Perazzoli: all’agraria serve un nuovo “Piano di Quartiere”

 
San Benedetto del Tronto, 2016-06-02 – Mercoledì sera tanti cittadini hanno affollato l’incontro di Paolo Perazzoli al quartiere Agraria. In Piazza Rossa, il candidato sindaco ha ricordato di aver avviato proprio da quel quartiere la propria campagna elettorale nel mese di gennaio.
“Io sono nato qui. Alle primarie mi dicevano che avremmo perso all’Agraria a causa della mia posizione sulla vicenda dello stoccaggio del gas. Ho sempre avuto un atteggiamento chiaro, altri hanno strumentalizzato il tema. Non cambio idea perché ci sono le elezioni, non sarei credibile; mantengo i miei convincimenti, ma mi atterrò alla decisione di contrarietà espressa dal consiglio comunale. Il Comune non è del sindaco, ma dei cittadini”.
Perazzoli ha poi affrontato le altre emergenze del quartiere. Va progettata una nuova regimentazione idraulica, con la creazione di un canale che dalla Salaria fiancheggi l’Autostrada e vada verso il fiume Tronto. Necessaria anche la riqualificazione della zona Peep della Santissima Annunziata, la realizzazione di punti di aggregazione per anziani e una destinazione più flessibile per l’attuale zona industriale.
“Se si escludono alcune zone verdi, qui tutto è rimasto uguale a come era 15 anni. Credo sia urgente una revisione del piano di quartiere”.
Sulla viabilità, si è fatto riferimento all’utilità di una rotatoria all’incrocio tra via Val Tiberina e la Statale 15 (in prossimità del sottopasso) e ad un piccolo percorso a senso unico adiacente la ferrovia che consenta una facile uscita da Via Val Tesino, Via Val d’Adige, Via Val Padana e Via Val d’Arno (tutte strade chiuse), evitando la retromarcia agli automobilisti.
“Domenica finalmente si vota – ha affermato – sono ottimista, nell’opinione pubblica si avverte un clima positivo che porta a pensare che tutto si deciderà al primo turno. La previsione è frutto di un ragionamento politico: siamo la coalizione più larga e l’unica proposta in campo. Noi parliamo di programmi concreti, gli altri fanno polemica o con me o con Gaspari. Siamo l’unica speranza per la città. Il nostro programma è un libro dei sogni? Senza sogni si vive male, mentre loro sarebbero un incubo. Quando la destra ha governato San Benedetto è stato un disastro. Sono orgoglioso della mia vita politica, fare il sindaco è stata la mia esperienza più bella, perché non c’è emozione più grande che essere chiamato a governare la propria città, che muta a seconda delle scelte che fai. Penso di averlo fatto bene, me lo hanno riconosciuto pure i miei avversari”.
San Benedetto ha bisogno di un nuovo dinamismo economico e di un Comune che torni ad essere autorevole. “Un tempo quando il Comune diceva una cosa, c’era rispetto per l’autorità. Oggi non è più così. Va recuperato mediante la partecipazione preventiva”.
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oggi chiusura della campagna elettorale
Perazzoli: all’agraria serve un nuovo “Piano di Quartiere”
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