Goran Bregovic porta le atmosfere dei Balcani a Macerata

 
Il compositore serbo apre il Festival. Domenica 24 luglio, speciale aperitivo culturale con il musicista prima dello spettacolo in Arena.
 
 
Macerata – Domenica 22 luglio, arriva allo Sferisterio Goran Bregovic e la sua Wedding and Funeral Orchestra. Il musicista e compositore serbo presenta uno spettacolo realizzato in esclusiva per l’arena maceratese in cui fiati tzigani, polifonie del folclore bulgaro, chitarre elettriche, percussioni ed archi si mescolano per riempire il teatro con echi che rimandano alle tradizioni religiose cattoliche, musulmane e ortodosse.
Accompagnato da un coro tradizionale serbo di voci femminili, Bregovic propone in anteprima alcune del suo nuovo progetto ‘Three Letters from Sarajevo’. Predicatore laico della musica balcanica nel mondo, Bregovic è l’emblema di come la mescolanza di culture diverse possa far nascere qualcosa di meraviglioso, capace di preservare il passato e di infondergli nuova linfa vitale. Figlio di una terra dilaniata da conflitti tra gruppi etnici e religiosi diversi, il compositore serbo è la personificazione del messaggio di integrazione che il Macerata Opera Festival vuole proporre al suo pubblico attraverso il tema Mediterraneo, mare che unisce tre continenti in un unico bacino. La serata è un momento di riflessione, nella speranza che il linguaggio universale della musica possa essere uno strumento concreto di mediazione tra quei popoli che troppe volte si scontrano e si allontanano. I biglietti per lo spettacolo, dai 10 ai 40 euro, possono essere acquistati presso la biglietteria in Piazza Mazzini oppure sul sito www.vivaticket.it.
 
Ad anticipare il concerto, alle ore 18, presso i locali degli Antichi Forni, Goran Bregovic incontra il pubblico agli Aperitivi Culturali. L’argomento del suo intervento, “La musica unisce i popoli”, è il degno corollario di un Mediterraneo capace di aggregare e coinvolgere popoli diversi in un unico bacino. Il progetto di Goran Bregovic punta infatti alla speranza che la musica, come linguaggio universale, possa essere in grado di diventare strumento per la pace e per la comprensione, e ponte tra tutti i popoli che vivono sulle sponde del Mediterraneo.
 
Artista profondamente radicato alla cultura dei Balcani, che sono la sua terra d’origine, ma al tempo stesso sempre alla  ricerca  di  nuove  sonorità  e  aperto  alle  contaminazioni  musicali, Goran Bregovic definisce la sua musica “una miscela che nasce dalla frontiera balcanica, una terra misteriosa  dove  si  incrociano  tre  culture:  ortodossa,  cattolica  e  musulmana”. Una musica che all’ascoltatore sembrerà istintivamente di riconoscere e alla quale il corpo difficilmente saprà resistere.
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