Programmi di sviluppo in un sistema economico e sociale in transizione
PERAZZOLI: “UN TURISMO RIVOLTO A BAMBINI E DISABILI”
San Benedetto del Tronto, 2016-05-26 – Si è svolto ieri pomeriggio il convegno denominato “Programmi di sviluppo in un sistema economico e sociale in transizione”. Alla tavola rotonda, assieme a Paolo Perazzoli, hanno partecipato Gian Luca Gregori (pro-Rettore UnivPm), Flavio Corradini (Rettore Unicam), Simone Mariani (Presidente Confindustria Ascoli Piceno), Giorgio Cippitelli (Direttore regionale CGIA), Otello Gregorini (Segretario regionale Cna) e Pietro Marcolini (Presidente Istao).
Nella sua introduzione, il candidato sindaco del centrosinistra ha spiegato che in città è alto il pessimismo riguardante le opportunità lavorative. Un dato in crescita e direttamente proporzionale al titolo di studio degli intervistati: più è elevato e più il giudizio è negativo.
“Il nostro assillo è rimettere in moto il territorio, siamo la città che negli ultimi cento anni è cresciuta maggiormente in tutte le Marche. Se il trend proseguirà, tra qualche tempo supereremo Ascoli e diventeremo la quarta città della regione per popolazione. Per anni San Benedetto è stata la terra promessa; i sambenedettesi sono in gran parte immigrati o figli di immigrati. Il territorio è diventato importante grazie allo sviluppo dell’edilizia, della pesca oceanica, dell’ortofrutta e del turismo. Dobbiamo ripartire mettendo al centro la persona e l’impresa”.
Il settore del commercio appare sofferente, tuttavia è in ripresa l’industria alimentare e della ristorazione. La pesca deve tornare produttiva, tenendo conto che il Mare Adriatico è meno redditizio del passato, anche per colpa di norme che penalizzano l’Italia a vantaggio della vicina Croazia.
Sul porto, Perazzoli ha proposto una riqualificazione dell’esistente rinunciando all’ipotesi di un terzo braccio, non supportata dalle condizioni economiche e frenata dalla concorrenzialità del porto di Ancona.
“Intendiamo realizzare una città senza barriere – ha affermato – crediamo possa diventare un’opportunità anche turistica. Il nostro turismo ha un target consolidato, familiare e tranquillo. E’ importante che San Benedetto sia accessibile a bambini e disabili. L’altro target da valorizzare è quello sportivo”.
Giorgio Cippitelli ha fatto presente che una neonata impresa va accompagnata: “Se ha un humus territoriale che pone conduzioni materiali e immateriali ci potrà essere un futuro promettente e una capacita di crescita, partendo dalle persone, dal senso civile e dal senso imprenditoriale”.
Flavio Corradini ha evidenziato come fino agli anni duemila l’impresa fosse equamente distribuita fra settore pubblico e privato. Oggigiorno e in futuro, il lavoro sarà invece oggetto quasi esclusivo del settore privato.
Con l’ausilio delle slide, Gianluca Gregori ha illustrato lo stato delle aziende nelle Marche. Nella regione non ci sono più grandi imprese, le medie imprese strutturate sono poche, mentre si attestano tra il 94 e il 96% le piccole imprese.
Infine, Simone Mariani ha chiamato in causa il riconoscimento per la provincia di Ascoli Piceno della condizione di ‘area di crisi complessa’. Ciò permetterà al sistema economico ed istituzionale locale di ottenere diverse tipologie di aiuti a supporto degli investimenti, delle infrastrutture e della formazione.
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