D’Annibali: “Stiamo lavorando con onestà, trasparenza e competenza”
Cupra Marittima – Vorrei riportare le mie considerazioni in tema “Polo Scolastico” e non solo. Ribadisco che siamo da sempre propensi al confronto su temi rilevanti che riguardano la vita cittadina, in particolar modo quando ciò venga fatto nel reciproco rispetto e non solo quale strumento di propaganda e di continuo attacco oltre che nei confronti degli amministratori, anche con forme ingenerose di pubblicità negativa verso la nostra bellissima cittadina, presentata sempre da alcuni in ogni ambito ”pubblico” con toni da zona disastrata pur di ottenere forme di consenso, e non per quello che è veramente, una realtà turistica di primo piano ed apprezzatissima e per noi tutti luogo amato in cui vivere. Per carità non pensiamo che tutte le nostre scelte possano essere le migliori, che non ci siano cose da fare meglio, di più, da recuperare, però da qui a rappresentare in maniera quotidiana che non si faccia mai una scelta corretta, ce ne passa, oppure al contrario credo faccia comodo gestire ad alcuni una campagna politica in tali termini. Anche perché volutamente si omette di riportare il contesto in cui oggi dobbiamo amministrare, con carenza di risorse, vincoli normativi, contabili e di vario genere, che rendono difficilissimo gestire la cosa pubblica, chiamati a farci carico del sostentamento di intere famiglie.
Sicuramente stiamo operando in buona fede e senza alcuna forma di profitto personale, mettendo al servizio dei cittadini anche competenze di rilievo nei vari ambiti dell’attività amministrativa.
Tornando al tema del Polo Scolastico, si deve alla attuale giunta che questo iter avviato nel 2001, dopo 15 lunghi anni, sta per avere una conclusione, positiva o negativa che sia, facendo si che il responsabile del procedimento valutasse il persistere delle condizioni tecniche ed economiche all’origine del progetto, decidendo quindi se andare avanti o meno con l’iter, tanto che ha ritenuto al fine di poter firmare la convenzione. Alcuni ci hanno voluto dire erroneamente che ci sarebbe stata la firma contro la volontà dell’amministrazione. In realtà non abbiamo dovuto dare nessun mandato alla stipula, semplicemente perché lo stesso veniva dalle decisioni “politiche” prese in consiglio comunale negli anni passati. L’amministrazione non può, come propagandato in maniera artefatta, sulla base di una teorizzata presunta superiorità della politica sulla tecnica, annullare di iniziativa un iter amministrativo, si dimentica che è proprio questo mancato rispetto delle reciproche competenze, questa invasione di campo della politica “padrona” la causa di molti dei guai del nostro comune, in generale di forme di corruzione, sperpero di denaro pubblico, e non del contrario.
Tutti noi cittadini vogliamo avere una nuova scuola, ma non si può operare in maniera superficiale, mettendo il nostro comune nella condizione di poter subire una richiesta risarcitoria pesante per il mancato adempimento degli impegni presi, avendo la controparte la possibilità di realizzare un progetto edilizio di svariati milioni di euro.
Oggi, dopo la firma della convenzione, derivano degli obblighi a carico di ambedue le parti, ovviamente se l’altra parte contrattuale non rispetterà i propri impegni, il comune dovrà adottare gli opportuni interventi, nel rispetto delle regole, salvaguardando gli interessi dei cuprensi.
Solo allora avrà un senso ripartire con la discussione politica, il confronto con i cittadini, valutando nuovi progetti realizzativi rivolti sia allo stesso Polo che eventualmente all’attuale sede scolastica, anche perché come i cittadini sanno gran parte dei componenti dell’attuale consiglio comunale non sono stati mai chiamati ad esprimersi sul Polo scolastico o altre forme di intervento per dare a Cupra una nuova scuola.
In questo caso saremo pronti a fare le dovute valutazioni e ci prenderemo le nostre responsabilità. Il timore che queste scelte ricadano su future amministrazioni è assolutamente ingiustificato, anche perché stiamo affrontando problemi ogni giorno, spesso derivanti dal passato, guardando solo al futuro di Cupra, all’interesse della cittadinanza e non ad interessi elettoralistici.
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