Ultimi incontri pubblici per Paolo Perazzoli
PERAZZOLI: “CAMPAGNA ELETTORALE DEGLI AVVERSARI BASATA SOLO SU OFFESE E INSULTI”
Ultimi incontri pubblici per Paolo Perazzoli prima della chiusura della campagna elettorale in piazza Matteotti il 17 giugno.
San Benedetto del Tronto, 2016-06-17 – “La nostra è l’unica proposta vera in campo, gli altri sanno rispondere solo con gli insulti e le calunnie – ha affermato giovedì in piazza Cristo Re – mi stanno tirando la giacchetta per buttarmi in una campagna velenosa, ma non cedo. Hanno messo in discussione le mie scelte di vita fatte da ragazzo. È vero, ho fatto il funzionario di partito e sono orgoglioso della mia vita politica. Chi pensa di vincere con una campagna basata sulle offese e sulle copiature del programma resterà deluso. Non mi faranno perdere la pazienza, ai cittadini chiedo di dare un voto ragionato, col cuore; non badate al fango, tornerà tutto addosso a chi l’ha spalato”.
Perazzoli si è detto fiducioso per il risultato di domenica, grazie ad un programma scritto e cucito su misura per San Benedetto: “Ci prefissiamo obiettivi concreti, scadenze precise. Quella che chiede Piunti è una delega in bianco utile a chi non ha idee e proposte. Piunti ha realizzato un programma di sette pagine insulse e ha dimostrato di non saper governare quando ha avuto l’occasione. La mancanza di apparentamenti che erano stati ipotizzati rafforza la convinzione di vittoria e dimostra che in pochi giorni la bramosia di potere non può cancellare una frattura profonda. Giorgio De Vecchis ha per mesi evidenziato l’inadeguatezza di Piunti, era naturale che non lo sostenesse al ballottaggio. Una sconfitta sarebbe catastrofica – ha proseguito – genererebbe rassegnazione e darebbe vita ad una stagione piatta e grigia. Io ho fatto il sindaco per otto anni, dimostrando di saper amministrare bene”.
Il candidato sindaco del centrosinistra ha ricordato l’importanza dell’ascolto. ‘Partecipare, decidere, fare’ è il motto su cui poggeranno i prossimi cinque anni di amministrazione.
“La partecipazione è importante, si discuta prima che il consiglio comunale e la giunta deliberino, altrimenti è peggio. La nostra squadra sarà libera nei pensieri. La pratica del capo che ha sempre ragione ha provocato tanti danni negli ultimi tempi; può andare bene in un’azienda, non in democrazia. C’è bisogno di discutere, ma poi deve arrivare il momento della decisione. La politica deve recuperare prestigio ed autorevolezza e per farlo deve rimettersi in sintonia con i cittadini, non alimentando le paure. Quando si viene eletti si diventa servitori dei cittadini. Sono i nostri padroni, che con le loro tasse pagano dipendenti e amministratori”.
Trovandosi a Porto d’Ascoli, Perazzoli ha affrontato ancora una volta il tema dello stoccaggio del gas, spesso strumentalizzato dagli avversari politici. Il candidato ha spiegato di non aver mai cavalcato una posizione contraria a priori, perché su materie scientifiche e tecniche è sbagliato partire prevenuti. “Sono per il pensiero libero. Ho sempre avuto una posizione dubbiosa, non pensando di possedere la verità in tasca. Mi feci delle domande e fui bollato come colui che era favorevole allo stoccaggio del gas all’Agraria. Se diventerò sindaco mi atterrò alla posizione di contrarietà espressa dal consiglio comunale. Un conto sono le mie convinzioni culturali, un altro è il parere di un sindaco, che rappresenta un’intera comunità. Detto ciò, è ormai chiaro a tutti che il progetto del deposito è morto nel momento in cui il Governo ha modificato il decreto Sblocca Italia, ripristinando l’intesa con la Regione. E la Regione si è dichiarata ufficialmente contraria al progetto”.
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