Bolkestein, Urbinati: “È arrivata l’ora di dare un futuro certo ai concessionari”

Dobbiamo tutelare le loro attività fornendogli degli strumenti chiari e definitivi
 
San Benedetto del Tronto, 2016-07-22 – A seguito delle ultime vicende, Urbinati torna a pronunciarsi in merito alla complicata situazione relativa alla Bolkestein, la direttiva europea che da 10 anni regola la libertà di movimento dei servizi.
“Credo che dopo anni di promesse, false speranze e molta confusione sia giunto il momento di fare chiarezza una volta per tutte. Da anni si sta cercando di porre rimedio alla situazione italiana solo tappando buchi senza offrire soluzioni definitive. Negli anni si è arrivati ad introdurre una proroga delle concessioni fino al dicembre 2020. Tutto questo non ha fatto altro che aumentare il livello di incertezza e bloccare gli investimenti da parte dei concessionari di spiaggia. ”commenta in apertura il consigliere regionale.
“L’emendamento Salva spiagge di Martedì scorso serve a ben poco perché tutela i concessionari di spiaggia solo per un breve periodo in quanto il governo non può tardare ad intervenire altrimenti incorrerà in procedure d’infrazione della Commissione europea.”
Non aver seguito l’iter legislativo indicato dall’Unione Europea, secondo Urbinati, non ha fatto altro che peggiorare la situazione italiana e aumentare il rischio di sanzioni da parte dell’Unione.
“ La scorsa settimana, la Corte di giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata in merito ai meccanismi di proroga delle concessioni consentiti dallo Stato italiano ponendo in essere un intervento chiarificatore ed in sintonia con la realtà. Con la sentenza della Corte si apre ora una fase nuova che chiederà impegno e competenza.” spiega Urbinati.
La Corte di giustizia ha stabilito che le concessioni per gli stabilimenti balneari non possono essere rinnovate automaticamente: serve una selezione imparziale e trasparente attraverso delle gare d’appalto. Il consigliere, consapevole che se non si rispetta la normativa europea si subiranno rilevanti sanzioni, auspica in un intervento del Governo affinché vengano poste in essere procedure di evidenza pubblica.
“Purtroppo le proroghe delle concessioni demaniali sono in contrasto con il diritto europeo. Quindi le concessioni balneari non possono considerarsi in proroga fino al 2020. – prosegue il consigliere- Il governo dovrà attuare una procedura di evidenza pubblica.”
“Si dovrà ragionare per l’emanazione di una legge che dia indirizzi chiari e precisi su come dovranno essere espletate le procedure di evidenza pubblica. Mi auguro che, nello stabilire le modalità procedurali, si tenga conto di tutta una serie di fattori fondamentali evitando così di creare delle mere aste al miglior offerente. I criteri di aggiudicazione saranno cruciali. Datosi che la normativa europea permette ai singoli Stati di indire bandi tenendo conto delle peculiarità territoriali facciamo sì che vengano considerate, a favore dei nostri imprenditori, le singole realtà del territorio, le professionalità, gli investimenti fatti fino ad ora dai concessionari e anche i servizi all’avanguardia e alternativi che vengono da loro offerti, come dell’accesso alle spiagge per i diversamente abili.”
“Mi auguro che si intervenga al più presto evitando di offrire l’ennesima illusione per una categoria che vive nell’incertezza e nella preoccupazione da ormai 10 anni. È arrivata l’ora di dare un futuro certo a tutti gli appartenenti del settore. Dobbiamo tutelar loro e le loro attività fornendogli degli strumenti chiari, definiti e definitivi. Le amministrazioni locali dovranno essere dotate di strumenti che permettano di valorizzare e soprattutto tutelare i tanti posti di lavoro creati nel settore.”
Il consigliere conclude auspicando azioni che rispettino le esigenze comunitarie così da evitare sanzioni da parte dell’Europa e definire una volta per tutte quello che non si è riuscito a concretizzare in questi anni.
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