Un sogno dentro il cortile è diventato realtà: si replica al Teatro Concordia
“UN SOGNO DENTRO IL CORTILE: DON BOSCO” Il musical
A grande richiesta si replica
Teatro Concordia – San Benedetto del Tronto
Lunedi 9 maggio ore 21
Quel sogno fatto insieme è diventato realtà!
San Benedetto del Tronto, 2016-05-03 – Sabato 30 aprile abbiamo assistito ad uno spettacolo “vero”, all’altezza del palcoscenico che lo ha ospitato; dove la cura e la maestria si sono intrecciate con il grande entusiasmo e lo slancio artistico.
Tutto il Musical è percorso da un’onda emozionale basata sulla forza dei personaggi: don Bosco “il rivoluzionario del bene” che con semplicità e fermezza ha portato delle svolte epocali; sua madre (mamma Margherita), il braccio operativo e tenero che ne completava l’opera di accoglienza dei ragazzi di strada. Emozioni contrastanti nell’incontro di altri personaggi (reali o interiori): la chiesa titubante ed incredula ma alla fine accondiscendente rappresentata dal cardinale e dal suo segretario e poi Satana (l’accusatore), che con dialoghi molto serrati cerca di scoraggiare e fermare Don Bosco.
Ampio spazio viene dato anche alla corporeità, con i balletti che con immediatezza ed eleganza riescono a “dipingere” alcuni quadri di vita vissuta: l’emarginazione dei ragazzi in strada, l’entusiasmo per le attività dell’oratorio, la paura e la morte per il colera, fino all’impatto delle prime missionarie con gli indigeni dell’America latina.
Al cuore del musical troviamo le canzoni che rappresentano veri e propri picchi artistico-emozionali: alla bellezza del canto si accompagna una profonda partecipazione, con la musica che guida lo spettatore dentro la storia.
L’accoglienza del pubblico è stata grandiosa: il teatro esaurito in ogni ordine di posto, ma soprattutto grandi applausi, commozione e richiesta di nuove repliche.
Allora si replica!
Raccogliendo l’invito del pubblico e grazie alla disponibilità del Comune di San Benedetto del Tronto, che metterà di nuovo a disposizione il teatro, è stata fissata la replica dello spettacolo per lunedi 9 maggio alle ore 21 presso il Teatro Concordia a San Benedetto del Tronto
Giovanni nasce in un paesino dell’Astigiano in Piemonte, una frazione di Castel Nuovo d’Asti il 16 agosto 1815.
Una vita segnata da tanta fatica e sofferenza. Fin da piccolo conosce la sofferenza di rimanere senza padre, ma può sperimentare la grazia di una mamma che si pone sempre al suo fianco. Un esempio di vita cristiana davvero speciale.
All’età di 9 anni Giovannino fa un SOGNO: sogna di trovarsi in mezzo a tanti ragazzi a giocare. Alcuni di loro però bestemmiavano. Lui non accettava questo comportamento e voleva farli tacere con maniere forti: pugni e calci. Ma ecco farsi avanti un “Personaggio” che gli dice: “non con le percosse, ma con la bontà e con l’amore dovrai guadagnare questi tuoi amici. Io ti darò la Maestra sotto la cui guida diventerai sapiente e senza la quale ogni sapienza diviene stoltezza”. Questo personaggio era Gesù e la Maestra era Maria.
Allora tutto diventa chiaro: si tratta di attirare il più numero possibile di ragazzi per distrarli da una strada che non porta alla vita ma alla perdizione. Per cui “saltimbanco, giocoliere, prestigiatore… sono gli strumenti che Giovanni usa per attirare i suoi compagni e tenerli lontano dal peccato.
All’età di 14 anni scende a Chieri un centro un po’ più popoloso per frequentare gli studi e si pagava gli studi e la sua permanenza lavorando. Di giorno lavorava e di notte studiava, volendosi fare sacerdote.
Nel 1941 riesce a diventare Sacerdote. Continua il suo lavoro con i giovani. Li raccoglie, li forma, li aiuta a trovare un lavoro… Comincia ad incontrare subito dei giovani con i quali stabilisce un rapporto. Ma non appena si vuole mettere in atto progetti di recupero e accoglienza, si deve fare i conti con l’avversario, il menzognero per eccellenza, il quale fa di tutto per ostacolare il bene. Giovanni Bosco sembra essere addirittura accusato di pazzia.
In queste difficoltà si fa strada l’Oratorio di Don Bosco, che lui stesso affida a San Francesco di Sales.
Qualche anno dopo sarebbe nata la CONGRERGAZIONE SALESIANA AL SERVIZIO DELLA GIOVENTU’, che in poco tempio avrebbe conosciuto uno sviluppo incredibile.
Volendo estendere il suo apostolato anche alle ragazze, fondò con Domenica Mazzarello, la Congregazione delle “FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE”.
Il 31 gennaio del 1888, moriva nella sua cameretta di Valdocco all’età di 72 anni, stremato di forze per l’incessante lavoro.
Il 1° aprile del 1934 Pio XI°, che lo ha conosciuto personalmente, lo proclamò santo
Unico desiderio di Don Bosco è quello di stare con i giovani. Stando con loro si possono fare esprimere tutte le risorse positive che in essi spesso sono nascoste.
Di San Giovanni Bosco è stato scritto che lui “amava in modo tale che ognuno pensava di essere prediletto”.
Ma questo è l’amore con cui ci ama Dio: farci sentire sempre dei figli prediletti.
Lo Staff de “La Bottega di Antonio”
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