dalla Regione Marche

A Bruxelles il prossimo 28 giugno il lancio del progetto per rafforzare l’imprenditorialità giovanile
Bravi e Bora: “Le Marche tra le dieci regione Ue partner”
Rafforzare un ambiente imprenditoriale innovativo nelle regioni dell’Unione per favorire l’imprenditorialità giovanile. È l’obiettivo del progetto europeo iEER che verrà presentato, lunedì 28 giugno, presso il Comitato delle Regioni a Bruxelles. Le Marche sono una delle dieci Regioni Ue partner, insieme a realtà regionali di Helsinki, Contea del Kerry, Land di Brandeburgo, Hauts de France, Irlanda del Nord, Regione della Danimarca Sud, Governo regionale di Valencia, Pomerania Occidentale (Polonia) e Regione Ovest della Romania. “iEER è considerato un progetto faro, finanziato in parte con i fondi Interreg Europe per lo sviluppo regionale e realizzato in stretto contatto con il Comitato delle Regioni e la direzione generale dello Sviluppo della Commissione europea – spiegano gli assessore al Lavoro, Loretta Bravi e alle Politiche comunitarie, Manuela Bora – Progetto faro perché le Regioni partner svilupperanno insieme i servizi migliori per favorire, nel biennio, l’avvio di nuove imprese giovanili e per formare i giovani alla carriera imprenditoriale. L’esperienza potrà poi agevolare la replica delle buone pratiche negli ambienti imprenditoriali europei”. Il progetto dispone di un budget di 2,3 milioni di euro. Prevede due fasi biennali, per sviluppare i piani di azione locali e l’implementazione degli stessi. Il miglioramento dei contesti imprenditoriali che possono agevolare i giovani viene ricercato puntando su collaborazione tra pubblico e privato per sviluppare una piattaforma di consulenza e valutazione europea.
 
Conferma del servizio speciale di trasporto “Aerobus Raffaello”, collegamento tra il centro di Ancona e l’Aeroporto delle Marche Raffaello Sanzio di Falconara.
 
Nel giugno 2014 la Regione Marche con un accordo con la Provincia di Ancona, i Comuni di Ancona e Falconara Marittima, la Società ATMA e Aerdorica, ha promosso l’attivazione di un servizio sperimentale di shuttle da e per l’aeroporto Raffaello Sanzio in coincidenza dei voli in arrivo e partenza.
Dopo questo periodo di sperimentazione la Regione Marche, subentrata anche nelle competenze provinciali di gestione del Trasporto Pubblico e nonostante la crisi che affligge il settore, stabilizza in modo permanente il servizio nell’ambito dei servizi di trasporto pubblico del bacino extraurbano di Ancona. Ciò significa che tali servizi non avranno un costo aggiuntivo per la Regione, ma rientrano tra quelli già previsti a contributo per la rete extraurbana. La sperimentazione è servita per capire meglio l’organizzazione dei servizi, pensati per adeguarsi al cambiamento degli orari dei voli in modo da limitare i tempi di attesa dei viaggiatori, e per calibrare le tariffe al fine di garantire la sostenibilità economica del servizio. Nel nuovo disegno si sono ritoccate le tariffe di circa il 10%, aumento già attuato nel 2015 per tutto il settore ma non a questo specifico servizio. Le tariffe saranno ora pari ad € 5,50 sul percorso Ancona – Aeroporto e viceversa e € 3,30 sul percorso Falconara – Aeroporto e viceversa, in linea con quelle che si vedono applicate ad altri servizi di shutteling in altri contesti nazionali. Il servizio, effettuato con mezzi ad elevato comfort, ha le fermate di fronte alle uscite arrivi / partenze dell’aeroporto e alle stazioni di Ancona, Torrette e Falconara e nelle Piazze Cavour e Kennedy del capoluogo.
Tutte le informazioni sugli orari potranno essere reperite sul sito del gestore all’indirizzo http://www.conerobus.it/servizi-tpl/aerobus-raffaello.
LA REGIONE MARCHE INVESTE IN CULTURA: CIRCA 7 MILIONI NEL BILANCIO ORDINARIO, IL 3% DEL TOTALE
 
