmente durante la campagna elettorale
Pasqualino Piunti: La disponibilità totale che assorbendomi tanto tempo a volte mi penalizza perchè alcuni se ne approfittano.
Luca Spadoni: Credo che quello che tutti pensano sia il mio tallone d’Achille, e cioè avere una sola lista che mi sostiene, sia in realtà il mio punto di forza. Ritengo infatti che la coerenza, la condivisione di valori comuni, la compattezza e l’unità di intenti siano condizioni essenziali per governare bene la propria città.
6) C’è un personaggio politico del presente, del passato -anche dall’estero- a cui si ispira?
Massimiliano Castagna: Ora non sorrida. Lorenzo de’ Medici, detto Il Magnifico, è una figura che mi ha sempre suscitato grandi emozioni per la sua grande capacità politica che ha incarnato il Rinascimento italiano. Uomo colto, principe di grande umanità, uno statista riconosciuto a livello internazionale ai suoi tempi. Oggi ci sarebbe un enorme bisogno di una personalità di quel calibro per l’Italia.
Giorgio De Vecchis: Intendendo la politica in senso ampio, Davide. Chiaramente Golia è la partitocrazia clientelare.
Paolo Perazzoli: Il mio maestro e punto di riferimento politico da sempre è stato Primo Gregori. Un politico e un sindaco che ha dedicato la sua vita alla nostra città e che mi ha insegnato a mettere sempre il futuro di San Benedetto davanti ad ogni ambizione e legittima aspirazione personale.
Pasqualino Piunti: a volte a Cavour a volte a Fabio Massimo detto il temporeggiatore (dipende
dalle situazioni).
Luca Spadoni: Si. Sandro Pertini. Per la sua capacità di riavvicinare le istituzioni ai cittadini e di essere vicino ai problemi concreti delle persone, per essere stato un punto di riferimento per il nostro paese in uno dei momenti più bui della sua storia.
7) Cos’è il potere?
Massimiliano Castagna: Guardi per me è semplicemente la capacità di determinare un cambiamento favorevole per la vita della comunità. Tutto questo si traduce quindi nell’avere una grande responsabilità. Allora vorrei poter creare lavoro per i miei concittadini, poter rendere dignitosa la vita di coloro che oggi non riescono nemmeno a soddisfare bisogni primari, poter creare uno sviluppo turistico degno delle potenzialità che il nostro territorio possiede, in buona sostanza poter offrire una migliore qualità della vita alla nostra gente, senza falsa retorica, con azioni concrete.
Giorgio De Vecchis: Non lo so, é una cosa che non ho mai esercitato e di cui non sento il bisogno, per me la politica è un servizio.
Paolo Perazzoli: Il potere è uno strumento, è la possibilità di fare. Quello che è necessario è tenere sempre presente l’orizzonte del bene comune e del progresso collettivo della comunità per la quale il potere si esercita. Se si perde di vista questo il rischio che da strumento per fare del bene diventi un pericolo è sempre in agguato.
Pasqualino Piunti: Il potere deve essere funzionale a prendere decisioni a
favore dei cittadini
Luca Spadoni: Il potere è uno strumento essenziale per affrontare e possibilmente risolvere i problemi di una collettività. La politica però non deve divenire solo ricerca del potere fine a sé stesso e perseguimento delle proprie ambizioni personali, perchè a quel punto si perde di vista lo scopo stesso per cui il potere viene concesso e deve essere utilizzato, e cioè il benessere e la felicità comune.
8) E’ possibile fare politica senza clientelismo?
Massimiliano Castagna: La risposta è semplice. Se oggi un candidato sindaco sceglie di impegnarsi per il Bene Comune ha già fatto una scelta: dire no a qualsiasi forma di clientelismo. Il clientelismo, a mio avviso, nasce e si rinforza quando non si sa amministrare. Allora si è costretti a non scontentare, a trovare appoggi. A questo punto vorrei essere ancora più chiaro, non sto dicendo che un amministratore non debba avere il senso della mediazione perché si tratterebbe di immaturità. Sto dicendo invece che il buon amministratore non scende a compromessi su progettualità opache. E quando parlo di mediazione sto parlando dialogo, termine che indica trasparenza dell’azione politica e amministrativa per trovare soluzioni nel rispetto delle regole.
