dalla Regione Marche
2016-05-24
WORKSHOP SUI GIARDINI DIDATTICI
Società botanica italiana-sezione umbro/marchigiana e Regione Marche, assessorato all’Ambiente, organizzano il 26 e 27 maggio due momenti di didattica ambientale. Il primo si articola in un incontro in Regione nella mattinata del 26 maggio – “Sala Verde” del Palazzo Leopardi, via Tiziano 44 Ancona – e in una visita, nel pomeriggio all’Orto Botanico “Selva di Gallignano” dell’Università Politecnica delle Marche – Contrada “Selva”, snc, Gallignano, Ancona. Nel 2013 per promuovere l’attuazione della Rem (Rete ecologica regionale) l’assessorato all’Ambiente regionale ha lanciato un bando dedicato ai comuni. Si sono promossi così interventi pilota di riqualificazione di aree verdi di pertinenza scolastica. Attualmente sono stati realizzati i progetti nei Comuni di Porto Recanati, Mogliano, Pedaso, Fermo e Altidona, che saranno illustrati nell’ambito del convegno previsto in mattinata.
Il 27 maggio, invece, a Moie di Maiolati Spontini (An) è previsto un incontro – via Cornacchia, 12, Moie di Maiolati Spontini) – in cui verrà presentato quanto realizzato per il recupero ambientale delle aree dismesse della locale discarica, trasformate in un’Oasi per la Biodiversità. In occasione dell’incontro verrà presentato il volume “Il recupero di una discarica: da centro di raccolta rifiuti a “Oasi della Biodiversità”. Nel pomeriggio, poi, presso la biblioteca comunale “La Fornace” -Via Bologna, 23, Moie di Maiolati Spontini – verranno presentate dai soci della Società Botanica Italiana comunicazioni inerenti al tema.
La Giunta ripartisce i 17 milioni del Por Fesr tra le tre aree di crisi regionale
Manuela Bora
Bora: “Opportunità che affianca le risorse nazionali per rilanciare gli investimenti”
Ancona – La Giunta regionale ha ripartito i 17 milioni di euro che il Por Fesr Marche assegna alle tre aree di crisi industriale presenti sul territorio: Piceno, provincia di Pesaro e Urbino, ex A. Merloni. All’area di crisi del Piceno vanno 5,857 milioni, a quella di Pesaro e Urbino 5,623 milioni, alla ex A. Merloni 5,519 milioni. L’assegnazione destina 3 milioni a ciascuna area (per un totale di 9 milioni), mentre i rimanenti 8 sono assegnati, percentualmente, sulla base dei tassi di disoccupazione dei Comuni di ciascuna area. Le risorse destinate al Piceno saranno disponibili solo alla sottoscrizione dell’Accordo di programma con il ministero dello Sviluppo economico, relativo al progetto di riconversione e riqualificazione dell’area di crisi complessa Piceno-Val Vibrata.
“La Regione mette a disposizione tutte le risorse possibili allo scopo di rilanciare gli investimenti delle imprese e anche per favorire una diversificazione del sistema produttivo – afferma l’assessora alle Politiche comunitarie, Manuela Bora – Queste opportunità affiancano, ove già previste, le risorse nazionali, rafforzando il portafoglio a disposizione degli interventi realizzabili. In questo modo contiamo di sostenere l’occupazione, soprattutto in quelle aree la cui forte specializzazione nei comparti tradizionali, ha contribuito al perdurare e all’aggravarsi delle situazioni di crisi. Abbiamo raccolto le grida di aiuto provenienti dai territori in difficoltà e ora dovranno essere gli imprenditori pronti a rimettersi in gioco”. Il Por (Programma operativo regionale) Fesr ha individuato tre aree d’intervento. Quella in provincia di Ascoli Piceno ha registrato sia una forte riduzione del Pil pro-capite rispetto al dato regionale, sia un tasso di disoccupazione elevato (11%). Il Ministero ha anche riconosciuto la “crisi complessa” richiesta dalla Regione Marche, insieme all’Abruzzo. L’area del Fabrianese ha risentito della crisi dell’ex A. Merloni, con la necessità di ricollocare oltre 1.500 lavoratori (compresi quelli fuori regione). Raccoglie 56 comuni (tasso di disoccupazione del 9,7%) a cavallo tra le province di Ancona, Macerata e Pesaro, individuati nell’Accordo di programma con i ministero dello Sviluppo economico. L’area del Pesarese ricomprende 30 comuni (tasso di disoccupazione del 10,1%), individuati dalla Regione stessa nel 2015.
