Non a voce sola, “Il corpo politico delle donne”
Apertura della rassegna Non a Voce Sola – dal 6 luglio al 30 settembre
Svegliarsi è rinascere ogni giorno. E la luce già ci attende.
E’ già lì, iniziata, la storia che ci tocca proseguire.
Svegliarsi è entrare in un sogno già in movimento,
provenire dal deserto puro dell’oblio ed entrare,
per prima cosa, nel nostro corpo, ricordarlo senza rancore,
entrare ad abitarlo e a recuperare la nostra anima con la sua memoria,
la nostra vita con le sue occupazioni.
Maria Zambrano, Delirio e destino
Ancona, 2016-07-04 – È con le parole di Maria Zambrano che Non a Voce Sola, rassegna di filosofia, poesia, letteratura, musica ed arti, apre la sua settima e promettente edizione, all’insegna della conoscenza del pensiero femminile e del dialogo fra i generi che di volta in volta vi nasce. Il primo appuntamento della rassegna che è stata presentata oggi in conferenza stampa in Regione si terrà , infatti a Macerata, a Palazzo Buonaccorsi, il 6 Luglio alle 18,30, e vedrà protagonista la scrittrice e critica letteraria Benedetta Craveri, intervistata dalla scrittrice ed editrice Lucia Tancredi, sul tema del corpo femminile nella letteratura e nella temperie culturale del diciottesimo secolo, proprio quando l’Ancient Regime andava incontro al suo tramonto e il fervore dell’illuminismo stimolava le menti di tutti ad elaborare altre idee sulle donne, sul loro valore e sul loro corpo.
Quest’anno il fil rouge che trainerà per i 14 incontri, fino al 30 settembre, l’intera rassegna sul territorio regionale marchigiano è: Il corpo politico delle donne. La riflessione si presenta complessa e interessante nella sua oscurità apparente. “ “E’un’iniziativa di cui conosco molto bene la valenza –ha commentato l’assessora alle Pari Opportunità, Manuela Bora– e che la Regione sostiene convintamente. Il tema di quest’anno mi sembra attualissimo e molto importante. Interpreta anche il sentimento dell’impegno delle donne in politica, una presa di coscienza di un cambiamento su cui la giunta regionale è molto sensibile e lo ha già dimostrato tanto da avanzare la proposta di legge sulla doppia preferenza e sulla cui approvazione sono ottimista.”
Non a voce sola
“ Come sempre il programma di questa rassegna – ha dichiarato l’assessore al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni – sa unire armoniosamente la rete della cultura, dell’impegno sociale, dell’attualità, del pensiero, non solo attraverso personalità illustri, ma tessendola in maniera coinvolgente su tutto il territorio regionale, in luoghi ricchi di storia, coniugando così bellezza e riflessione profonda e diventando anche un forte attrattore turistico.”
Di fatto, dopo l’impossibile ( filo conduttore dello scorso anno ), sciogliere i nodi della non chiara relazione metaforica fra corpo e politica, è sembrata alle ideatrici una sfida possibile. Le rassegne, del resto, servono a suscitare interrogativi più che a dare risposte e sicuramente l’interrogativo principale degli eventi del 2016 sarà definire quali sono i corpi politici e quelli impolitici. E’ nell’evidenza dei fatti che le analogie, le metafore della politica si figurano sull’immagine del corpo maschile, e sulla pretesa impoliticità e insignificanza dei corpi femminili, talvolta, identificati ,questi ultimi, con il tremendo, il perturbante, il notturno.
