dall’UniUrb
Iscrizioni aperte alla XIX Scuola Estiva di Filosofia della Fisica
– Dal 5 al 9 settembre a Urbino e Cesena il fascino evocativo dei mondi paralleli –
Studiosi di tutta Europa a Urbino il 5 settembre per la Scuola Estiva di Filosofia della Fisica, destinata a suscitare l’attenzione degli accademici ma anche del grande pubblico sui temi più affascinanti della riflessione scientifica. Quest’anno il tema sarà particolarmente accattivante.
<Quella dei “multiversi o “universi paralleli” è una delle ipotesi più stupefacenti che ha preso piede nella fisica di questi ultimi anni> spiega il direttore della Scuola Vincenzo Fano. <L’idea è che possano esistere regioni lontanissime (dette universi di Livello I) appartenenti al nostro spaziotempo, ma che non avremo mai modo di osservare in quanto poste enormemente al di là dell’universo visibile. Fra questi infiniti universi ve ne sarebbero infiniti pressoché identici al nostro, ospitanti “copie” di noi e delle nostre vite. Tale scenario non è frutto di una sbornia di fantascienza, sebbene possa sembrarlo, ma è la previsione di alcune teorie fisiche, dette inflazionarie, proposte a partire dagli anni Ottanta, che di fatto risolvono diversi problemi seri che il solo modello del Big Bang non riesce a risolvere.
Inizialmente, sia in ambito quantistico che cosmologico, gli universi paralleli non furono presi sul serio. Ma negli ultimi anni non pochi autorevoli fisici e filosofi della fisica hanno invece abbracciato, con argomentazioni diverse, tali audaci eventualità. Molti altri fisici e filosofi, altrettanto autorevoli, sostengono invece che simili ipotesi – attualmente inverificabili – vanno al di là di qualunque richiesta di scientificità. Il dibattito è aperto e coinvolgente, sia per le ipotesi sui multiversi in sé, sia perché questi rimettono in discussione il modo stesso di fare scienza e dunque le sue coordinate metodologiche. È evidente che il nostro “naturale” antropocentrismo con i multiversi subisce un altro durissimo colpo – dopo quelli ben assestati dalla rivoluzione copernicana prima e dagli sviluppi della moderna cosmologia poi – relegandoci in limbi sempre più periferici dell’esistenza>.
La Scuola Estiva di Filosofia della Fisica, organizzata dal Centro Interuniversitario di Ricerca in Filosofia e Fondamenti della Fisica degli atenei di Urbino, Bologna, Salento, Insubria con il Comune di Cesenae con la Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze, è un momento d’incontro sempre più internazionale e si svilupperà in tre filoni: quantistico, cosmologico e metafisico. Le lezioni più tecniche della Scuola si terranno all’Università di Urbino, mentre la giornata di chiusura – rivolta al grande pubblico ma sempre all’insegna dell’alta divulgazione si terrà nella sede tradizionale di Cesena, dove nel pomeriggio del 9 settembre il pubblico sarà chiamato a esprimersi a mo’ di giuria popolare sul tema “Ci sono veramente altri mondi?”.
Contatti: vincenzo.fano@uniurb.it tel. 3428821040
Sito web:
https://sites.google.com/site/centroricerchecirfis/sep-2016—xix-international-summer-school-in-philosophy-of-physics
E’ per l’Università di Urbino il primo “impegno” europeo della “Coalizione per le competenze e le professioni digitali”
– C’è tempo fino al 23 luglio per iscriversi alla Summer School
“Coding in your classroom, now!” –
La Commissione Europea ha appena lanciato la nuova Agenda per le competenze per l’Europa e la Digital Skills and Jobs Coalition. La Coalizione invita gli stati membri a definire obiettivi e strategie che abbiano impatto nell’ambito della formazione e dell’occupazione. Tra gli strumenti che la Coalizione utilizza ci sono i plegde, impegni ambizioni e concreti che enti e aziende assumono nei confronti della Commissione Europea e dei cittadini per contribuire al raggiungimento di obiettivi sociali.
Il primo pledge accolto dalla nuova Coalizione è quello che chiama l’Università di Urbino ad estendere l’impatto di CodeMOOC, il corso aperto e gratuito che Alessandro Bogliolo, docente del Corso di Laurea in Informatica Applicata, ha tenuto negli scorsi mesi per aiutare gli insegnanti ad introdurre il coding in classe. CodeMOOC ha già coinvolto più di 6.000 insegnanti e 100.000 alunni e l’impegno assunto prevede di raggiungere entro il 2017 almeno 10.000 insegnanti e 250.000 ragazzi. Per farlo, l’Università di Urbino mette a disposizione il format a chi vorrà replicarlo all’estero e sta preparando un nuovo MOOC che aiuterà gli insegnanti che hanno già completato CodeMOOC a coinvolgere i propri colleghi diffondendo il coding a livello di Istituto.
