dalla Regione Marche
2016-06-28
“La Cina nel 2016. Scenari e prospettive per le imprese”.
Presentato presso la sede della Regione Marche il 7° rapporto della Fondazione Italia Cina. Positivo il dato Marche, trainato dalle pelletterie, dalle calzature e dagli strumenti musicali
Prodotto interno lordo (Pil) ed export in calo, ma crescono i consumi interni e i servizi. Le imprese italiane devono imparare a fronteggiare una Cina a due velocità, mentre continuano a crescere gli investimenti cinesi nel nostro Paese: l’ultimo caso, di grande richiamo mediatico, è stata l’acquisizione della società di calcio “Internazionale di Milano” (Inter Football Club) da parte del Gruppo Suning. In Cina è finito il periodo della crescita a doppia cifra, che ha caratterizzato il miracolo cinese negli ultimi anni, mentre sta emergendo una fase dove l’economia cresce meno rapida, che non significa però “lenta”, ma “sostenibile”. È quanto emerge dal 7° Rapporto pubblicato dalla Fondazione Italia Cina e curato dal Centro studi per l’impresa (CeSIF) della stessa Fondazione. “La Cina nel 2016. Scenari e prospettive per le imprese” è stato presentato, ad Ancona, presso la sede della Regione Marche. “È il manuale più importante in Italia per chi vuole investire in Cina, una bussola per orientarsi sul mercato cinese”, hanno sottolineato i relatori in apertura dei lavori. I saluti istituzionali sono stati formulati dal dirigente del servizio Internazionalizzazione, Raimondo Orsetti che ha ripercorso le tappe che hanno portato la Regione Marche a consolidare i rapporti con la Cina, nel nome di Padre Matteo Ricci (Li Madou). Alberto Rossi (analista CeSIF) si è soffermato sui dati che riguardano le Marche: “Mentre l’export italiano ha fatto molta fatica nell’ultimo anno in Cina , dove è calato del 12%, il dato delle Marche è invece positivo, trainato da alcuni distretti, in particolare la pelletteria di Tolentino, le calzature della provincia di Fermo, gli strumenti musicali di Castelfidardo. Le Marche hanno distretti produttivi forti e c’è un grande interesse, in Cina, per i prodotti ad alto valore aggiunto, di qualità, tecnologicamente avanzati. In questo settori le Marche possono giocare un ruolo molto importante”.
Dal rapporto del 2016 emerge che la Cina sta vivendo una fase denominata, dalle stesse autorità cinesi, “New Normal”. Una “nuova normalità” che riconosce come il modello di crescita degli anni ’80 non sia più possibile. Alla quantità va sostituita la qualità, cioè una crescita più sostenibile e basata su prodotti tecnologicamente avanzati, con minori investimenti pubblici, maggiori consumi interni e più servizi. Con una popolazione di poco meno di 1,4 miliardi di persone, 688 milioni di cinesi accedono regolarmente a internet. La Cina è il Paese con più alto numero di utenti web al mondo: in pratica un cinese su due naviga, chatta, si informa e finalizza gli acquisti attraverso il compute o dispositivo mobile. Le imprese che vogliono investire in Cina dovranno quindi focalizzarsi sui settori innovativi, mentre investimenti volti a beneficiare di costi di lavoro inferiori all’Europa e di standard ambientali non adeguati, andranno incontro a difficoltà crescenti. Anche la localizzazione degli investimenti è cruciale: le province più attrattive si trovano nelle aree costiere, mentre quelle più interne offrono opportunità in divenire. Attualmente il settore terziario contribuisce più della meta del Pil cinese, con l’obiettivo governativo di arrivare al 56% entro il 2020. Il 2015 è stato un anno negativo per l’export italiano, con un interscambio sceso a 44,71 miliardi di dollari Usa (-6,93%), causato non solo dalle difficoltà italiane, ma soprattutto dalla riduzione dell’import cinese. Secondo la programmazione del governo cinese, entro il 2020, sette industrie emergenti dovranno raggiungere il valore del 15% del Pil rispetto al 5% del 2010: risparmio energetico e protezione ambientale, tecnologie informatiche di ultima generazione, biotecnologie, produzione di macchinari avanzati, energie alternative, nuovi materiali, veicoli ecologici. Il rapporto fornisce poi dati sul turismo cinese. Quelli che riguardano il mercato italiano sono frammentari (perché apparteniamo all’area Schengen), ma la disaggregazione segnala percentuali in crescita, con una stima di 900 mila turisti cinesi in Italia nel 2016, contro i 220 mila del 2011. L’acquisto di prodotti di lusso è uno dei motivi principali che spinge il turista cinese a viaggiare all’estero: la spesa in Italia è cresciuta del 56% nel 2015, che va a sommarsi al +13% del 2014. I cinesi prediligono i brand del lusso, prevalentemente nel settore della moda e della gioielleria, insieme allo shopping nelle grandi città.