Giorgio De Vecchis: In realtà dovrebbe essere la regola e comunque è possibile, a dimostrazione di ciò posso dire con forza che ad oggi non ho fatto nessuna promessa e non ho avuto alcuna richiesta particolare o personale da nessuno.
Paolo Perazzoli: Più che possibile è doveroso. La politica deve servire a rimuovere gli ostacoli, le differenze imposte dalle contingenti situazioni della vita. Se la politica cede alla tentazione del clientelismo è possibile che nell’immediato si abbia anche un po’ di consenso in più ma si rompe il legame profondo di fiducia che lega il cittadino alle Istituzioni e si rischia di trasformare una comunità in una somma di singoli perennemente in lotta fra loro e senza alcuno spirito di solidarietà.
Pasqualino Piunti:è lo scopo principale per il quale sono sceso in politica.
Luca Spadoni: E’ un dovere fare politica senza clientelismo. Il piccolo favore, il voto di scambio, la difesa dei privilegi di pochi, sono inconciliabili con la vera politica, intesa come perseguimento del bene comune.
9) Come affronterebbe un forte flusso di migranti a San Benedetto?
Massimiliano Castagna: Prima di tutto spero che non accada. E mi pare di capire che non abbiamo questa prospettiva a breve termine per il nostro territorio. Se dovesse affacciarsi questa realtà agirei secondo le leggi dello Stato mettendo in pratica, ove possibile, i punti e le proposte di legge migliorative a livello regionale su questo argomento. Nelle nostre liste ci sono persone straniere, si tratta di brave persone, che lavorano e pagano tasse nel nostro Paese. Perché non dovrei accogliere persone così? Noi vogliamo soltanto che chi arriva nel nostro territorio rispetti le stesse nostre leggi. Si tratta di un desiderio banale, non le pare?
Giorgio De Vecchis: Come andrebbe affrontata una emergenza umanitaria.
Paolo Perazzoli: Con serena fermezza, affiancando ad un indispensabile approccio umano la necessità di tenere insieme diritti e doveri di ciascuno perché è questo l’unico modo di costruire una integrazione matura ed evitare pericolose derive o soluzioni semplicistiche e populiste che non affrontano e non risolvono il problema.
Pasqualino Piunti: Speriamo che non succeda mai, perchè significherebbe un aggravarsi di crisi umanitarie. In caso farò riferimento alle procedure governative, ma darei anche una bacchettata all’Europa che ci ha lasciato sempre soli.
Luca Spadoni: Lo affronterei come in parte già si fa, e cioè attraverso un modello di accoglienza diffusa sul territorio, senza creare grandi aggregazioni o centri di raccolta. Inoltre metterei in atto una forte azione di sensibilizzazione, per far comprendere sempre più che accogliere chi viene da situazioni di guerra e povertà, non è una concessione caritatevole, ma è un dovere ed un obbligo indispensabile per poterci definire un paese civile e moderno.
10) Quando un delinquente è vittima della società?
Massimiliano Castagna: Per me è difficile rispondere ad una domanda così generica. Posso interpretare la sua domanda dicendole che alcuni giorni fa la Corte di Cassazione ha assolto una persona indigente perché ha sentenziato che “Non è reato rubare del cibo per chi è spinto dalla fame”. Si trattava di un furto per fame del valore di 4 euro per wurstel e formaggio: il clochard alla cassa aveva pagato solo una confezione di grissini, nascondendo il resto della refurtiva. Se questa persona aveva cercato lavoro ai mercati generali o altri lavori, senza poter trovare alcuna chance, allora questa sentenza è comprensibile e si può dire che questa persona possa essere stato vittima della società.
Giorgio De Vecchis: Delinquere è sempre sbagliato. Le attenuanti vanno valutate caso per caso, generalizzare sarebbe un errore.