 
 
Un incremento di spesa di 5 milioni e mezzo che non si registrava da anni. Ceriscioli: “ Una scelta precisa di impostazione, per noi la Cultura è asse strategico” Pieroni: “ Impegno rispettato per dare risposte alle esigenze di valorizzazione dei territori”
 
 
 
“Oggi diamo una notizia importante: con la variazione di Bilancio approvata ieri , la quota destinata alla Cultura corrisponde a circa un 3% del bilancio complessivo. Una percentuale mai raggiunta in questi ultimi anni e in un periodo di recessione. “ Così il presidente della Regione, Luca Ceriscioli in conferenza stampa oggi nella sede di Confindustria Marche, a margine del convegno “Art bonus, il nuovo mecenatismo italiano”. “ Ciò significa quindi aver fatto una scelta precisa – ha proseguito Ceriscioli – credere quindi nella Cultura e investire nel suo valore e in quello che potrà restituirci. La grande eredità che le Marche hanno dal passato- un patrimonio importante che incide anche sull’economia – va messa a frutto . Un fatto economico molto rilevante, dunque, perchè accanto alla Cultura si muove un grande flusso di persone interessate a visitare il territorio dentro il nostro segmento turistico, altrettanto importante. E da ultimo, ma non per importanza, il valore sociale della Cultura. Una comunità che crede nella cultura, partecipa all’esperienza culturale e vive in un contesto culturale di alto livello, matura opportunità di crescita non solo economica ma anche sotto il profilo personale e diventa comunità più aperta, capace di cogliere anche il valore delle differenze , più coesa e più solidale . Un segmento in cui crediamo molto – ha concluso il Presidente- un segnale di scelta,perché quando le risorse si riducono si può decidere di fare tagli lineari che lasciano un terreno non fertile e non in grado di produrre nulla per il futuro, oppure ci si può concentrare su ciò che può dare frutti attraverso scelte strategiche. E per noi la Cultura è un settore strategico, tanto che siamo tra le Regioni italiane che spenderanno di più in questo settore ”.
 
L’assessore al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni ha parlato di impegno rispettato nel bilancio di previsione del dicembre scorso. “ Per potenziare il settore Cultura che assieme al Turismo cammina sempre più speditamente verso l’unica direzione dello sviluppo. Una garanzia ,dunque, di una scelta importante con l’inserimento di più di 7 milioni di euro nel bilancio ordinario. Una scelta che soddisfa anche l’esigenza certamente di sviluppo collegato alla valorizzazione del patrimonio, che riguarda sì la realizzazione degli eventi più grandi a livello nazionale , ma anche una risposta forte ai territori in una fase di grande difficoltà in cui le Province hanno perso anche la competenza della Cultura e del Turismo. Attraverso bandi mirati e non più contributi a pioggia vogliamo scegliere la qualità, sapendo che tenere alta “l’asticella” della Cultura significherà raggiungere gli obiettivi di crescita che ci siamo dati. “
 
In particolare la spesa del settore viene incrementata di circa 5 milioni e mezzo , tornando ai livelli 2013/2014 ma in un contesto di bilancio molto ridimensionato dalla riduzione di risorse statali. Tra gli eventi più rilevanti a livello di visibilità dell’immagine Marche: Musicultura, Macerata Opera Festival, ROF ma anche Popsophia e Futura Festival e la Festa delle Candele. Verranno inoltre mantenuti i due milioni di investimenti del Fus, che ne innescherà altri sei provenienti da fondi statali, cui si aggiungeranno i finanziamenti europei diretti e indiretti destinati al comparto.
dalla Regione MarcheBilancio Cultura
CONVEGNO ITACA SULLA RIFORMA DEI CONTRATTI PUBBLICI – LA PRESIDENTE CASINI: “SEMPLIFICAZIONE E ACCELERAZIONE DELLE PROCEDURE GARANTENDO LA MASSIMA TRASPARENZA”
 
