Premio Bizzarri, il vincitore del concorso ItaliaCortoDoc è il piemontese Sandro Bozzolo

di RositaSpinozzi
 
 
SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2016-07-16 – Tempo di premiazioni per la 23^ edizione della Rassegna del Documentario ‘Libero Bizzarri’ (1-27 luglio) che, durante la serata di sabato 16 luglio all’Auditorium Comunale, ha visto la giuria – presieduta dal regista Giuliano Montaldo, composta dal regista Enrico Melonari e dal docente universitario e critico cinematografico Andrea Fioravanti – decretare i vincitori del Concorso ItaliaCortoDoc, premiati dal vicepresidente della Fondazione Bizzarri Flavia Mandrelli e dall’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri. Tra i quindici documentari selezionati in concorso, il primo classificato è ‘Il Murràn – Maasai in the Alps’ di Sandro Bozzolo, opera filmica che descrive due donne lontane tra loro, Leah e Silvia, diverse per tradizione e per lingua, che hanno vissuto una stagione d’alpeggio insieme, condividendo il lavoro e raccontandosi la loro storia. Il premio è stato ritirato da Leah Lekanayia, protagonista del documentario. Nato a Ceva (provincia di Cuneo) nel 1986, Bozzolo ha studiato e vissuto in Lituania, Colombia, Ecuador, Argentina e Germania.Dottorando in Migrazioni e Progetti Interculturali all’Università di Genova, è tra i fondatori dell’associazione culturale Geronimo Carbonò.Attualmente sta realizzando il progetto giornalistico multimediale Agritools, relativo l’utilizzo delle nuove tecnologie nel settore agricolo in Senegal, Kenya, Uganda e Ghana.
Premio Bizzarri, il vincitore del concorso ItaliaCortoDoc è il piemontese Sandro BozzoloPremio ItaliaDoc Arte, Paolo Caredda con Alvise Renzini e il conduttore della serata Andrea Fioravanti
Tre menzioni speciali sono state assegnate a ‘Un mondo possibile’ di Mauro Martinelli (soggetto e produzione di Stefano Cavezzi), ‘Quasi eroi’ di Giovanni Piperno, ‘Il fascino dell’impossibile’ di Silvano Agosti. Il Premio Andrea Pazienza per l’uso inventivo della grafica e delle immagini ha visto trionfare ‘Il quarto giorno di scuola’ di Martina Melilli. Premiato nella sezione ItaliaDoc Miglior Soggetto‘La mia casa e i miei coinquilini. Il lungo viaggio di Joyce Lussu’ di Marcella Piccinini; mentre il Premio ItaliaDoc Arte è stato assegnato al documentario ‘Andrea Pazienza. Fino all’estremo’ di Paolo Caredda, ultimo lavoro realizzato nel 60° dalla nascita del geniale artista Andrea Pazienza. Il fim di Caredda, scritto a quattro mani con Alvise Renzini, è un viaggio in macrofotografia nelle correzioni, nelle pecette, nei materiali poveri e improvvisati di uno dei lavori più alti e abissali del ventesimo secolo italiano. Sullo sfondo, gli anni della prima Repubblica, la contestazione giovanile, il fenomeno dell’eroina e le note di ‘Malamore’, una canzone di Enzo Carella, che apre e chiude il documentario. Infine il Premio ItaliaDoc Medi(con)terraneo verrà conferito a ‘Fuocoammare’ diretto da Gianfranco Rosi nel 2016 e premiato nello stesso anno con l’Orso d’oro per il miglior film al Festival di Berlino. La proiezione del film, prevista mercoledì27 luglio, è realizzata in collaborazione con il GUS-Gruppo Umana Solidarietà.
Molto apprezzato anche l’omaggio all’artista torinese Ugo Nespolo, autore dell’immagine simbolo della 23^edizione della Rassegna e del cortometraggio ‘Shades on the couch’ proiettato durante la serata. A Nespolo, che ha condiviso un profondo legame di amicizia con il regista Libero Bizzarri, è stato assegnato il premio alla carriera, ritirato in sua vece dal dott.Luigi Gentile. Riflettori accesi anche sulla presentazione del libro ‘Il giorno dopo’ di Andrea Iacomini, portavoce Nazionale Unicef Italia, realizzata grazie alla sinergia tra la Fondazione Bizzarri ed il Comitato Unicef Ascoli Piceno presieduto da Sonina Ricci. Il romanzo di Iacomini, nato da una sua esperienza personale in Siria attraverso una serie di progetti che l’Unicef sta sviluppando in loco, è ambientato su una panchina di Villa Borghese dove il protagonista decide di rifugiarsi dopo aver ricevuto una proposta politica cui è molto difficile rinunciare.‘Il giorno dopo’, edito da Ponte Sisto, è anche un romanzo di formazione ed appassionata denuncia dei disastri causati dai conflitti contemporanei, che l’autore tocca con mano ad ogni visita nei campi profughi del Medio Oriente e dell’Africa. Nel corso della serata sono stati presentati al pubblico anche due contributi video inerenti progetti che l’Unicef sta mettendo in campo in Siria e in Giordania.
In conclusione il Premio Bizzarri traccia ancora una volta un bilancio positivo legato non solo a presenze autorevoli e buona partecipazione di pubblico, ma anche per lo spessore e la profondità delle proposte che ruotano intorno al tema del Mediterraneo, ricco di spunti di riflessione, che ha attraversato l’intera Rassegna con coerenza e diversi approfondimenti tematici. Tra i punti di forza c’è anche la partecipazione per il quarto anno consecutivo dei ragazzi di CinemadaMare, il più grande raduno al mondo di giovani filmmaker provenienti da 67 paesi di tutto il mondo, che ha conferito un respiro altamente internazionale alla nostra città rendendola protagonista di short film nell’ambito del concorso Corti dal Piceno. Il loro si è rivelato uno sguardo attento che ha saputo cogliere luoghi e aspetti della nostra città in maniera tale da svelare situazioni che, pur avendole sotto gli occhi, spesso non riusciamo più a cogliere. I ragazzi di CinemadaMare, guidati dal direttore Franco Rina, torneranno anche alla prossima edizione del Premio Bizzarri.
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