Paolo Perazzoli: (risposta non pervenuta per un disguido)
Pasqualino Piunti: La società non si può accollare tutte le colpe, per me è la politica dello struzzo quella che rimanda sempre alla società per nond are mai colpa a nessuno. I comportamenti del singolo appartengono alla sfera personale. Certo, la società però non deve creare situazioni di disagio e pericolo.
Luca Spadoni: Un delinquente è vittima della società quando questa gli nega qualsiasi possibilità di inclusione, quando lo spinge sempre più ai margini, quando gli preclude qualsiasi possibilità ed opportunità di cambiamento delle proprie condizioni di vita. Credo inoltre che il principio costituzionale per cui la pena deve esser finalizzata al recupero e rieducazione del reo debba essere perseguito ed attuato con maggiore forza e convinzione nel nostro paese.
MASSIMILIANO CASTAGNA CURRICULUM VITAE
Massimiliano Castagna
Massimiliano Castagna, candidato sindaco con il sostegno Lega Nord Marche, ha cinquant’anni, è sposato con Debora Cozza e ha un figlio, Lorenzo di 14 anni. Vive a San Benedetto del Tronto da 21 anni e sua moglie Debora proviene da una delle più antiche famiglie di San Benedetto.
Dopo la maturità linguistica si è laureato nel 1991 in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Ancona. Parla correntemente inglese e francese, con formazione scolastica in lingua russa e tedesca. Dal 1992 è iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti per la Circoscrizione del Tribunale di Ascoli Piceno, all’Albo dei Consulenti Tecnici del Giudice in materie economico-aziendali, presso lo stesso Tribunale. Dal 1992, nominato dal Tribunale di Ascoli Piceno e Fermo, ha assunto incarichi di curatore, commissario e di coauditore fiscale in procedure concorsuali.
E’ regolarmente iscritto all’Albo dei Revisori dei Conti.
Dal 1998 al 2003 è stato membro del comitato scientifico e poi vice presidente dell’A.FO.PROF., Associazione per la preparazione all’esame di abilitazione all’esercizio della professione di dottore commercialista presso l’Università di Macerata.
E’ stato Presidente dell’Albo unitario dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ascoli Piceno dal 2004 fino al 2013. E’ stato direttore tecnico di un caaf (Centro di Assistenza Fiscale) di rilevanza nazionale Ha tenuto convegni e corsi in materia di revisione contabile per società ed enti locali. Collabora con studi di ingegneri ed architetti in materia di lavori pubblici.
Ha collaborato a diversi programmi di project financing.
E’ esperto di valutazione e convenienza dei progetti di investimento immobiliari e mobiliari (fondi chiusi immobiliari e mobiliari). Ha collaborato con diverse SGR (Società Gestione Risparmio)
E’ autore della realizzazione di un portale per la calzatura.
E’ stato incaricato a redigere parere pro veritatae per Consorzio Idrico Piceno (CIIP Spa) in materia d’incompatibilità, decadenza dei consiglieri d’amministrazione della suddetta società a partecipazione pubblica E’ stato membro della Commissione tecnica per la valutazione di un project financing per la realizzazione di una rete gas (Comune di Amatrice Rieti) Si occupa di diritto societario e fallimentare. Ha collaborato con diversi stati dell’Est europeo e del nord Africa per la realizzazione di opere pubbliche ed investimenti privati. Assiste imprese italiane nei paesi dell’Europa dell’Est; E’ stato membro della Commissione Internazionalizzazione del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili
Ha partecipato come relatore a diversi convegni sull’internazionalizzazione delle imprese
Ha svolto attività di consulenza finanziaria e contrattuale nel settore della gassificazione dei rifiuti e di risorse energetiche alternative per conto di una società americana.