 
Una partecipazione straordinaria al di là delle aspettative ad Ancona per il ciclo degli incontri informativi sulla riforma dei contratti pubblici promossi da ITACA (Istituto nazionale per la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale) e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. La Regione Marche che aveva predisposto due sale (una collegata in videoconferenza) ha dovuto aprirne una terza per poter consentire la partecipazione di tutti gli interessati, circa 350, oltre ai 130 collegati via streaming.
“Questi incontri sono particolarmente importanti e la partecipazione di centinaia di persone oggi lo dimostra – ha spiegato la presidente nazionale di Itaca e vicepresidente della Regione Marche Anna Casini che ha fortemente voluto questo appuntamento nel capoluogo marchigiano – perchè approfondiscono  alcune delle tematiche più rilevanti previste nel nuovo decreto legislativo 50/2016, entrato in vigore lo scorso 19 aprile, che ha recepito le tre direttive europee 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE e riordinato l’intera materia dei contratti pubblici. Il Codice, che ha abrogato una serie di atti normativi, nell’ottica della semplificazione ed accelerazione delle procedure, come è noto, ha operato un riassetto organico del sistema dei contratti pubblici su tutti gli attori del settore: stazioni appaltanti, centrali di committenza, operatori economici, organismi di controllo e di indirizzo”.
Una delle novità più rilevanti del Codice risiede nella riorganizzazione della committenza pubblica attraverso la centralizzazione e aggregazione della domanda e la qualificazione delle stazioni appaltanti.
“L’obiettivo – ha proseguito la presidente di Itaca Casini – è dunque quello di avere stazioni appaltanti capaci di governare in modo efficace l’intero ciclo dei contratti per far fronte a criteri di affidamento innovativi e complessi che richiedono committenze sempre più competenti e specializzate. Tali livelli di efficienza si possono raggiungere attraverso modelli organizzativi adeguati, con un corpo di dipendenti costantemente aggiornato. Accrescere quindi le competenze e conoscenze per governare i processi di gestione dei contratti nel rispetto delle nuove norme, rappresenta senz’altro il fondamento su cui attivare la qualificazione della committenza. Ci tengo infine a ricordare che in questo percorso di formazione siamo attentamente seguiti dall’Anac (Autorità nazionale anti corruzione) e dal suo presidente Raffaele Cantone rappresentato oggi qui dal dott. Adolfo Candia”.
E’ con questo scopo che ITACA, in un’ottica di supporto alle stazioni appaltanti, in collaborazione con gli Osservatori regionali dei contratti pubblici, ha inteso avviare il ciclo degli eventi informativi dedicati al personale delle Regioni, delle centrali di committenza e delle stazioni appaltanti. Nel corso della giornata sono seguiti gli interventi dei tecnici: Pierdanilo Melandro,responsabile Affari giuridici e legislativi Itaca; Michele Pierri, direttore della Stazione unica appaltante Regione Marche; Ivana Malvaso, responsabile settore contratti Regione Toscana e Gabriele Pasquini, direttore Nucleo consulenza per l’attuazione e regolazione dei servizi di pubblica utilità della presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sul sito di ITACA saranno costantemente aggiornati i link regionali con la pubblicazione dei programmi e dei relativi moduli di registrazione per la partecipazione agli incontri.
Il programma prevede dopo il primo appuntamento del 14 giugno scorso a Milano, altre sedi regionali che ospiteranno gli eventi:

Bari, 29 giugno 2016
Udine, 30 giugno 2016
Genova, 1 luglio 2016
Palermo, 5 luglio 2016
Torino, 7 luglio 2016

 

Firenze, 11 luglio 2016
Catanzaro, 12 luglio 2016
Roma, 15 luglio 2016
Potenza, 19 luglio 2016
Bolzano, 20 luglio 2016

dalla Regione Marcheitaca
DIPENDENZE PATOLOGICHE, LA REGIONE STANZIA I FONDI 2016-2017
 