InnovaMarche
Innova Marche
AGRICOLTURA: PRESENTATO IL PROGETTO INNOVAMARCHE PER ATTIVITA’ DI INNOVATION BROKERAGE
L’assessore Casini: “Trasformare nuove idee in esperienze di successo. Abbiamo un budget di 11 milioni di euro””
Ancona – Trasformare nuove idee in esperienze di successo. E’ quanto si prefigge il progetto Innovamarche per attività di Innovation Brokerage (IB), presentato oggi bel corso di una conferenza stampa dall’assessorato all’Agricoltura con l’ Assam (Agenzia servizi settore agroalimentare Marche) a Palazzo Raffaello. L’obiettivo è animare e supportare il “modello dell’innovazione interattiva” nel settore dell’agricoltura, riunendo tutti gli attori in grado di apportare nuove idee e soluzioni innovative, anche appartenenti a settori diversi da quello primario (ad esempio, consulenti, ricercatori, imprese di input, ecc.), per lavorare insieme. Strumento fondamentale sarà la Piattaforma regionale dell’innovazione in agricoltura INNOVAMARCHE un luogo virtuale di informazioni in entrata e in uscita che avrà il compito di promuovere l’ innovazione.
“L’Ue – ha spiegato l’assessore all’agricoltura Anna Casini – ha più volte evidenziato l’esigenza di una costante innovazione nelle imprese anche per aumentare la loro competitività sul mercato globale. Con questo progetto è nostra intenzione implementare un sistema di incontro tra fabbisogno del sistema produttivo e risorse innovative partendo dalle esigenze reali delle imprese e con una particolare attenzione per le aree interne. Un nuova impostazione rispetto a quella tradizionale unidirezionale dove avveniva un semplice trasferimento di conoscenze, che vede l’agricoltore come parte attiva del processo di innovazione e che prevede un cambiamento di mentalità da parte di tutti gli operatori del settore, del mondo della ricerca e delle istituzioni. La novità di questo processo metodologico impone infatti un’azione di intermediazione pubblica, l’innovation brokerage, appunto, che si concretizzerà con iniziative di animazione e supporto non convenzionali, per aggregare tutti gli input ed evitare la loro dispersione. Il processo partecipativo avverrà attraverso la creazione di network che avranno i loro snodi nei gruppi operativi (GO), ossia partenariati multi settoriali e multi competenze in grado di trasformare le idee in pratiche innovative. A tal riguardo – conclude l’assessore Casini – il Piano di sviluppo rurale della Regione Marche prevede una specifica sottomisura, la 16.1 (Sostegno GO in materia di produttività e supporto all’innovazione) con un budget complessivo di 11 milioni di euro”.
In programma un doppio bando: il primo per la creazione dei GO, atteso entro giugno ed il secondo per la realizzazione dei progetti dei GO, sarà pubblicato per fine anno e potrà fornire alle singole proposte progettuali di innovative un finanziamento fino ad 500mila euro-
Il processo di animazione avverrà con Incontri informativi – Info Day – distribuiti a livello territoriale ai quali saranno chiamati non solo agricoltori, ma anche rappresentati del mondo della ricerca, delle start up, delle ONG, associazioni di categoria, ecc.. . Il primo è previsto per il 7 giugno a Jesi.
Dagli info day scaturiranno fabbisogni ed idee di innovazione che consentiranno di definire dei “gruppi di interesse”, che verranno coinvolti nella realizzazione di Open day tematici, base di partenza per la costituzione di partenariati in grado di presentare una proposta progettuale multi-attore. Il processo di animazione e costituzione dei partenariati rappresenta l’innovazione metodologica più rilevante di questo modello in quanto prevede la creazione di una rete di soggetti “alla pari”, dalla cui interazione dovrebbe scaturire la proposta progettuale che poi il Piano di sviluppo rurale andrà a finanziare.
Attraverso una parallela azione di supporto ai gruppi tematici verrà fornita l’assistenza tecnica e metodologica. Strumenti previsti nel progetto di innovation brokering dell’ASSAM sono:
· la piattaforma regionale dell’innovazione in agricoltura Innovamarche con doppia funzione:
Ø “canale di ascolto e degli input in entrata” attraverso un format on line di “profilazione degli utenti”, attraverso il quale raccogliere le esigenze ed i fabbisogni delle aziende;
Ø “canale in uscita delle informazioni” per avere una panoramica dei progetti finanziati dai programmi europei, nazionali e regionali su temi di interesse per il sistema produttivo regionale, raccogliere spunti per individuare delle direttrici di innovazione coerenti con le esigenze produttive e ambientali definiti dalla Regione Marche.
· Info desk, un servizio messo a disposizione dall’ASSAM per rispondere alle diverse esigenze di approfondimento e chiarimento, sia a voce che per via telematica (info@innovamarche.it).
Già nella fase di costituzione dei GO verrà implementato un sistema di monitoraggio in itinere finalizzato anche ad alimentare la banca dati dei progetti regionali presenti sulla piattaforma dell’innovazione, creando il collegamento di tale network regionale con quelli esistenti a livello nazionale ed europeo, primo fra tutti quello dell’EIP – Agri, ma anche con il network della Rete Rurale Nazionale e dell’ERIAFF – European Regions for Innovation in Agriculture, Food and Forestry.
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