Si è occupato della progettazione e sviluppo commerciale di facotry stores in Europa
Ha collaborato con la Camera del commercio di Ascoli Piceno alla redazione dei progetti di internazionalizzazione. E’ stato consulente della Confapi (associazione industriale della provincia di Ascoli Piceno) Ha collaborato con la Cna di Ascoli Piceno E’ stato presidente della conferenza permanente degli ordini dei dottori commercialisti ed esperti contabili delle Marche, Abruzzo, Molise e Umbria E’ stato relatore all’Università di Rostov su rapporti commerciali tra Italia e Russia Ha pubblicato un libro, per conto della Camera del Commercio di Ascoli Piceno, sul tema “Come redigere un Business” E’ Presidente dell’Associazione benefica “People for Future”.
Ha collaborato alla predisposizione dei progetti Tempus IV per conto dell’università politecnica delle Marche, progetto che ha coinvolto anche università russe ed ucraine.
E’ stato il rappresentante delle associazioni professionali presso il “Nucleo di Supporto” presso la Prefettura di Ascoli Piceno, istituito per sottrarre i patrimoni accumulati dalla criminalità organizzata. E’ stato membro del “Nucleo di valutazione” costituito presso la Prefettura di Ascoli Piceno, presieduto dalla Dott.ssa Malgari Trematerra, che opera per l’ammissione al fondo delle vittime delle richieste estorsive e dell’usura. Esperto di diritto fallimentare e procedure concorsuali. (Incarichi come advisor, curatore e commissario giudiziale di rilevanti procedure concorsuali).
Ha incarico annuale presso la facoltà di Economia di Ancona presso la cattedra di diritto privato.
E’ presidente del collegio dei revisori del Adr commercialisti Consiglio Nazionale Roma.
Collabora con Integrae Spa (SIM) per quotazione delle PMI all’AIM.
Dal 1999 al 2004 è stato assessore tecnico al bilancio presso il Comune di Monte San Giusto (MC)
Dal 2004 al 2005 è stato Vice-Sindaco del Comune di Monte San Giusto (MC)
GIORGIO DE VECCHIS CURRICULUM VITAE (Non ancora pervenuto)
Giorgio De Vecchis
PAOLO PERAZZOLI CURRICULUM VITAE (tratta dal sito Regione Marche)
Paolo Perazzoli
Nato a Colli del Tronto (AP) il 18 dicembre 1951 e residente a San Benedetto del Tronto in Via del Correggio n. 20. Sposato dal 20 gennaio 1979, ha una figlia di 27 anni.
Diplomato nel 1971 all’Istituto Tecnico Industriale di Ascoli Piceno.
Segretario provinciale della Federazione Giovanile Comunista Italiana nel 1975 e 1976, ha ricoperto successivamente il ruolo di segretario cittadino e di zona del PCI di San Benedetto del Tronto e del Piceno, componente della segreteria provinciale e regionale fino al 1993. Fa parte della Commissione di Garanzia del PD della Provincia di Ascoli Piceno.
Eletto Consigliere Comunale di San Benedetto nel 1978 è stato sempre confermato fino al 1992; Vice Sindaco dal 1987 al 1990 e Sindaco dal 1993 al 2001. In questo periodo, tra l’altro, ha promosso la costituzione della società pubblico-privata Picenambiente, la trasformazione dell’Azienda Municipalizzata dei trasporti di San Benedetto in S.p.a., la costituzione della START s.p.a. frutto della fusione di tre Aziende Pubbliche di trasporto, la realizzazione del Centro Agroalimentare di San Benedetto del Tronto, la redazione del PRUSST interregionale con la partecipazione delle Province di Ascoli Piceno e Teramo, decine di Comuni, Enti e privati.
Dall’ottobre del 2001 è segretario regionale della Confesercenti delle Marche e componente della Presidenza nazionale; dall’8 marzo 2004 è anche segretario della Confesercenti della Provincia di Ascoli Piceno. Dal 2004 è Presidente dell’Ente Bilaterale Territoriale delle Marche.
Dal 2005 al 2010 è componente del Consiglio e della Giunta della Camera di Commercio della Provincia di Ascoli Piceno.
Dal 23 maggio 2005 è componente del Consiglio di Amministrazione della FI.M.CO.S.T. – Società Cooperativa – (Finanziaria Marchigiana Commercio Servizi Turismo) e dal 25 maggio 2007 ne è Vice Presidente.