“Sono orgoglioso e felice di questa notizia – dice Alessandro Bogliolo – non tanto come riconoscimento del lavoro svolto, quanto come ulteriore stimolo a perseguire obiettivi ancora più ambiziosi. Il merito del successo di CodeMOOC va tutto alle migliaia di insegnanti che si sono messi in gioco con entusiasmo e professionalità nell’interesse dei propri alunni. Il metodo che la Commissione Europea ci chiede di estendere ed esportare si basa proprio sul riconoscimento della centralità degli insegnanti anche nella diffusione di una competenza trasversale nuova come il coding.“
L’uso del coding come strumento metodologico verrà approfondito nel corso della Summer School le cui iscrizioni si chiuderanno il 23 luglio. A guidare il lavoro dei 150 insegnanti che si incontreranno a Urbino dal 22 al 27 agosto saranno, insieme a Bogliolo, Derek Breen (autore di “Scratch for Kids”) e Joek van Montfort (organizzatore della European Scratch Conference).
L’Università di Urbino prosegue la collaborazione con Wikipedia aderendo a Wiki Loves Monuments Italia 2016
Partner storici e nuove istituzioni in questa edizione del concorso
Wikimedia Italia rinnova l’organizzazione del concorso fotografico internazionale che dal 2012 si occupa di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale.
Milano, 14 luglio 2016 – Si rinnova per la quinta volta l’appuntamento con Wiki Loves Monuments Italia: l’Università di Urbino Carlo Bo aderisce al concorso fotografico, promosso da Wikimedia Italia, che si terrà nel mese di settembre 2016. L’iniziativa ha come scopo la creazione di un grande database fotografico online che possa catalogare i monumenti italiani, anche i meno noti, contribuendo a illustrare voci nuove su Wikipedia.
Anche nel 2016 Wiki Loves Monuments riparte con solide basi ed importanti collaborazioni, come quella con FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, che nell’ultima edizione ha coinvolto importanti fotografi professionisti nella fase finale di selezione delle foto. Altri partner storici che hanno rinnovato la propria collaborazione sono ICOM Italia, il Comitato italiano dell’International Council of Museums, e il Toscana Foto Festival, prestigiosa manifestazione dedicata alla fotografia che si tiene ogni anno nel comune di Massa Marittima (GR). Ha inoltre già aderito alla giuria nazionale per la seconda volta consecutiva il celebre fotografo Settimio Benedusi, che nel 2015 ha collaborato alla definizione dei vincitori insieme a esperti wikipediani e ai fotografi di fama internazionale Franco Fontana e Uwe Ommer.
L’edizione 2015 ha confermato il grande successo dell’iniziativa in Italia: quasi 1.000 fotografi impegnati a fotografare oltre 5.000 monumenti fanno del concorso italiano quello con il maggior numero di partecipanti a livello globale. Wikimedia Italia fa di Wiki Loves Monuments il suo principale strumento di dialogo con le istituzioni e i cittadini e punta ad accrescere ancora in breve tempo questi numeri, coinvolgendo nel progetto quanti più soggetti pubblici possibili tra Regioni, Provincie, Comuni, associazioni di promozione territoriale, oltre a molti soggetti privati:da queste collaborazioni nasce anche il successo della mostra itinerante che porta in tutta Italia le trenta foto vincitrici del contest, che nel 2015 ha già toccato dieci città e molte altre deve ancora raggiungere.
In Italia l’uso delle fotografie dei monumenti è regolato dal cosiddetto “Codice Urbani” (D.Lgs 42/2004) e dal successivo “Art Bonus” (DL 31 maggio 2014, n.83): queste norme non permettono di fotografare i monumenti (comunque tutti fuori copyright) e ri-licenziarle con licenza d’uso Creative Commons CC-BY-SA senza una precisa autorizzazione da parte degli enti pubblici territoriali che abbiano in consegna tali beni o dei privati che ne siano proprietari. Per partecipare a Wiki Loves Monuments Italia è, quindi, necessario l’appoggio e il coinvolgimento diretto degli enti pubblici e dei privati, che devono rilasciare l’autorizzazione all’uso delle immagini.
Per l’Università di Urbino si tratta di un’occasione unica che permette di valorizzare il suo patrimonio culturale, dando la possibilità a cittadini e turisti della città di Urbino di fotografare e condividere le immagini del suo patrimonio artistico e architettonico, puntando anche ad aggiudicarsi i premi in palio.
Tutte le informazioni su come aderire e come partecipare sono disponibili sul sito di Wiki Loves Monuments Italia, all’indirizzo http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/.
Contatti
Sito web: wikilovesmonuments.wikimedia.it
Facebook: www.facebook.com/Wiki-Loves-Monuments-Itallia
Referente Wiki Loves Monuments Italia
Cristian Cenci
cristian.cenci@wikimedia.it | +39 393 8005889
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Wiki Loves Monuments Italia 2016
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