HB Italian Town: a Changsha (Hunan) una città per far assaporare ai cinesi il gusto italiano e la manifattura marchigiana.
Il progetto, all’interno di un parco cinematografico, proposto ai nostri imprenditori dai massimi vertici del società, a seguito della recente visita del presidente Ceriscioli
Portonovo – Un parco tematico cinematografico, a Changsha, progettato come luogo di divertimento e centro conferenza di livello mondiale, all’interno del quale verrà realizzata, in scala reale, una città italiana, ispirata a Venezia, all’architettura di Assisi e animata – auspicano i progettisti cinesi – dalla manifattura marchigiana. Il progetto e le opportunità di questo investimento sono stati presentati in Italia (uniche tappe: Umbria e oggi Marche), a seguito della visita dello scorso aprile, nella provincia dell’Hunan, del presidente Luca Ceriscioli. L’incontro si è svolto presso l’Auditorium dell’Hotel Excelsior La Fonte di Portonovo, con la partecipazione di numerosi imprenditori marchigiani. È stato promosso dalla Regione e dalla Huayi Brothers Media Corporation (HB), “la Warner Bros. cinese”, hanno sottolineato i relatori. È il più importante gruppo cinese del settore cinema, televisione, media ed entertainment, produttore di numerosi film diffusi a livello internazionale, con protagonisti attori premiati con l’Oscar. Nella città di Changsha (capitale dell’Hunan, tra le principali dieci province cinesi, con un tasso di crescita annuale del 10%), HB sta investendo oltre 3 miliardi di yuan per realizzare, su una superficie di 67 ettari, “un luogo per trascorrere le vacanze dove è possibile abbracciare tutti i settori del turismo: dal più grande parco divertimenti sulla neve, a una città rinascimentale italiana”, ha detto Liu Kai (general manager HB Italian Town). I settori di collaborazione per gli imprenditori italiani, auspicabilmente marchigiani, riguardano l’intrattenimento cinematografico, la ristorazione, l’allestimento delle cerimonie nunziali (i ragazzi cinesi potranno celebrare il loro matrimonio in un contesto “tutto italiano”, reso famoso da numerose pellicole cinematografiche), l’alberghiero (anche qui si chiede una gestione italiana degli hotel), la manifattura artigianale di qualità e i laboratori del gusto (per animare i negozi italiani che verranno realizzati), l’organizzazione di spettacoli e manifestazioni artistiche. “Vogliamo che nel villaggio aleggi la passione e la cultura italiana. L’Italia è la culla dei popoli e delle culture europee, del Rinascimento – ha sottolineato Liu Qi Dong, presidente HB Italian Town – Guardiamo in particolare alle Marche perché hanno avviato, da tempo, consolidate, amichevoli e ufficiali relazioni con l’Hunan. La citta italiana che realizzeremo dovrà essere punto di incontro e di collaborazione per promuovere lo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi”. Il dirigente regionale del servizio Internazionalizzazione, Raimondo Orsetti, ha puntualizzato la portata del progetto: “I nostri interlocutori rappresentano uno dei principali gruppi imprenditoriali cinesi. Stiamo beneficiando di un concreto ritorno della collaborazione avviato con lo Hunan. Il gruppo HB ha voluto venire in Italia per presentare agli imprenditori marchigiani il principale investimento culturale e turistico dedicato all’Italia in Cina”. Il presidente Unioncamere Marche, Graziano Di Battista, ha parlato della necessità di proporsi sul mercato cinese con le eccellenze produttive, nella logica di una un sistema Marche che comprende una rete di 153 mila aziende operanti nei vari settori.
L’HB Italian Town sorgerà all’interno del parco cinematografico, con sette sezioni, in corso di costruzione a Changsha, capitale dell’Hunan (la provincia dove è nato Mao Tse Tung). Occuperà una superficie di 250mila mq e sarà una città “ricca di contenuti”: un borgo italiano dove, passeggiando e usufruendo dei servizi proposti, sarà possibile rivivere fedelmente il gusto, la gastronomia, la cultura e l’arte italiana. Con un ponte sull’acqua si collegherà alla riproduzione, anche questa in scala reale, di una antica città cinese, in una sorta di gemellaggio culturale e di amicizia tra popoli. Il parco cinematografico è baricentrico rispetto a tre grandi città, con un bacino di oltre 30 milioni di abitanti, adeguatamente servito con i collegamenti. Gli investitori si attendono una presenza 5-6 milioni di turisti all’anno.
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