Tutela dei consumatori, la Giunta approva le iniziative finanziate con i fondi nazionali
Riguardano l’alimentare, servizi e utenze, settore finanziario, commercio elettronico.
Bora: “Consumatori attenti per consumi responsabili”
Ancona – Semplificazione, trasparenza, educazione al consumo consapevole: sono gli obiettivi degli otto interventi finanziati dalla Regione con i fondi nazionali delle sanzioni amministrative erogate dall’Autorità garante della concorrenza. La ripartizione ha assegnato alle Marche 298 mila euro che verranno utilizzati per avviare progetti con una durata di 15 mesi: uno è realizzato dalla Regione stessa, gli altri sette dalle associazioni dei consumatori, in collaborazione con scuole, enti agricoli, Assam. Alcuni progetti coinvolgono anche il servizio Agricoltura della Regione, l’Ufficio scolastico regionale, l’Asur, le organizzazioni sindacali, i Gruppi di acquisto solidali. Gli interventi del programma verranno attuati attraverso la rete degli sportelli delle associazioni dei consumatori, per favorire la sinergia delle azioni e la condivisione delle esperienze. Verrà realizzata una rete costituita da 13 “Sportelli tematici” distribuiti sul territorio per fornire un servizio di informazione e tutela sulle tematiche di interesse generale, come i rapporti contrattuali tra consumatore e aziende, utenze domestiche, disservizi, commercio elettronico, settore finanziario. “Gli interventi sono incentrati su argomenti importanti e attuali – spiega l’assessora alla Tutela dei consumatori, Manuela Bora – Hanno, per oggetto, soprattutto le tematiche relative all’educazione al consumo e alla sicurezza alimentare, alla lotta allo spreco del cibo, alla valorizzazione dei prodotti locali con la filiera corta, la promozione delle tradizioni alimentari e gastronomiche del territorio, l’etichettatura alimentare. Temi di rilievo che chiamano i consumatori ad assumere atteggiamenti responsabili di fronte a quanto viene offerto dal mercato. Basti pensare all’importanza dei comportamenti individuali su questioni come l’utilizzo dei farmaci equivalenti, con conseguente risparmio per il consumatore e per il servizio sanitario; le problematiche connesse all’abitazione e alle utenze domestiche, che vengono ugualmente affrontate nell’ambito dei progetti finanziati proprio per la loro rilevanza sociale e le ricadute economiche sulle famiglie”.
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