La Regione Marche avrà un Osservatorio del paesaggio

 
Ancona – E’ stato questo  il tema dell’ultima giornata di approfondimento della prima fase di ascolto e confronto sui temi che caratterizzeranno la prossima legge regionale sul governo del territorio voluta dall’assessore all’Urbanistica Anna Casini. L’Osservatorio del paesaggio è un ente di iniziativa pubblica di natura locale o regionale nato come strumento di applicazione della Convenzione europea del paesaggio tenutasi nel 2000. Il suo scopo è quello di rappresentare un luogo di integrazione e di contatto tra i vari livelli amministrativi di governo, le istituzioni, le università, i settori professionali e l’insieme della società in materia di gestione del paesaggio. La sua funzione principale è di promuovere la conoscenza del paesaggio all’interno della società, creando una maggiore consapevolezza sull’importanza della sua tutela e buona gestione al fine di preservarne i caratteri peculiari. Ciò avviene attraverso attività di sensibilizzazione e partecipazione che coinvolgono enti ed istituzioni pubbliche e private al fine di promuovere ed elaborare forme di protezione, gestione e pianificazione del paesaggio in un’ottica di sviluppo sostenibile. “I paesaggi di qualità contribuiscono a rendere la comunità sana e felice.  Uno degli aspetti più importanti della progettazione del paesaggio – ha spiegato l’assessore Casini –  è infatti la sua influenza sulla qualità della vita e l’interazione sociale. Parte del valore dell’investimento nel paesaggio inoltre  sta nel modo in cui crea ed imposta nuove connessioni e destinazioni per il commercio e il turismo. La sua valorizzazione migliora la redditività, crea opportunità di lavoro, diversifica le attività economiche ed attrae investimenti. Nel corso della giornata abbiamo dunque esplorato sia le attività dell’Osservatorio Nazionale presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che alcune esperienze nate spontaneamente in alcune realtà locali marchigiane che possiamo mettere a sistema. Ci allineiamo così alla Convenzione Europea per il Paesaggio che ha allargato la nozione di paesaggio, estendendolo da poche aree di elevato valore all’intero ambiente della vita quotidiana.  Questo implica la necessità di nuovi strumenti conoscitivi che non separino la dimensione paesaggistica da quella più propriamente territoriale”. La serie di incontri che si è conclusa oggi e che ha permesso a tutti i soggetti interessati al governo del territorio di scambiare opinioni e conoscenze,  si era aperta lo scorso 5 novembre con un convegno con Fabrizio Barca e Silvia Viviani, è proseguita con le tre Giornate del Territorio per poi concludersi con tre Giornate Tematiche di approfondimento su temi specifici.
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