Chiara Giacobelli, “Forse non tutti sanno che nelle Marche…”
Ancona – Uscito a Natale del 2015, il libro “Forse non tutti sanno che nelle Marche…” (Newton Compton Editori) della scrittrice e giornalista Chiara Giacobelli, originaria di Ancona ma residente a Firenze, è stato un successo senza precedenti per la nostra regione. Circa 2.500 le copie vendute, numerose le presentazioni svoltesi in regione e fuori, enorme l’attenzione da parte della stampa, locale e nazionale.
A nemmeno un anno di distanza, anche la ristampa sta per terminare, cosicché chi vuole assicurarsi una copia del volume come è uscito nella sua versione originale dovrà affrettarsi ad acquistarlo in libreria o – volendo – presso l’autrice stessa, sempre disponibile a dediche e firme, contattandola attraverso il suo sito o le pagine Facebook.
L’abbiamo allora intervistata per capire il segreto di un simile successo, arrivato al suo nono libro.
Chiara, come mai quest’opera è piaciuta così tanto, e non solo tra i marchigiani?
“Innanzitutto perché era l’atteso seguito del precedente “101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita”, il mio libro d’esordio già andato benissimo nel 2011. La pagina Facebook ad esso dedicata, in seguito estesa a tutto ciò che riguarda la nostra regione, conta oggi oltre 20.000 fan.
In secondo luogo credo che piaccia questa mescolanza di narrativa e saggistica, unite a loro volta alla guida turistica. Il volume si compone infatti di 50 capitoli che permettono di scoprire attraverso dei racconti accattivanti le storie di antichi casati nobiliari, personaggi illustri, luoghi inediti, leggende, prodotti enogastronomici e vitivinicoli, oltre a tutta una serie di aneddoti e curiorità poco conosciuti. E’ il libro ideale per chi voglia cercare spunti per un fine settimana, una gita fuori porta, o magari semplicemente conoscere meglio le Marche”.
Come è stata l’accoglienza fuori dai confini del nostro territorio?
“Direi ottima. Alla presentazione di Roma presso il Pio Sodalizio dei Piceni erano presenti un centinaio di persone, più molti blogger, ospiti e giornalisti. A Milano siamo stati ospiti alla BIT grazie alla Regione Marche con un ampio pubblico e poi presso la Casa Museo di Alda Merini, con la collaborazione dell’Associazione Umbri e Marchigiani in Lombardia. Inoltre, sono arrivate tante richieste per l’acquisto del libro da altre parti d’Italia: il Veneto, il Piemonte, l’Umbria, la Toscana, senza considerare qualche caso estero”.
Come sei riuscita a realizzare un’opera così completa e accurata?
“In parte grazie alle mie conoscenze pregresse sulle Marche, non essendo questo il primo libro che scrivo, e in parte attraverso un lavoro di squadra. Vorrei ringraziare a tal proposito il professor Cesare Catà per la prefazione e la parte inerente i Monti Sibillini e le province di Fermo, Macerata e Ascoli Piceno, il landascape promoter Davide Barbadoro per il supporto in merito al Montefeltro e il giornalista Giovanni Filosa per il capitolo su Valeria Moriconi. Fondamentale anche il sostegno degli sponsor: il Consorzio Vini Piceni e la Confcommercio di Pesaro e Urbino”.
Citiamo qualche capitolo qua e là per incuriosire i nostri lettori?
“Il legame quasi del tutto sconosciuto tra Michelangelo Buonarroti e la Casciotta di Urbino, oggi prodotto DOP; il paesino fatato di Smerillo sui Sibilli, con le leggende attorno alle fate dai piedi di capra, la Sibilla e i Mazzamurelli; il fantasma di Paora all’interno della bella Rocca di Offagna; la splendida vita e carriera di Renata Tebaldi; i curiosi aneddoti che si celano dietro al personaggio di Federico da Montefeltro. Ma c’è molto, molto altro…”.
Progetti e novità riguardanti l’immediato futuro?
“La calorosa accoglienza che ha ricevuto questo libro farà sì che a fine agosto, inizio settembre uscirà in versione tascabile, quindi è in previsione una nuova ristampa, ma con formato diverso. Nel frattempo, a fine giugno è in uscita il mio romanzo d’esordio, “Un disastro chiamato amore” edito da Leggereditore del gruppo Fanucci: si tratta di una commedia romantica e ironica adatta per l’estate. A Natale sarà invece nelle librerie “101 cose da fare in Veneto almeno una volta nella vita”.
Continuo anche a scrivere come giornalista, per esempio tengo un blog culturale e letterario sull’Huffington Post. Infine, bisogna dire che “Forse non tutti sanno che nelle Marche…”, dopo aver ricevuto il Premio Mondo Viaggi per la narrativa di viaggio presso il Premio Città di Pontremoli 2016, si è appena aggiudicato il Premio del Sindaco al Premio “Tra le parole e l’infinito”, arrivando quinto su oltre 650 opere pervenute. Il 25 giugno riceverò la targa e ne siamo tutti molti orgogliosi. Per seguirmi il mio sito è www.chiaragiacobelli.com, altrimenti su Fb, Twitter e LinkedIn”.
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