Gestione dei fondi europei, la Regione Marche promuove un’attività formativa “pilota” per ridurre il rischio di frodi.
Bora e Bravi: “Riservato ai funzionari interni, auspichiamo diventi una buona pratica a livello europeo”
Ancona – Un corso di formazione “pilota” contro il rischio frodi nella gestione dei fondi comunitari, tenuto da docenti qualificati e che il ministero dell’Economia e Finanze proporrà, poi, alle autorità italiane di Audit: quelle responsabili della gestione e coordinamento dei controllo lungo tutto il periodo di programmazione dei fondi europei. È l’attività formativa promossa dalla Giunta regionale che si terrà l’8 e il 9 giugno a Palazzo Li Madou (Ancona). Riservato ai funzionari della struttura regionale che effettua le verifiche Audit dei Fondi Fers (sviluppo regionale) e Fse (lavoro), il corso è stato allargato al personale che cura i controlli sugli interventi finanziati con le diverse risorse europee per promuovere un’integrazione delle varie attività di verifica. Hanno assicurato la partecipazione, come docenti, Pasquale Principato (presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti), il generale Francesco Attardi (comandante Nucleo Guardia di Finanza) e il colonnello della Guardia di Finanza Ugo Liberatore della presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento politiche europee), Andrea Bordoni dell’Ufficio europeo per la prevenzione e per la lotta alle frodi (Olaf), oltre a rappresentanti delle strutture territoriali della Guardia di Finanza.
“Nonostante che si collochi fra le regioni maggiormente virtuose nell’uso dei fondi europei, sia per la percentuale di utilizzazione, sia per il basso tasso di irregolarità registrate, la Regione Marche prosegue nell’impegno costante per favorire la crescita professionale del personale che segue le tematiche dell’impiego delle risorse comunitarie”, evidenzia l’assessora alla Politiche Comunitarie, Manuela Bora.
Loretta Bravi
“In particolare – aggiunge l’assessore al Lavoro, Loretta Bravi – questo corso è mirato alla mitigazione del rischio frodi. Il corso viene definito pilota perché, dopo lo svolgimento di questa prima edizione ad Ancona, effettuate le modifiche che eventualmente si rendessero necessarie al format, sarà offerto dall’Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea del ministero dell’Economia e delle Finanze a tutte le Autorità di audit italiane e, si auspica, possa diventare una buona pratica a livello europeo”.
L’attività formativa nasce dalla collaborazione fra diverse componenti nazionali, come la presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento politiche europee (che, con la struttura Olaf, coinvolge anche la Guardia di Finanza), l’Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea, la Regione Marche (con la P.F. Controlli di secondo livello ed audit fondi comunitari) e la Scuola regionale di formazione della pubblica amministrazione. È interamente finanziato con le risorse del “Programma complementare di azione e coesione per la governance dei sistemi di gestione e controllo 2014-2020”. Al termine del corso i funzionari coinvolti dovranno riconoscere, nei processi di auditing, segnali e indicatori di possibili frodi, sapendosi coordinare e integrare con altri soggetti istituzionali deputati al controllo, nel rispetto delle competenze istituzionali a ciascuno assegnate dall’ordinamento vigente. I partecipanti verranno raggruppati in piccoli gruppi, ciascuno dei quali avrà il compito di esaminare uno o più casi di studio – relativi a fatti realmente accaduti – messi a disposizione dagli esperti. L’attività di analisi sarà seguita da un lavoro di intergruppo, per il confronto dei risultati emersi.
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