Callipo – Baiocchi, “Rischio Suicidario”
Verso la promozione del benessere
San Benedetto del Tronto, 2016-08-26 – Serata bellissima, di spessore e grande interesse dei partecipanti ieri nella splendida cornice del Circolo Nautico Sambenedettese per la presentazione del saggio dei coautori Stefano Callipo e Antonella Baiocchi “Rischio Suicidario – Verso la promozione del benessere”. Raccolta anche una cifra consistente che sarà consegnata al Sindaco Pasqualino Piunti per versarlo nel conto corrente del Sindaco di Arquata del Tronto. Presenti, oltre ai coautori, Silvio Venieri moderatore, il Consigliere Regionale Fabio Urbinati e la pittrice Virginia Di Saverio che ha curato la scenografia con i suoi dipinti.
UN SAGGIO PER PREVENIRE IL RISCHIO SUICIDARIO.
Da cosa origina il desiderio di morire? Cosa rende certe persone rispetto ad altre, più capaci di superare le difficoltà della vita? Come prevenire il rischio suicidario e come coglierne i segnali? Sono solo alcune delle domande a cui gli autori hanno risposto, anticipando i contenuti del saggio alla folto numero di partecipanti, presenti ieri sera al Circolo Nautico Sambenedettese dove si è svolta la presentazione del libro “Il Rischio Suicidario: verso la promozione del Benessere”, all’interno della XVI edizione di Scrittori Sotto le Stelle, la rassegna culturale dell’associazione “I Luoghi della Scrittura”,
Si tratta di un saggio scritto a quattro mani da due professionisti della Psiche: Stefano Callipo (volto noto delle TV Nazionali Rai e Mediaset), Psicologo Responsabile Centro Romano di Prevenzione e Valutazione del Rischio Suicidario Adulto Adolescenziale nonché Responsabile e docente del Centro di Prevenzione del Rischio Suicidario dell’Università Popolare di Firenze e dalla sambenedettese Antonella Baiocchi, Psicoterapeuta esperta in Criminologia, Assessore alle Pari Opportunità, Politiche della Pace, dell’integrazione e dell’inclusione, scrittrice di saggi sulla Psiche, impegnata da decenni a livello nazionale nella prevenzione dei drammi familiari e Passionali.
In merito a questo sconvolgente fenomeno (che corrisponde alla seconda causa di morte tra i ragazzi dai 15 ai 25 anni ed ogni anno in Italia miete circa 4000 vittime e nel mondo 800.000) i coautori hanno fornito preziose indicazioni sull’importanza di interpretare i segnali, sui fattori precipitanti e predisponenti. “Il desiderio di uccidersi” afferma Callipo “più che un desiderio di fuggire alla vita, è da interpretare come una fuga dal dolore in cui la morte è vista come unica via di fuga”. Baiocchi ha fornito preziosi suggerimenti educativi e una chiave di lettura originale su una probabile unica matrice alla base della gran parte dei suicidi.
Abbiamo chiesto delucidazioni sul saggio alla dott.ssa Baiocchi: “Nel saggio viene affrontato il fenomeno suicidario nella sua multifattorialità” spiega la psicoterapeuta”. Con il dott. Callipo abbiamo voluto creare una sorta di vademecum potenzialmente capace di aiutare le persone profane, a capire, prevenire e fronteggiare questo increscioso fenomeno che dilaga all’interno delle nostra Società, soprattutto tra i giovani. Con il collega ci siamo divisi gli ambiti: il dott. Callipo si è occupato di curare soprattutto i fattori di tipo ambientale, capaci di promuovere la disperazione dell’individuo e il pensiero suicidario. Io mi sono occupata di indagare i fenomeni interni, prettamente di tipo psichico con l’obiettivo di far comprendere “cosa capita nella mente delle Persone” quando arrivano a prendere in considerazione l’idea di togliersi la vita”.
da sx Venieri, Baiocchi, Callipo, Urbinati
Callipo e Baiocchi, “Rischio Suicidario”
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