Per prevenire e contrastare le dipendenze patologiche e attivare azioni di trattamento e inclusione sociolavorativa, la Regione ha stanziato 3.352.560 euro da impiegare in attuazione dell’ Accordo quadro per il triennio 2015-2017 tra Regione, Coordinamento regionale degli enti ausiliari accreditati (Crea) delle Marche, Associazione italiana per la Cura dipendenze patologiche (Acudipa) e l’Asur Marche. Lo stanziamento copre le attività fino al termine del 2017.
Obiettivi prioritario della Regione è quello di garantire la migliore qualità assistenziale e terapeutica ed un uso più razionale ed efficiente delle risorse. “Nell’ottica di una sempre maggiore integrazione socio sanitaria – specifica il presidente Luca Ceriscioli – la misura rafforza gli interventi delle istituzioni e del terzo settore per offrire risposte sempre più adeguate ai bisogni dei cittadini, in particolare delle persone con problemi di dipendenze patologiche e delle loro famiglie”.
Nel corso della consueta seduta settimanale, la Giunta ha stabilito gli indirizzi di programmazione destinando le risorse alla prevenzione, al potenziamento dei trattamenti residenziali e semiresidenziali (comunità terapeutiche e centri diurni per tossicodipendenti), al Piano ASUR biennale e ad alcuni progetti innovativi. In particolare, per quanto attiene le attività di prevenzione, le risorse sono destinate al servizio di numero verde regionale sulle dipendenze, ad interventi che prevedono l’impiego, da parte di alcuni Comuni, di operatori di strada o unità mobili sociosanitarie rivolte ai giovani finalizzate alla promozione della salute, informazione, intercettazione del disagio e ad alcuni interventi in ambito scolastico previsti dal Piano Regionale della Prevenzione.
Una quota dei fondi finanzia il Piano Asur 2016-2017 in materia di dipendenze per più aree di intervento come l’organizzazione di risorse umane, trattamenti, integrazione socio sanitaria, interventi sanitari di strada finalizzati alla prevenzione e riduzione del danno.
Infine, una quota dello stanziamento è rivolta a progetti finalizzati all’innovazione dei servizi residenziali e semiresidenziali nel biennio 2016/2017.
La programmazione regionale è stata preventivamente condivisa con i principali portatori d’interesse nel settore delle dipendenze (operatori, istituzioni, enti privati), in modo da garantire trasparenza ed ampia partecipazione ai processi decisionali.
 
“Cingoli Città della Prevenzione”,
venerdì 24 conferenza stampa di presentazione del progetto e delle attività presso il Municipio
Primo Comune delle Marche ad aderire al Piano regionale della prevenzione e alla Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni, l’amministrazione comunale presenta alla stampa le attività del progetto “Cingoli Città della Prevenzione”. L’incontro avrà luogo, venerdì 24 giugno alle ore 11.30, presso la Sala consiliare “G. Verdi” del Palazzo municipale. Saranno presenti il direttore sanitario Asur, il direttore dell’Area Vasta 2 e il dirigente “Prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro” dell’Ars – Regione Marche. Il progetto prevede un piano operativo che si rivolge ai cittadini di tutte le fasce di età con messaggi e iniziative specifiche per favorire corretti stili di vita, dal momento che la prevenzione non è una sola prerogativa del personale sanitario, ma richiede la diffusione delle buone pratiche a livello individuale e di comunità. Il progetto coinvolge anche gli ambiti della prevenzione degli incidenti domestici con protagonisti i bambini, la diffusione dell’attività fisica, l’incentivazione dei controlli preventivi contro le più diffuse patologie tumorali, il corretto utilizzo del sale iodato nella dieta. Verrà sviluppato in collaborazione con Ars e Area Vasta 2 Asur Marche. Coinvolge il mondo della scuola, le associazioni degli agricoltori, il volontariato, le imprese, con una serie di iniziative che riguardano anche la prevenzione del randagismo e il possesso responsabile degli animali. Cingoli si candida a divenire “La Città della prevenzione”, come evidenzierà la cartellonistica stradale che verrà posizionata agli ingressi dell’area urbana.
 
