dalla Regione Marche

ESERCITAZIONE A GROTTAMMARE – LE MARCHE SCELTE DALLA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE E DA SAVE THE CHILDREN
 
Dal 25 al 27 maggio il Comune di Grottammare ospita un’esercitazione di protezione civile organizzata dal Dipartimento nazionale della protezione civile, dal sistema regionale e da Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e tutelarne i diritti. Sulla base del protocollo d’intesa che unisce da anni il sistema di Protezione Civile e Save the Children attraverso varie attività di collaborazione che abbracciano la formazione ma anche l’intervento in emergenza, sono state condivise delle linee guida, elaborate da Save the Children e dedicate ai minori in contesti di emergenza e questa esercitazione sarà l’occasione per promuoverne l’inserimento all’interno dei piani di protezione civile comunali. Quella di Grottammare sarà quindi la prima esperienza in ambito nazionale per testare l’applicazione di queste linee guida nell’ambito di un piano comunale di emergenza.
“Siamo lieti – commenta l’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti – che a livello nazionale le Marche siano state ancora una volta scelte per testare moduli organizzativi innovativi di protezione civile. Andiamo orgogliosi del nostro sistema, il cui cuore non sono solo le strutture della Regione, ma il complesso dei protagonisti che compongono il sistema, le prefetture, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, i medici, il personale sanitario, i volontari. In quest’occasione siamo particolarmente felici della collaborazione con Save the Children nonché della presenza della Federazione italiana medici pediatri (Finp), sezione regionale delle Marche. Le calamità colpiscono tutti, ma i bambini sono i più indifesi, soprattutto psicologicamente, per questo è molto opportuno nell’ambito dei piani comunali di protezione civile dedicare loro un’attenzione specifica”.
Le attività previste nell’ambito dell’esercitazione prenderanno il via nella mattinata di giovedì 26 maggio, simulando un evento sismico del VII grado della scala Mercalli con epicentro a Grottammare, con le prove di evacuazione in tutte le scuole.
dalla Regione MarcheSave the Children
Il 26 maggio il sindaco di Grottammare darà il via alla simulazione, con l’invio dell’allarme sismico del VII grado, l’evacuazione di tutte le scuole e l’attivazione del centro operativo comunale per il coordinamento di tutte le attività oggetto dell’esercitazione. Il test riguarderà in particolare l’allestimento, nell’ambito delle aree di accoglienza, di Spazi a Misura di Bambino, protetti, presidiati e dotati di attrezzature dedicate. Questi spazi saranno allestiti a partire da mercoledì 25 maggio, ma entreranno in funzione il 27 maggio, quando verrà effettuata la vera e propria esercitazione di protezione civile, che coinvolgerà tre classi scolastiche di diverse età, oltre ai volontari di Save the Children, che organizzeranno attività ludico-ricreative e di formazione. I ragazzi dell’Istituto tecnico Fazzini Mercantini parteciperanno a tutte le attività in programma, compreso l’allestimento del campo.
“È una cosa rara e preziosa essere scelti come luogo nel quale sperimentare per la prima volta il Piano di emergenza adeguato alle esigenze dei bambini – dichiara il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini – È un riconoscimento al grande sforzo fatto dal nostro gruppo di Protezione Civile e alla centralità che, sin dall’inizio, questa amministrazione ha dato alla sicurezza dei cittadini. Grazie a questa sperimentazione, il nostro Piano avrà un valore nazionale esemplare. Siamo orgogliosi di essere stati utili in questo percorso virtuoso che in futuro potrà essere seguito da molte amministrazioni”.
“Bambini e adolescenti hanno bisogni specifici che devono essere considerati in tutte le fasi dell’emergenza, dall’analisi dei rischi fino alla gestione dell’evento e del post-emergenza. Per questo è fondamentale che ogni sistema di prevenzione e di protezione dai rischi sia pensato a misura delle loro necessità e che metta al primo posto i loro diritti”, commenta Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children. “In quest’ottica, la sperimentazione avviata con la Regione Marche e il Comune di Grottammare è particolarmente importante perché permetterà di testare concretamente l’applicazione delle linee guida elaborate da Save the Children a tutela dei minori con un’esercitazione sul campo”.