PRONTI DALLA REGIONE 2 MILIONI DI EURO
PER LE SPIAGGE
L’annuncio del Consigliere regionale Fabio Urbinati: “Uno strumento efficace per rispondere alle difficoltà causate dalle recenti mareggiate a stagione balneare avviata.”
Buone notizie per gli operatori balneari della riviera sud delle Marche e per tutto l’indotto collegato al turismo. La Regione Marche stanziarà 2 milioni di Euro per far fronte ai danni causati dalle recenti mareggiate che hanno colpito le spiagge marchigiane proprio a stagione balneare avviata. A fare l’annuncio è il Consigliere regionale Pd Fabio Urbinati che si è impegnato sin da subito per affrontare questa emergenza e ha incontrato l’Assessore alla Difesa della costa, Angelo Sciapichetti.
“L’intervento della Regione – afferma Urbinati – introduce per quest’occasione una novità perché i fondi saranno ripartiti per 1 milione e 500 mila Euro secondo le procedure già consolidate negli anni e 500 mila saranno destinati a quei Comuni che intenderanno partecipare alla spesa nella misura del 50%, per un ammontare complessivo che va da 25 a 100 mila Euro. Si stratta di uno strumento nuovo e sicuramente efficace perché consentirà anche ai piccoli Comuni di far fronte alle situazioni di difficoltà causate dalle mareggiate. Sappiamo inoltre che questo è un periodo abbastanza difficile per gli operatori di spiaggia – prosegue il Consigliere nella nota – e la Regione si sta impegnando al massimo su questo fronte che considera tra i più vitali della sua politica turistica. Per questo si è attivata, coinvolgendo le altre Regioni Italiane, per far dare ai concessionari esistenti una deroga almeno ventennale, mantenendo per i nuovi la gara tradizionale.”
Queste risorse saranno deliberate nel corso della prossima Giunta regionale e consentiranno di dare risposte immediate agli operatori e ai Comuni della nostra costa che hanno subito danni nel mezzo dell’estate.
Nominato il nuovo Cda di Interporto, presidente Federica Massei
L’assemblea dei soci di Interporto, riunita questa mattina a Jesi, ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione, che sarà composto da Federica Massei, Milva Magnani e Calogero Alessi , quest’ultimo indicato dalle Regione Umbria. Il ruolo di presidente del Cda sarà ricoperto da Federica Massei. Il tetto complessivo dei compensi annuali per i tre consiglieri sarà non superiore a 50 mila euro lordi.
FORM indice un’audizione per professori d’orchestra
Sul sito www.filarmonicamarchigiana.com le informazioni e la modulistica per partecipare alla selezione. Scadenza il 2 agosto 2016
Dopo più di dieci anni dalle audizioni che segnarono l’avvio dell’attività della Fondazione, la FORM torna ad aprire una finestra sulla professione del musicista-professore d’orchestra con un’audizione rivolta a tutti gli strumenti per eventuali impegni contrattuali a termine presso l’Orchestra Filarmonica Marchigiana connessi alle esigenze della programmazione artistica.
Come ha rimarcato in conferenza stampa il Presidente di FORM, Renato Pasqualetti “ Con questo bando, che appena pubblicato online ha già ricevuto interesse da molti Paesi stranieri, c’è un interesse da parte dell’Orchestra a valorizzare i talenti giovanili che si sono formati nelle istituzioni musicali del territorio e nei Conservatori e il dovere di restituire al territorio un’opportunità per i giovani, sotto forma di prospettiva lavorativa e di credenziale. Sarà una graduatoria ufficiale che si formerà dopo le audizioni da cui “pescheremo” per avvalerci dei musicisti selezionati in caso di necessità di personale, al di là del nucleo stabile composto da 27 professori d’orchestra.”
Un’iniziativa importante che punta a favorire l’accesso al lavoro, considerata la prevalenza pubblica dei fondi che la FORM riceve per la propria attività.
“E’ un bellissimo messaggio lanciato ai giovani – ha detto l’assessore al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni – dando loro fiducia nel futuro dopo lo studio, offrendo opportunità importanti. Un modo anche per riconoscere il valore di un sistema culturale di cui la FORM fa parte a pieno titolo. Anche per questo la Regione , sia pure in una fase particolarmente delicata sotto il profilo economico ma anche organizzativo, dovuto al riordino delle competenze dopo l’abolizione delle Province, non ha mancato il suo convinto sostegno.” La Regione Marche, come socio principale, insieme a tutti gli altri soci, il C.d.A. della FORM, la Direzione artistica e la Direzione principale, hanno fortemente sostenuto e promosso l’operazione quale occasione significativa di crescita professionale per tutti i giovani provenienti dalle strutture di alta formazione musicale che si trovano nelle Marche, in particolare i conservatori di Pesaro e Fermo, e nello stesso tempo, visto il carattere internazionale dell’audizione, anche per quanti, italiani e stranieri, intendono porsi come collaboratori della FORM. Fabio Tiberi , direttore artistico della FORM , ha spiegato che “le audizioni per tutti gli strumenti, dal primo violino al basso tuba, saranno condotte da una Commissione qualificata, coordinata da Hubert Soudant, sulla base di un programma di studi comunque molto abbordabile.” In questo modo, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana ricerca, oltre alla professionalità e il valore degli elementi del proprio Nucleo Stabile, il contributo di nuovi talenti per un’ulteriore opportunità di crescita sul piano artistico.