“La filosofa Maria Zambrano – ha commentato Lucia Tancredi – suggerisce sempre le parole, puntuali ed evocative, per indicare un nuovo percorso di Non a voce sola. La storia delle donne è ancora aurorale, è una consapevolezza che deve rinnovarsi ogni giorno, con la fatica di risvegliarsi da un deserto di oblio, da una memoria priva di ordine simbolico e, di fatto, ancora incapace di affermarsi con determinazione. Ma il deserto puro può essere anche un vantaggio: le donne possono rappresentare la novità, una potenzialità ancora tutta da sperimentare. Purché, per prima cosa, ogni donna sappia assumere il suo corpo per abitarlo, per recuperare anima e memoria. Il corpo delle donne è stato fino ad ora ostaggio della storia, oggetto della politica. Il nuovo dibattito è quello di giungere alla consapevolezza di un corpo come soggetto, nell’ambito di una politica condivisa che riconosca priorità e differenze e sappia difendere, senza compromessi, la dignità di ogni donna e la sua autodeterminazione. L’ospite prestigiosa di quest’anno, la scrittrice Benedetta Craveri, sapiente ed abilissima nel narrare la Storia nei suoi aspetti privati, ci aiuterà a far rivivere alcuni aspetti della civiltà dei secoli diciassettesimo e diciottesimo, essenziali per cogliere la formazione di una coscienza femminile, anche in relazione al tema del corpo.” La direttrice artistica della rassegna, Oriana Salvucci, ha così commentato il coraggioso progetto del 2016 e la sua promettente apertura a Macerata: “ La settima edizione di una rassegna voluta con l’urgenza di un percorso da fare, da intraprendere, per se stesse e con le altre donne, ma anche con gli uomini che vogliono ri-definire e ri-significare un itinerario di differente libertà. Per questo ringrazio tutte le donne e gli uomini che mi hanno dato forza, tempo e idee. Il fil rouge della rassegna, il corpo politico della donna, nella sua apparente oscurità, è sembrato una sfida possibile, difficile ma possibile. Ho accolto il suggerimento di Lucia Tancredi con grande gratitudine perchè avrebbe significato camminare accanto a scrittrici e filosofe come Maria Zambrano, Ingeborg Bachmann, Adriana Cavarero. La Politica erige il proprio edificio sulla rimozione di quella datità fondamentale che vuole che si nasca individui unici e sessuati da corpo femminile e se i concetti, le metafore, le analogie della politica si figurano sull’immagine del corpo, quello è un corpo maschile. L’equazione politico-maschile non solo rende impolitici e insignificanti i corpi femminili, ma li assimila al tremendo, al notturno, al perturbante. Il riferimento è alla filosofia classica. Vi è una prospettiva altra che rovescia questa visione, e noi quella vogliamo percorrere. Se vi è un invito con cui stigmatizzare l’edizione 2016 è sicuramente quello di Maria Zambrano: “entrare nel nostro corpo ed abitarlo”.
Vi può essere una diversa lettura del corpo femminile e la strada è tracciata da filosofe come Maria Zambrano, Ingeborg Bauchmann, Adriana Cavarero che fanno irrompere nel discorso politico-neutro-maschile la corporeità femminile, custode della forza dell’origine. Dopo i fatti di Colonia urge infatti un percorso che riesca a definire come è percepito il corpo delle donne all’interno delle diverse culture e come possono essere rimossi gli ostacoli affinché esso venga considerato corpo dignitoso, meritevole di rispetto, corpo politico vero e proprio, che decide del proprio destino da soggetto, e che non è mezzo o oggetto di meccanismi di vendetta e ricatto sociale e politico.
La rassegna si propone, infatti, di affrontare con filosofe, sociologhe, narratrici, giornaliste, archeologhe, cantanti, registe, imprenditrici, questo argomento, e di cercare insieme radici, cultura e futuro del corpo femminile come corpo politico nel suo valore intrinseco e nella sua percezione sociale. Alcuni dei nomi che interverranno sul tema sono quelli illustri della critica letteraria Benedetta Craveri, della scrittrice Lucia Tancredi, della cantante Paola Turci, della regista cinematografica Maria Sole Tognazzi, della giornalista Sandra Petrignani, dell’antropologa Amalia Signorelli, del filosofo Umberto Galimberti, del cantante Cristiano Godano, della scrittrice Maria Rosa Cutrufelli, dell’editrice Laura Lepetit, dalla scrittrice Adriana Skepis, dell’attore Cesare Bocci e della scrittrice Daniela Spada, dell’imprenditrice Nenella Impiglia, della giornalista e scrittrice Elisabetta Rasy, della sociologa Chiara Saraceno, della scrittrice e pamphlettista Maria Nadotti, della giornalista televisiva Maria Latella, dell’archeologa Amanda Rampichini, della giornalista di guerra Giuliana Sgrena e della scrittrice e opinionista televisiva Barbara Alberti.
Non a voce sola
La rassegna, con il suo importante contenuto, ha ottenuto quest’anno il patrocinio di enti tradizionalmente vicini come la Regione Marche, la Commissione per la Pari Opportunità della Regione Marche rappresentata in conferenza stampa da Anna Salvucci, l’Istao di Ancona con Sabrina Dubbini, l’Università di Macerata e poi 14 comuni Dal Nord al Sud delle Marche, e sponsor privati come: Gissy Shoes, Sollini Label 2009, Elsamec, Nuova Simonelli, Tacchificio Valdichienti Plast, Coface agenzia di Macerata, Eros Manifatture, Acqua Roana, MS Auto, Macero Maceratese, Loriblu, Simple Service, Ristorante Tiffany, Hotel Claudiani. In conferenza sono intervenuti anche gli assessori Milena Sebastiani di Porto Sant’Elpidio, comune sostenitore fin dalla prima edizione, Enrico Sora di Mondolfo e Lorenzo Chiacchiera di Monte San Giusto. Presenti, inoltre, Nazzarena Granatelli dell’associazione Donne di Carta.
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