L’Univpm promossa dall’Erasmus+

 
Con 98 su 100 l’Univpm è promossa in relazioni internazionali secondo il rapporto stilato dall’Agenzia nazionale Erasmus+/Indire. Gli Erasmus sono i più occupati e ricoprono ruoli manageriali importanti. Chi ha studiato all’estero acquisisce una serie di “soft skills” tra le più richieste dai datori di lavoro.

Ancona – Con 98 su 100 l’Università Politecnica delle Marche è promossa in relazioni internazionali secondo il rapporto stilato dall’Agenzia nazionale Erasmus+/Indire relativo all’anno accademico 2014/2015. “Gli obiettivi qualitativi sono stati raggiunti in modo molto soddisfacente – spiega la nota dell’agenzia motivando la valutazione eccellente – si rileva un incremento sia per l’attività studio che traineeship (tirocinio). La disseminazione dei risultati del programma ha dato luogo a diverse storie di successo tra gli studenti che hanno proseguito la carriera universitaria presso Atenei o enti di ricerca stranieri o hanno trovato lavoro sia in Italia che all’estero.”
Secondo il rapporto Univpm inviato all’agenzia Erasmus+ i nostri studenti, grazie al progetto di studio e lavoro all’estero, acquisiscono una serie di “soft skills” tra le più richieste dai datori di lavoro. Il 94% dei ragazzi ha infatti dichiarato di aver appreso il valore delle differenti culture, il 97% di essere più capace di adattarsi e agire di fronte a situazioni nuove, il 92% ha maggiore consapevolezza delle proprie abilità e il 96% ha sviluppato una mentalità più aperta e una maggiore curiosità di fronte alle sfide.
Sul fronte lavoro va segnalato che gli studenti Erasmus hanno una marcia in più secondo uno studio della Commissione Europea. Gli Erasmus sono i più occupati a lungo periodo, hanno maggiori capacità di problem solving, sono più curiosi, hanno sviluppato maggiori capacità di adattamento rispetto a giovani che non hanno mai fatto un’esperienza di formazione all’estero. Inoltre si dimezza il tempo di disoccupazione per gli ex-studenti Erasmus: a distanza di 10 anni ricoprono ruoli manageriali importanti e il 93% dei datori di lavoro ricerca, nei futuri dipendenti, proprio queste competenze trasversali che il programma di studio all’estero è in grado di potenziare. (Dati erasmusplus.it)
Per incentivare questo tipo di esperienze all’estero l’Università Politecnica delle Marche ha introdotto novità importanti. Le borse di studio previste dal programma Erasmus+ per l’attività di studio all’estero sono abbastanza basse: 230 o 280 euro a seconda del paese di destinazione. Per questo motivo l’UNIVPM ha deciso di contribuire integrando le borse con 200 euro mensili. Questo contributo è frutto di una scelta politica dell’Ateneo finalizzata ad incentivare le mobilità in uscita dei nostri studenti aiutandoli durante la loro permanenza all’estero.
fonti dati Erasmus/Occupazione
http://ec.europa.eu/education/libary/study/2016/erasmus-impact_en.pdf
http://www.erasmusplus.it/erasmus-impact-study-regional-analysis/
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