La formazione riveste una parte determinante dell’iniziativa e delle attività di protezione civile in generale. Per questo, il 26 maggio il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Marche organizza due momenti formativi sulla gestione delle emergenze a misura di bambino per le componenti istituzionali del sistema regionale di protezione civile e per i volontari.
Le linee guida internazionali di Save the Children puntano molto sulla formazione. E su questo versante l’Italia e le Marche in particolare sono molto attive. La Regione Marche ha infatti adottato (dgr n. 904 del 2014) un articolato programma formativo che parte dai bambini delle elementari, attraverso la scuola multimediale di protezione civile. Uno strumento che combina l’attrattività del videogioco e l’utilità della scuola per aiutare i bambini a navigare nel “mare dei rischi”, assieme a maestri e genitori. Prosegue con i ragazzi delle medie e delle superiori e termina con le università e gli ordini professionali. Le scuole del Comune di Grottammare hanno terminato l’intero ciclo formativo, quindi la popolazione scolastica è adeguatamente formata e pronta a partecipare a questa “prima nazionale”. 
Piano degli interventi per il diritto allo studio universitario 2016/2017, la Giunta ha trasmesso all’Assemblea legislativa la proposta di deliberazione.
Bravi: “Il nodo Isee e Ispe per un corretto bilanciamento del reddito e del merito”
La Giunta regionale ha trasmesso all’Assemblea legislativa la proposta di deliberazione sul Piano degli interventi per il diritto allo studio universitario del prossimo Anno accademico (2016/2017). Il Piano va approvato dal Consiglio regionale per essere operativo e sarà attuato attraverso gli Ersu (Enti regionali per il diritto allo studio). “Gli obiettivi – evidenzia l’assessore Loretta Bravi – sono quelli di assicurare la rimozione degli ostacoli economici e sociali che limitano l’accesso agli studi universitari, garantire l’uniformità su tutto il territorio regionale dei benefici in materia di diritto allo studio universitario, integrare i sistemi e le procedure di concessione dei benefici, perseguire una riqualificazione della spesa”. La Regione Marche, in particolare, garantisce l’impegno storico di investire 3 milioni di euro all’anno per le borse di studio, ai quali, oltre quota proporzionale del Fondo Nazionale (FIS), potrà aggiungersi la quota parte dell’incremento annunciato di 50 milioni, sempre del Fondo nazionale che andrà ripartito tra le Regioni. Sulla base dei dati 2015, su 52.484 studenti universitari iscritti agli atenei marchigiani, 4.290 hanno beneficiato delle borse di studio. I nuovi criteri nazionali di calcolo dell’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e dell’Ispe (Indicatore della situazione patrimoniale equivalente) hanno, però, determinato, nel nostro Paese, l’esclusione di parecchi studenti. Il MIUR con due decreti , D.M. 14 luglio 2015 e aggiornamento con Decreto del 23 marzo 2016 , ha aggiornato i limiti massimi sulla base dell’indice Istat dell’0,2% in aumento rispetto all’anno accademico precedente. “La questione dell’individuazione della soglia Isee e Ispe per accedere alle borse di studio è particolarmente delicata perché va ad incidere sulla platea degli studenti beneficiari – sottolinea l’assessore Bravi – Il rischio è quello di creare ancor di più studenti idonei non beneficiari; una preoccupazione che va considerata”. La proposta che la Giunta ha inviato all’Assemblea Legislativa prevede di individuare la soglia Isee a 21 mila euro e Ispe a 38 mila, entrambe inferiori ai massimi nazionali fissati dal MIUR.  “Riteniamo che tutti, per primi gli studenti, – prosegue l’assessore – debbano essere consapevoli della volontà della Regione di ascoltare le esigenze emerse dal Coordinamento Tecnico e dalla Conferenza regionale per il Diritto allo Studio, incrementando le risorse nonostante le note difficoltà finanziarie del momento”.
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