Dal 23 maggio 2008 è Presidente dell’Immobiliare Marchigiana Turismo e Commercio s.r.l.
PASQUALINO PIUNTI CURRICULUM VITAE (tratto dal sito Provincia di Ascoli Piceno)
Pasqualino Piunti
Nasce a San Benedetto del Tronto il 25/10/1952 ove risiede ed esercita la professione di imprenditore.
Dal 1997 al 2001: Consigliere Comunale nel Comune di San Benedetto del Tronto con l’incarico di
Capogruppo di Alleanza Nazionale (primo degli eletti della casa delle Libertà);
Dal 1999 al 2004: Consigliere Provinciale di Ascoli Piceno eletto nel Collegio- San Benedetto 2
nella lista di Alleanza Nazionale (percentuale del 25%);
Dal 1999: Presidente del Circolo “Città di San Benedetto” di Alleanza Nazionale;
Dal 2000: Componente dell’Assemblea del Piceno Consid;
Elezioni Comunali del 2001: Primo degli Eletti in tutta la città di San Benedetto del Tronto, ricopre
la carica di Vicesindaco ed Assessore alle Politiche Sociali;
Dal 2001: Presidente del Comitato dei Sindaci dell’Ambito Sociale 21, composto da 14 Comuni del
comprensorio della Zona Territoriale ASL 12;
Dal 2001: membro del Direttivo ANCI Marche;
Dal 2002: Vicepresidente Provinciale di Alleanza Nazionale e delegato di Collegio di San Benedetto
del Tronto;
Provinciali del 2004: Primo degli eletti in tutta la Casa delle Libertà (Compreso Fermo) alle elezioni
Provinciali (percentuale del 25%), ricopre la carica di Vicepresidente del Consiglio Provinciale di
Ascoli Piceno;
Comunali del 2006: primo degli eletti di tutta la città alle elezioni comunali di Sai Benedetto del
Tronto; Dal 18.06.2006: Ricopre la carica di capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio Comunale;
Dal gennaio 2007: Componente dell’Assemblea delle Autonomie Locali di Alleanza Nazionale;
Provinciali giugno 2009: primo degli eletti di tutta la Provincia (percentuale 42%) ricopre la carica
di Vicepresidente con delega Politiche Sociali, della Famiglia e di Solidarietà Civile -Politiche per la
Tutela della Salute – Politiche Giovanili – Pari Opportunità – Politiche per l’immigrazione – Cooperazione
e Politiche per la Pace – Politiche Comunitarie; Dal settembre 2009: membro del C. D. A. dell’Arco Adriatico Ionico, l’Associazione delle 13 Province Adriatiche centro-meridionali, che opera nel campo della Cooperazione Territoriale Comunitaria.
Amministrative San Benedetto del Tronto 2011: primo degli eletti di tutti i partiti con 909
preferenze.
LUCA SPADONI CURRICULUM VITAE (dal sito del Comune di San Benedetto del Tronto)
Luca Spadoni
Luca SPADONI, nato ad Ancona, il 17 ottobre 1968, residente in San Benedetto del Tronto, laureato in Giurisprudenza, Università di Bologna.
