Ersu Camerino, Spaterna: “Bilancio in perfetto equilibrio”

Nota del Commissario dell’ERSU di Camerino prof. Andrea Spaterna

Camerino – A proposito degli articoli apparsi sullla stampa venerdì 13 maggio 2016 dal titolo “ERSU, un dissesto da 1,5 milioni. Servizi a rischio” e sabato 14 maggio dal titolo “Finanzieremo gli ERSU per altri tre anni”, il Commissario dell’ERSU di Camerino, Prof. Andrea Spaterna, ritiene opportuno precisare quanto segue.
“Anche l’ERSU di Camerino ha approvato poche settimane fa il proprio bilancio consuntivo 2015 in perfetto equilibrio: il commissariamento dei 4 ERSU, come già dichiarato dal Collega Prof. Tonino Pencarelli, è infatti avvenuto esclusivamente al fine di consentire un iter celere alla riforma della legge regionale 38/96 e non per difficoltà finanziarie. Non si può comunque negare come a tutt’oggi il bilancio previsionale 2016 sia in negativo, ma la cosa non rappresenta una difficoltà nell’erogazione delle borse di studio, finanziate con fondi vincolati, e peraltro troverà adeguata soluzione in relazione all’imminente assestamento del bilancio regionale.
Circa le borse di studio, nell’anno accademico 2015/2016 anche all’ERSU di Camerino tutti gli studenti idonei (676) sono risultati beneficiari. Il fatto che tale numero sia inferiore all’anno accademico precedente, lo si deve esclusivamente alle nuove regole del calcolo dell’ISEE, rispetto al quale è comunque allo studio un adeguamento che possa nuovamente consentire di aumentare il numero degli aventi diritto.
Per quanto concerne le spese per il personale, stante l’attuale organizzazione degli ERSU, quello di Camerino, non certo in esubero, sta svolgendo un lavoro eccellente nel garantire la qualità dei servizi agli studenti beneficiari di borse di studio, senza dimenticare che il diritto allo studio coinvolge anche la generalità degli studenti, segnatamente per quanto riguarda i servizi mensa e alloggi.
Altra precisazione risulta necessaria per quanto riguarda le tariffe degli alloggi che, presso l’ERSU di Camerino, partono da un minimo di 125 ad un massimo di 180 euro, a seconda della fascia, del servizio alloggi erogato e della tipologia della struttura abitativa, mentre non si configurano alloggi a titolo gratuito”.
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