Confidi unico, Bora: “12 milioni di euro per progetto strategico che va a vantaggio delle imprese”
 

dalla Regione MarcheConfidi, Manuela Bora

 
Presentato il bando Por Fesr in uscita nel primo quadrimestre 2017
 
Ancona, 2016-06-22 – “Un progetto strategico che va a vantaggio delle imprese, una sfida che la Regione sostiene con 12 milioni di euro della programmazione Por Fesr 2014-2020”. È quanto ha affermato l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora, che ha presentato alle associazioni di categoria e ai Confidi marchigiani il nuovo bando in uscita nel primo quadrimestre del 2017. L’obiettivo dichiarato della Regione è quello di arrivare a un Confidi unico che possa sostenere la ripresa economica e facilitare l’accesso al credito. La frammentazione attuale è un limite da superare: “Occorre rendere più efficiente l’impiego delle risorse pubbliche – ha detto Bora – La Regione Marche è pronta a sostenere un sistema delle controgaranzie che affianchi e stimoli la concessione del credito da parte delle banche, mettendo così a disposizione risorse alle imprese che vogliono superare la crisi, investendo e creando occupazione”.
L’assessora ha ribadito che la Regione “apre le porte a tutti. È aperta al confronto per raccogliere suggerimenti e indicazioni prima dell’emanazione del bando, ma diciamo chiaramente che si parla della fusioni di Confidi per arrivare a un Confidi unico. Le aggregazioni già realizzate non soddisfano i requisiti del nuovo bando, per cui occorre che, nei prossimi sei mesi, i Confidi attuali si mettano in discussione, perché se non si raggiunge l’obiettivo, i 12 milioni disponibili verranno riorientati per altre finalità”. Le risorse disponibili per stimolare l’aggregazione di Confidi sono quelle rivolte a potenziare il sistema delle garanzie pubbliche sul nuovo credito (Asse 3 – Obiettivo 10 – Azione 10.1). I 12 milioni disponibili verranno concessi ai fondi rischi finalizzati unicamente alla concessione di nuove garanzie alle piccole e medie imprese marchigiane. Si tratta di contributi che saranno rivolti ai Confidi con un elevato standard operativo, che abbiano un volume di attività finanziaria pari o superiore a 400 milioni di euro e che siano iscritti al nuovo Albo, previsto dal testo unico bancario. Dovranno essere oggetto di fusione tra due o più confidi già esistenti, con il volume finanziario (desumibile dal bilancio dopo la fusione) richiesto da Banca d’Italia, risultare operativo nelle Marche in misura superiore all’80 per cento, garantire maggiore capacità di accesso al credito, riducendo i costi aziendali grazie alla fusione. “La Regione Marche ha individuato nell’accorpamento dei sistemi confidi, attualmente una ventina, una strategia capace di rendere il sistema più competitivo e meno oneroso – ha concluso l’assessora Bora – Vogliamo creare un Confidi che, rispetto alla situazione odierna, presenti maggiore dimensione, migliore redditività, maggiore solidità, sia meno oneroso nella gestione, più efficiente e operativo per garantire una migliore qualità del credito”. Gabriele Magrini Alunno, responsabile della Filiale regionale di Ancona della Banca d’Italia, ha anticipato che la sede prenderà presto il controllo della vigilanza dei confidi marchigiani, prima effettuata da Roma. Ha anche indicato i criteri generali utilizzati nella vigilanza, che premieranno l’efficienza di gestione, la solidità patrimoniale, la qualità dei consigli di amministrazione. Ha riferito che, negli ultimi sei anni, l’operatività dei confidi nazionali nelle Marche è stata superiore a quelli locali, “perché hanno offerto servizi più vantaggiosi ai clienti”. 

dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

© 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata