Riprendiamoli. La sfida per i beni confiscati alla mafia

 
Urbino – Dal 1982 a oggi, sono stati sequestrati e confiscati alle mafie 27.000 beni: ville, cascine, castelli, alberghi, cliniche, supermercati, stabilimenti balneari, auto di lusso. Di questi solo 11.000 sono stati riconsegnati alla comunità. Un patrimonio dal valore incalcolabile che si deteriora ogni giorno di più.
 
Una sconfitta 34 anni dopo la prima legge costata la vita al comunista Pio La Torre e 20 anni dopo la legge sul riuso sociale dei beni chiesta da un milione di italiani e promossa dall’associazione Libera.
Perché? Di chi sono le responsabilità? Come possiamo trasformare in bene collettivo i proventi di traffico di armi e droga, di estorsioni, riciclaggio? L’inchiesta di 24 giornalisti di Confiscati Bene, dei giornali locali del Gruppo Espresso e dell’Istituto di formazione per il giornalismo di Urbino cerca di rispondere a queste domande con dati, mappe, cronache, storie, interviste. E con uno spazio online aperto ai cittadini dove scambiarsi informazioni.
 
La confisca dei beni è lo strumento più potente di cui dispone l’Italia per combattere mafia. Riprendiamoli quei beni. Riprendiamoli.

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