La diffusione del bando sui più importanti siti internazionali dedicati alle audizioni e sulle principali testate musicali italiane consente inoltre di caratterizzare l’iniziativa anche come grande strumento di promozione internazionale e di visibilità per una regione “musicale” come le Marche. L’estensione dell’audizione a tutti gli strumenti comporterà un notevole sforzo sul piano organizzativo e logistico, per cui la cadenza delle audizioni sarà dettata dal numero delle iscrizioni che già in questa prima fase si sono avviate con notevole vivacità, essendo giunte diverse richieste di informazioni provenienti da tutto il mondo.
Il bando è disponibile sul sito della FORM all’indirizzo www.filarmonicamarchigiana.com, dove si possono trovare i requisiti richiesti, la modulistica, i programmi e tutte le informazioni inerenti le prove d’audizione. Le prove d’esame si terranno dopo il 10 settembre 2016.
FORM
LA GIUNTA HA ADOTTATO LA PROPOSTA DI NUOVO PIANO ENERGETICO AMBIENTALE
Adottare una pianificazione energetica regionale in sintonia con la strategia europea in materia di clima ed energia, promuovendo le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. Con l’obiettivo di portare la quota regionale di energia rinnovabile sul totale dei consumi al 25,3 per cento entro il 2020. Sono queste in estrema sintesi le finalità dell’articolata proposta di nuovo Piano energetico ambientale regionale (Pear) approvato dalla Giunta.
Ora si apre la fase di consultazione relativa alla valutazione ambientale strategica, che si concluderà entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bur, prevista entro i prossimi giorni. Chiusa questa fase e sulla base delle risultanze emerse, il Piano verrà nuovamente adottato dalla Giunta regionale e trasmesso all’Assemblea legislativa per la sua approvazione definitiva.
“Gli ambiti di intervento individuati dal nuovo Pear sono tre – sottolinea l’assessore ad Ambiente ed Energia, Angelo Sciapichetti – energia elettrica da fonte rinnovabile, energia termica da fonte rinnovabile, consumi finali di energia. Per raggiungere l’ambizioso obiettivo posto dall’Unione europea entro il 2020 l’intervento della Regione dovrà, comunque, orientarsi in prevalenza all’incremento della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e alla riduzione dei consumi finali. Per quanto riguarda, infatti, l’energia elettrica le fonti che richiederanno maggior sostegno a livello regionale si limitano, in ordine di priorità, a fotovoltaico e biomasse. In particolare, fotovoltaico integrato agli edifici e a copertura dei parcheggi, piccoli impianti di pirogassificazione e a biogas a servizio dell’attività agricola e per il recupero di energia dalla frazione organica dei rifiuti urbani, dal verde, dai fanghi di depurazione. La crescita delle fonti eolica e idroelettrica sarà infatti maggiormente legata alla politica di incentivazione nazionale. Il mix di energie rinnovabili che proponiamo per il settore termico, invece, attribuisce maggior peso alle biomasse, in prevalenza biomasse di tipo residuale, come i residui di origine forestale e agricola, da manutenzione fluviale, legna spiaggiata, ecc. Spazio poi al biometano, alle pompe di calore e in misura minore al solare termico, individuando, in ordine di priorità e come settori di maggior sviluppo il domestico, il terziario e l’industriale. La strategia proposta dal Piano per la riduzione dei consumi finali, poi, prevede interventi sui consumi dell’edilizia, in prevalenza nei settori terziario e domestico, sull’illuminazione pubblica, sui consumi dei settori trasporti, industriale e agricolo. Infine la proposta individua come strategiche le infrastrutture di trasporto e di distribuzione dell’energia elettrica. L’obiettivo è quello di potenziare, innovare e rendere più efficiente la rete e migliorare la qualità del servizio fornito al territorio e alle imprese. Per garantire il massimo coinvolgimento a tutti i potenziali interessati, prima della definitiva approvazione da parte della Giunta, anche se non obbligatoria, riattiveremo la fase di consultazione con le associazioni di categoria, ambientali e con le rappresentanze delle autonomie locali”.
L’elaborazione della proposta di Piano è stata avviata lo scorso anno, con la predisposizione del rapporto di Valutazione ambientale strategica preliminare e l’apertura della campagna di ascolto con associazioni di categoria, ordini professionali, associazioni ambientaliste, Anci, Upi e Ancem, al fine di garantire, fin dalle prime fasi di elaborazione, la massima partecipazione e condivisione delle scelte strategiche in materia.
Il Piano dovrà essere approvato dall’Assemblea legislativa entro il 2016 per poter fruire dei fondi strutturali 2014/2020 previsti dal Piano operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Programma di sviluppo rurale per il settore energia.
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