8 novembre 1994: si iscrive all’albo dei Praticanti Procuratori del Tribunale di Fermo, e svolge la pratica legale presso lo studio dell’Avv. Mauro Cimino in Fermo; dicembre 1994-dicembre 1995: svolge il servizio civile presso la Comunità di Capodarco in Fermo. 14 dicembre1995: è abilitato al patrocinio presso le Preture del distretto della Corte di Appello di Ancona 5 settembre 1997: consegue l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato presso la Corte di Appello di Ancona 27 novembre1997: è iscritto all’Albo degli Avvocati del Tribunale di Fermo. Settembre 1997-settembre 1998: lavora come collaboratore professionale presso lo studio legale associato “Consorti-Gabrielli” in San Benedetto del Tronto 6 ottobre 1998: è assunto dal Comune di San Benedetto del Tronto, con incarico di diritto pubblico a tempo determinato, in qualità di avvocato in servizio presso l’Ufficio Legale del medesimo comune. Nell’ambito di tale incarico si occupa di numerose questioni e problematiche, sia patrocinando l’ente comunale in giudizio, sia fornendo all’amministrazione pareri pro-veritate e consulenze legali. Tale attività gli consente di acquisire specifiche competenze ed esperienze in tutti settori nei quali è suddivisa la macchina comunale (Urbanistica, Lavori Pubblici, Servizi finanziari e Patrimonio, Servizi Sociali, Ambiente, Cultura ed Istruzione, 2 Affari Generali), e di conoscere i meccanismi di funzionamento dell’apparato burocratico – amministrativo. Si occupa inoltre del contenzioso tributario dell’ente comunale, in particolare in materia ICI, ICIAP e TARSU. Per conto del Comune di San Benedetto del Tronto segue tutto l’iter procedurale della c.d. “Eredità Rambelli”. Congiuntamente alla collega Avv. Marina Di Concetto, redige e sottoscrive ricorso presso il TAR del Lazio, con il quale l’Amministrazione Comunale ha impugnato la deliberazione dell’Agenzia Autonoma per la Gestione dell’Albo dei Segretari Comunali e Provinciali, n.150 del 15/07/1999, ottenendone la sospensiva. Detto ricorso ha suscitato vivo interesse nel mondo giuridico ed amministrativo, con pubblicazione o segnalazione su alcune riviste specializzate. 15 febbraio 1999: è iscritto all’elenco speciale di cui all’art.3 R.D.L.n°1578/33 per il patrocinio legale e processuale degli enti pubblici. 30 maggio 2001: cessa dall’incarico presso il Comune di San Benedetto del Tronto giugno 2001 – luglio 2004: svolge la professione forense, in forma associata con i colleghi Giovanni Maria Bettoni e Roberto Gasparrini, nelle materie civile, lavoro, amministrativo, tributario, con studio legale in San Benedetto del Tronto, Via Manara 134. 2 agosto 2004: viene assunto con incarico a tempo determinato ai sensi dell’art.110 Tuel, presso il Comune di Martinsicuro (TE), quale Responsabile dell’Area Affari Generali – Vicesegretario. In ragione di tale incarico gli viene affidata la responsabilità dei servizi Segreteria e Protocollo, Ufficio Legale, Commercio, Personale ed Anagrafe del medesimo ente. 8 Febbraio 2007 : cessa dall’incarico presso il comune di Martinsicuro. Attualmente svolge la professione forense, con studio in San Benedetto del Tronto.
Ha conseguito l’idoneità nei seguenti concorsi pubblici: • concorso pubblico per esami (bando pubbl. il 29/04/05) per la copertura di un posto a tempo determinato di funzionario amministrativo cat.d3 presso il 3 Comune di San Benedetto del Tronto, Settore Attività Sociali ed educative (quarto classificato) • concorso pubblico per titoli ed esami (bando pubbl. il 5 luglio 2006) per la copertura di un posto a tempo indeterminato di dirigente presso il Comune di Teramo, Settore “Personale – Appalti e Contratti” (terzo classificato). • Concorso pubblico per titoli ed esami (bando pubbl. il 13 giugno 2008) per la copertura a tempo indeterminato di un posto di avvocato – Servizio Affari Legali – Settore Affari Generali presso il Comune di Fermo, cat. D), pos.ec. D1. (secondo classificato) Ha partecipato ai seguenti corsi di formazione professionale: • “La contrattazione decentrata alla luce del CCNL 22/01/04” – Lega Autonomie Abruzzo • “Le disposizioni sulle assunzioni e sulla gestione del personale degli enti locali nella legge finanziaria 2006 – L’accordo della conferenza unificata preliminare all’adozione del decreto autorizzativo delle assunzioni a tempo determinato nelle regioni e negli enti locali” – Lega autonomia Marche • “Nuovo diritto amministrativo e l’attività degli enti locali” Comune di Martinsicuro • Attività formativa su tematiche ambientali e procedure Emas – Comune di Martinsicuro – Progetto Life Etica.
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