Concorso Postacchini: la ricetta della vernice del liutaio fermano torna in città
A sorpresa il M° Chiari, esibisce la preparazione della verniciatura originaria di Postacchini con cui ha realizzato il violino premio
FERMO – Intenso e lungo il secondo giorno di lavori del Concorso Violinistico Internazionale “A. Postacchini” di Fermo che, presso il Teatro dell’Aquila, ha continuato la serie di audizioni della prima categoria ad esibirsi, la D, procedendo con una prima fase eliminatoria. Oggi intanto ad avvicendarsi sul palco i concorrenti della categoria C, quella dei violinisti compresi tra i 17 e i 21 anni.
Sabato sera invece, alla presenza del Sindaco Calcinaro, dell’Assessore Trasatti, del Presidente CariFermo Alberto Palma e del Presidente della Camera di Commercio di Fermo Graziano Di Battista, si è inaugurata la mostra di liuteria toscana allestita dal M° liutaio di Sesto Fiorentino, Fabio Chiari che ha presentato al pubblico accorso il prezioso strumento che andrà in premio al vincitore assoluto della XXIII edizione della competizione fermana.
Uno strumento davvero singolare visto l’aneddoto che l’avvolge. Infatti il M° Chiari ha colto tutti di sorpresa esibendo la copia di un antico carteggio del 1800 in cui Leandro Bisiach, noto liutaio di Casale Monferrato, su espressa richiesta di un altro maestro della liuteria, il fiorentino Igino Sderci, fornisce la “ricetta Postacchini” per la verniciatura dei violini. Ingredienti, dosi e procedure della ricetta originale con cui il nobile cittadino fermano, Andrea Postacchini, ricopriva i propri strumenti e con cui oggi il M° Chiari ha verniciato il violino che andrà in premio al vincitore assoluto.
Torna a Fermo una ricetta antica, un vero e proprio tesoro dell’arte liutaia che il M° Chiari dona all’Antiqua Marca Firmana, organizzatrice del Concorso, e all’Amministrazione di Fermo, sotto gli occhi soddisfatti del Sindaco Paolo Calcinaro e dell’Assessore alla Cultura Francesco Trasatti.
«Si tratta di un violino da me realizzato nel 2001 – spiega il M° Chiari – in acero campestre toscano. È uno strumento che ancora deve mostrare la sua voce, è acerbo e spetterà a chi lo vincerà capirne le potenzialità. Ha certamente un suono dolce e armonioso dato dalle proprietà del legno utilizzato.»
L’inaugurazione si è conclusa con il conferimento da parte de Il Resto del Carlino, dei carlini d’oro ai sette giurati di questa edizione e della targa di riconoscimento del Corriere Adriatico donata al liutaio toscano.
Gesti simbolici di grande stima e riconoscimento che le due testate locali conferiscono annualmente alle “personalità” del Concorso Postacchini.
Intanto domani (mercoledì 24), due gli appuntamenti di rilievo in programma. Alle 10 presso la Sala dei Ritratti di Fermo, i ragazzi delle scuole fermane incontrano i violinisti del Postacchini in un dialogo musicale ed esperienziale che mette in relazione giovani di culture e tradizioni diverse. A partire dalle 9 invece, si disputa la finale della categoria C, tra attesa e tensione per il verdetto finale che decreteranno i giurati.
La ricetta della verniciatura di Postacchini
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