Cinquanta e più – Mezzo secolo di Tirreno-Adriatico, la Corsa dei Due Mari

Un evento che racconterà la storia del rapporto tra la Tirreno-Adriatico e San Benedetto avverrà domani, giovedì 7 luglio, alle ore 22 allo stabilimento balneare ristorante Club 23, sul lungomare di San Benedetto. Nell’ambito della rassegna “Scrittori sotto le stelle” verrà infatti presentato il libro “Cinquanta e più – Mezzo secolo di Tirreno-Adriatico, la Corsa dei Due Mari”, un volume riccamente illustrato, fortemente voluto da Rcs/La Gazzetta dello Sport, per rendere omaggio a una gara a tappe di grande prestigio che le organizzazioni in rosa promuovono da metà degli anni Novanta, da quando, cioè, problemi di salute indussero Franco Mealli a cedere la creatura cui aveva dato vita nel lontano 1966. La presentazione è stata curata dall’ufficio sport del comune di San Benedetto con la collaborazione della Cooperativa Eos, dello stabilimento Club 23 e della libreria “La Bibliofila” di Mimmo Minuto. “Cinquanta e più – Mezzo secolo di Tirreno-Adriatico, la Corsa dei Due Mari” è un’opera di grande respiro, affidata alla competenza di Sergio Meda, a lungo giornalista in Gazzetta, e alle immagini di Sergio Penazzo che della Tirreno-Adriatico ha documentato le prime 33 edizioni. Il volume ha un solo difetto: non è in commercio, è un’edizione in proprio che Rcs Sport utilizza come biglietto da visita per gli sponsor e i partner che l’affiancano nella Corsa dei Due Mari. Un peccato perché è un compendio efficace delle 51 edizioni andate sin qui in scena. Meda utilizza le molte testimonianze di protagonisti di generazioni diverse, corridori e suiveurs, riepiloga piccoli e grandi aneddoti, annota la progressiva crescita di una gara che non a caso in Gazzetta chiamano “il piccolo Giro”. Piccolo soltanto perché limita il suo tracciato al Centro Italia, ai due mari e quanto sta in mezzo, ma non ha nulla da invidiare al fratello maggiore, quello più celebrato. I richiami ci sono tutti, ai protagonisti e al territorio, con una località che spicca su tutte: San Benedetto del Tronto lega indissolubilmente il suo nome alla corsa, avendola ospitata in tutte le sue edizioni. E naturalmente i borghi, gli scorci, le bellezze del Centro Italia, che l’occhio della televisione ha colto sempre più in dettaglio illustrandone le meraviglie.
 
 
 
© 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata

Cinquanta e più – Mezzo secolo di Tirreno-Adriatico, la Corsa dei Due Mari

Un evento che racconterà la storia del rapporto tra la Tirreno-Adriatico e San Benedetto avverrà domani, giovedì 7 luglio, alle ore 22 allo stabilimento balneare ristorante Club 23, sul lungomare di San Benedetto. Nell’ambito della rassegna “Scrittori sotto le stelle” verrà infatti presentato il libro “Cinquanta e più – Mezzo secolo di Tirreno-Adriatico, la Corsa dei Due Mari”, un volume riccamente illustrato, fortemente voluto da Rcs/La Gazzetta dello Sport, per rendere omaggio a una gara a tappe di grande prestigio che le organizzazioni in rosa promuovono da metà degli anni Novanta, da quando, cioè, problemi di salute indussero Franco Mealli a cedere la creatura cui aveva dato vita nel lontano 1966. La presentazione è stata curata dall’ufficio sport del comune di San Benedetto con la collaborazione della Cooperativa Eos, dello stabilimento Club 23 e della libreria “La Bibliofila” di Mimmo Minuto. “Cinquanta e più – Mezzo secolo di Tirreno-Adriatico, la Corsa dei Due Mari” è un’opera di grande respiro, affidata alla competenza di Sergio Meda, a lungo giornalista in Gazzetta, e alle immagini di Sergio Penazzo che della Tirreno-Adriatico ha documentato le prime 33 edizioni. Il volume ha un solo difetto: non è in commercio, è un’edizione in proprio che Rcs Sport utilizza come biglietto da visita per gli sponsor e i partner che l’affiancano nella Corsa dei Due Mari. Un peccato perché è un compendio efficace delle 51 edizioni andate sin qui in scena. Meda utilizza le molte testimonianze di protagonisti di generazioni diverse, corridori e suiveurs, riepiloga piccoli e grandi aneddoti, annota la progressiva crescita di una gara che non a caso in Gazzetta chiamano “il piccolo Giro”. Piccolo soltanto perché limita il suo tracciato al Centro Italia, ai due mari e quanto sta in mezzo, ma non ha nulla da invidiare al fratello maggiore, quello più celebrato. I richiami ci sono tutti, ai protagonisti e al territorio, con una località che spicca su tutte: San Benedetto del Tronto lega indissolubilmente il suo nome alla corsa, avendola ospitata in tutte le sue edizioni. E naturalmente i borghi, gli scorci, le bellezze del Centro Italia, che l’occhio della televisione ha colto sempre più in dettaglio illustrandone le meraviglie.
 
 
 
© 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata